Titubante Anna decise di rispondere a quella chiamata inattesa.
''Caterina buongiorno'' -salutò educata e distaccata
''Ciao Anna, come state?''- chiese la donna formale
''Caterina si è ripresa, ora sta dormendo''- rispose vaga Anna non sapendo se accennare o meno al litigio con il figlio.
Anna infatti non aveva dimenticato che secondo sua suocera Ignazio aveva sbagliato a mettere su famiglia e memore di quel suo infelice pensiero , voleva evitare di parlarne.
''Mi fa piacere, hai sentito Ignazio? Sono due giorni che non lo sento''- informò preoccupata la mamma
Anna ci pensò alcuni minuti e decise di dire sommariamente quanto accaduto, se non lo avrebbe saputo da lei o dal figlio, lo avrebbe saputo da altri quindi tanto valeva parlarne lei.
''Ci siamo visti a Madrid perchè aveva qualche giorno libero ma poi abbiam discusso e siamo ritornate in Italia io e la bimba e dai ragazzi lui''
Poche, semplici, dolorose ed esaustive parole per descrivere il dramma che stava vivendo
''Cosa avete combinato?''- chiese fredda la donna per capirci qualcosa in più
''preferirei non parlarne Caterina'' - si defilò educata la nuora -''però Ignazio è arrivato a Buenos Aires, lo abbiamo sentito poco fa''- rasserenò Anna
Dall'altra parte del telefono si sentì un lungo e pesante sospiro che non sfuggì all'orecchio attento di Anna preparandosi così ad una partaccia da parte della suocera
''Anna, Anna, Anna''- attirò l'attenzione Caterina -''e vostra figlia si ritrova a pagare le conseguenze dell'irresponsabilità di due persone che non erano affatto pronte per creare una famiglia''- svuotò la donna
Gli occhi di Anna si riempirono di lacrime: lacrime di rabbia nei confronti di quella donna che si prendeva la briga di definirla irresponsabile, lacrime di dolore nel pensare alla figlia che si ritrovava due genitori che ora non si rivolgevano la parola, lacrime di delusione per lei che si era lasciata andare ad un bacio senza valore perdendo la fiducia del marito, perdendo il marito.
''Ignazio deve stare tranquillo, non devi aggiungere altro stress al tour già di per se stancante e stressante'' - continuò la donna imperterrita senza attendere alcuna risposta da parte della nuora -'' dovresti sostenerlo e non dargli altre rogne''- accusò senza neppure sapere cosa fosse realmente successo
''Mi spiace devo andare, si sta svegliando la piccola''- mentì Anna pur di mettere fine a quella conversazione sterile e massacrante.
''si si vabbè''- la liquidò veloce Caterina che staccata con Anna richiamò di nuovo il figlio sperando di ricevere finalmente una risposta.
''mamma ciao'' - rispose lui con voce stanca
''so che hai litigato con tua moglie, cos'è successo stavolta?''- chiese arrogante la mamma
''mamma nulla di grave''- finse il tenore meravigliato che la moglie avesse raccontato della loro discussione -'' tutto bene a Marsala?''- chiese a sua volta per sviare l'attenzione
''inutile che cambi argomento''- lo avvisò la donna
''non cambio argomento mamma, cerco di informarmi se la mia famiglia sta bene perchè ho poco tempo per stare a telefono con te, mi stanno aspettando giù per una riunione''- finse il tenore per liberarsi da quella telefonata
Pochi minuti dopo la telefonata finì, lasciando Caterina all'oscuro del motivo del loro litigio e Ignazio infastidito per l'interferenza della mamma.
In Italia Anna si ritrovò a piangere tutte le lacrime che aveva in corpo mentre la figlia dormiva nella sua culla.
Quelle parole di Caterina furono il colpo di grazia per una situazione già drammatica.
Avrebbe tanto voluto tornare indietro ed evitare quello stupido bacio che nulla aveva rappresentato per lei. Ma sapeva che non era più possibile tornare indietro. Poteva però rimediare.
Doveva farlo. Per lei , che non aveva mai conosciuto amore più vero e più profondo di quello che provava per suo marito. Per lui, che le aveva donato la parte più vera di lui. Per la figlia, che meritava di crescere con entrambi i genitori , genitori forse irresponsabili e immaturi ma che si amavano tanto.
Chiamò Piero per sapere di Ignazio , per raccontargli la sua idea, per avere il suo appoggio ma il tenore non rispose. Chiamò quindi Barbara alla quale chiese semplicemente i dettagli circa i loro spostamenti giustificando la sua telefonata come 'una sorpresa per Ignazio'.
Mentre era indaffarata a preparare il viaggio intanto pensava alla figlia. Non voleva sottoporla allo stress del lungo viaggio ma desiderava ardentemente riprendersi il marito. Stava vagliando le possibili soluzioni quando chiamò Nina.
''Ciao Cognata''- la salutò sorridendo
Forse non sapeva della chiamata della mamma, pensò Anna.
''Ciao Nina''- rispose gentile lei
''Che fa la mia nica?''- chiese amorevolmente della nipote
''QUello che ama fare anche il papà''- rispose la mamma
''o mangia o dorme allora poichè per comporre è ancora piccola'' - rispose ridendo Nina conoscendo i punti deboli del fratello.
''dorme''- chiarì Anna ritornando seria
''e tu cosa fai?''- curiosò la cognata
Anna scelse di nuovo la strada della verità, si fidava di Nina e sapeva di potersi aprire liberamente.
''Nì, ho litigato con Ignazio. Stavolta è grave''- vomitò senza respirare come a volersi liberare di un peso
''me ne vuoi parlare?''- domandò Nina cauta
''Ho baciato il pediatra di Caterina ma non volevo, è stato un attimo di debolezza, te lo giuro'' - raccontò singhiozzando la donna
''Anna calmati''- ordinò Nina dall'altra parte del telefono -'' se la bimba ti sente piangere si spaventa''
A quelle parole , i singhiozzi diminuirono.
''Mio fratello lo sa?''
''si, giel'ho detto io''
''Posso immaginare benissimo come sta.''
''Non voglio perderlo Nina, non voglio perderlo''- confessò la moglie del tenore.
''Cosa hai intenzione di fare?'' - domandò Nina ipotizzando che la cognata avesse un piano in mente
''Voglio andare da lui, però non vorrei portare con me la bimba''- confessò sconsolata Anna non sapendo come conciliare le due cose
''Ho proprio bisogno di una mini vacanza quindi potrei raggiungervi io e stare un pò a Bologna con lei''- si propose la zia felice di trascorrere del tempo con la nipotina.
Felice di questa proposta, Anna accettò senza indugio e tra i vari biglietti aereo prenotò anche quelli della cognata.
Nina arrivò a tarda notte. Nonostante la stanchezza del viaggio di una e il doversi svegliare presto per l'altra , le due donne trascorsero la notte a parlare di quanto accaduto.
Anna mostrò tutto il suo pentimento piangendo a dirotto tra le braccia di Nina ma mostrò anche tutto l'amore per Ignazio essendo intenzionata a volare mezzo continente per andarselo a riprendere.
Anna accennò anche alla chiamata della suocera, Nina la rasserenò chiedendole di non prestarle attenzione. Caterina era sempre stata gelosa del figlio.
La mattina seguente, il tempo di lasciare a Nina alcune indicazioni circa le abitudini della bimba e la salutò senza aver prima coccolato per bene la figlia.
-'vado a riprendermi papino, orsacchiotta. Tu fa la brava con zia, eh?'- si raccomandò la donna prima di salire sul taxi e dirigersi verso il suo amato.
Lascio a voi i commenti su questa faccenda complicata.
Grazie mille a tutti voi
Un abbraccio
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Posso solo amarti così -(sequel di Hablando de ti)
RomantikUn matrimonio, una figlia, una vita da vivere...