Capitolo 7

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-'e caffè sia'- accettò Anna 

Saverio ne fu letteralmente entusiasta.  Trascorrere del tempo con quella donna  e la sua bellissima bambina era quello che aveva aveva desiderato dal loro primo incontro.

-'ti aspetto fuori'- lo informò Anna intanto che faceva partire la chiamata per Ignazio per aggiornarlo sulla bimba.

''Pronto Anna''- a rispondere fu una voce femminile che Anna seppe subito riconoscere essere quella di Barbara.

''Ciao Barbara, come stai?'' - chiese cortese 

''Bene, piuttosto la bimba??''

''SI è ripresa per fortuna. Non è pronta allo stress del tour.'' - si premurò di spiegarle la mamma -''e Ignazio?''-

''Sta facendo le prove e ha lasciato a me il telefono, sapeva che lo avresti chiamato''- spiegò la road manager

''SI, sono dal pediatra. Gli dici che la bimba sta bene, poi appena ha tempo mi chiama''

E dopo i soliti convenevoli staccarono

-'Pronta?'- chiese una voce alle sue spalle

-'Si, siamo pronte'- rispose lei sistemando il telefono in borsa.

-'Hai qualche preferenza??- chiese galante l'uomo

-'no, purchè sia riservato' - rispose Anna.

L'ultima cosa che voleva era un agguato di paparazzi e fan del marito .Ogni volta che usciva con la bimba temeva di trovarne qualcuno.

Decisero per un bar in periferia. Lui ordinò un caffè, lei una cioccolata e per Caterina un piccolo gelato con il quale si sbrodolò tutta sotto lo sguardo divertito del pediatra e della mamma.

-'E' tutta suo papà'- spiegò Anna mentre tentava di ripulirla per darle un aspetto civile

-'sei felice?'- chiese impertinente Saverio provocando non poco fastidio in Anna che mai si sarebbe aspettata una domanda del genere da un perfetto sconosciuto

-'sono spostata con un uomo che amo e ho una meravigliosa figlia, la risposta è piuttosto ovvia e scontata non credi?'-

-'questo non vuol dire essere felice'- continuò lui indisturbato fissandola

-'certo che sono felice, mio marito e mia figlia mi rendono felicissima'- rispose lei altezzosa

-'non sembra'- continuò ad istigare Saverio-'sei sposata con un marito sempre  fuori per lavoro e una figlia da crescere da sola. Non sei propriamente il ritratto della felicità'

-'tu che ne sai di me?!'- rispose adirata Anna alzandosi dal tavolino al quale erano seduti

Lui la trattenne per un braccio

-'non volevo ne farti arrabbiare ne ferirti. Vorrei soltanto ...'- e lasciò cadere la frase intanto che Anna si riaccomodava

-'Le difficoltà stanno in qualsiasi coppia, l'importante è superarle e uscirsene più forti di prima'- disse convinta lei mentre guardava la bimba giocare serena

Saverio la guardò per alcuni istanti  mettendola in imbarazzo per poi fare un lungo sospiro

-'Vorrei tu fossi felice. Tutto qua'-

-'Io lo ..' ma Saverio la interruppe

-'non lo sei Anna. Ti conosco da poco ma ho imparato a leggerti. Vedo la tristezza quando Ignazio non ti risponde, vedo la malinconia quando vedi i figli con i papà al parco,ho visto la paura di doverti occupare da sola della bimba quando non è stata bene.'- vomitò d'un fiato il pediatra mentre accarezzava le mani di Anna che tenevano tra le mani il bicchiere di cioccolata ormai vuoto.

Anna si sentì mancare, Saverio aveva saputo riconoscere perfettamente tutte le emozioni che stava vivendo, Saverio le era stata accanto quando Caterina stava male, Saverio riempiva non poco quei vuoti che inevitabilmente Ignazio aveva creato con la sua assenza, Saverio aveva fatto breccia anche nel cuore della figlia che lo guardava con gli occhi luccicanti.

-'Saverio io ...'-

-'Anna non dire nulla, permettimi solo di starti accanto. Di renderti felice, la felicità che meriti.'- le disse l'uomo mentre lasciava una carezza sulla guancia della donna. 

DOpo qualche minuto, si avviarono alla macchina per tornare a casa senza aprire più 'quello' scomodo argomento decidendo di parlare di altro.

 Saliti in auto suonò il telefono di Anna: era Ignazio.

''Ciao amore''- lo salutò lei mentre giocherellava distratta con un fazzolettino

''Ciao Annarè, come sta la picciridda?''- chiese apprensivo Ignazio

''Sta bene, si è ripresa del tutto''- rispose con sorriso la mamma

''bene''- si limitò a rispondere il  tenore

''TUtto bene?? TI sento strano''- chiese lei temendo che il marito stesse nascondendo qualcosa

''Solo tanta stanchezza. E poi..''

''Che c'è Ignazio?''- lo incitò a parlare lei 

''Hanno inserito altre date, il tour si allunga di altre due settimane. Mi spiace''- confessò d'un fiato lui 

Anna non ebbe a forza di rispondere. Altre due settimane senza vedersi, due settimane che si aggiungeva al mese appena trascorso e agli altri tre mesi che mancavano alla fine. In totale sarebbero stati quattro mesi e mezzo senza il marito. Davvero tanti. Forse troppi.

''Anna hai capito?''- la richiamò lui

''Si''

''E non mi dici nulla?''

''Cosa devo dirti?''

''Non lo so, sinceramente non lo so. Oppure potresti dirmi che mi raggiungete. ''

''Non credo sia la soluzione giusta. Lo sai''

''Lo so ma mi mancate''

''Anche tu, tanto. Non avete qualche giorno di pausa per raggiungerci?'' - chiese Anna speranzosa. 

Durante i lunghi tour avevan sempre una settimana di tempo per riposarsi quando cambiavano paese.

''SI, quando finiamo il tour americano in attesa di quello dell'america latina''

''e potresti raggiungerci tu. Oppure vederci a metà strada almeno da evitare alla bambina tutte quelle ore di volo. Che ne so in Spagna?''- rilanciò Anna cercando un punto di incontro tra il desiderio suo e del marito e le esigenze della bimba.

''vorrei riposare Anna in quei giorni e non fare altri viaggi prendendo altri aerei''- rispose Ignazio scocciato

Una risposta che gelò Anna. Lei era disposta a mettersi su un aereo da sola con una bimba di un anno e raggiungerlo in una città a metà strada  mentre lui non era disposto a prendere altri due aerei per rivedere lei e la figlia?

''ok. Ora devo andare. In bocca al lupo per stasera'' - liquidò velocemente lei nervosa, scocciata, delusa.

''Ciao Anna''- salutò ferito il tenore che si aspettava una risposta positiva da parte della moglie quando le aveva proposto di raggiungerlo.

DOpo quella telefonata, Anna non osò più guardare negli occhi Saverio. 

Aveva ascoltato la conversazione, probabilmente aveva intuito il contenuto  e non aveva affatto voglia di discutere pure con lui.

Arrivati sotto casa, Saverio uscì dall'auto per aiutare Anna con il passeggino.

Erano davanti il portone di casa, la bimba si sbracciava entusiasta nel salutare Saverio.

FU questione di attimi.

-'ti va di cenare insieme?'

Chi sarà mai ad aver proposto la cena insieme?

Grazie per la pazienza nell'attendere i capitoli.

Un abbraccio


Posso solo amarti così -(sequel di Hablando de ti)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora