Capitolo 1

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Quando nonna Caterina si svegliò dal suo sonno non sereno, ritrovò Anna in cucina con la bimba.

-'mi spiace per ieri. Non riesco a vederti triste e mi spiace che tu ti sfoghi su Ignazio, anche lui soffre per questa lontananza ma sapevate a cosa andavate incontro'- disse d'un fiato la donna

-'sapevo il lavoro di Ignazio ma speravo che trovasse un modo per essere più presente.'- confidò Anna con gli occhi lucidi

-'parlatene quando torna'- consigliò la suocera accarezzando la testa della  nipotina

Anna dal canto suo preferì non dire alla donna della discussione avvenuta con il figlio la sera prima. Non aveva voglia di ricordarla, raccontarla e ripensarla.

Il giorno dopo quella telefonata Ignazio non chiamò e Anna, più orgogliosa di lui, neppure.

Arrivò il giorno del compleanno di Caterina, Ignazio sarebbe arrivato a Bologna quel giorno. 

Per pranzo arrivarono Vito e Nina a Bologna, mentre per una brutta influenza di suo padre, Anna non avrebbe riabbracciato i suoi genitori per il compleanno della bimba.

Dopo pranzo arrivò finalmente anche Ignazio.

Anna stava in camera addormentando la bimba quando dalla porta di casa entrò Ignazio visibilmente stanco.

Si diresse direttamente nella camera da letto, voleva rivedere la sua famiglia.

Aprì lentamente la porta non sapendo cosa lo avrebbe aspettato. Dopo la discussione con Anna non l'aveva più chiamata, preferiva chiarire di persona piuttosto che dietro ad uno schermo di pc o di telefono. Si era limitato solo a mandare dei messaggi sterili e freddi che chiedevano della bimba , messaggi ai quali Anna rispondeva con foto della bimba senza premurarsi di scrivere nulla.

Entrò in camera e vide Anna di spalle che cullava la piccola cantandole una dolce ninna nanna. Il tenore si intenerì davanti a quella scena: quella donna gli mancava, gli mancava la sua dolcezza, i suoi abbracci, gli mancava sua figlia. Gli mancava sentirsi marito e padre.

Quando Anna depose la bimba nella culla, si voltò e si ritrovò Ignazio davanti: era trasandato dal viaggio, il ciuffo scomposto, gli occhi lucidi, il viso stanco.

-'ciao' - salutò il marsalese cercando di sorridere

-'ciao'- rispose lei uscendo da quella stanza.

Non sapeva come affrontare il marito ma sapeva di non voler svegliare la bimba.

Ignazio si affacciò sulla culla per riempirsi gli occhi della figlia, la trovò stupenda come la mamma. Aveva un visino rilassato e la boccuccia semiaperta. era meravigliosa.

Dopo qualche minuto uscì dalla camera da letto e si diresse in cucina dalla moglie. era il momento di affrontarla e chiarire.

-'Noi andiamo a farci un giro'- avvisò Caterina facendo un cenno di capo alla figlia

-'si, manco da tanto a Bologna e voglio visitarla e fare degli acquisti'- rispose prontamente Nina che sapeva dell'aria tesa che si respirava tra il fratello e la moglie.

Vito si limitò semplicemente ad annuire

Mamma Caterina infatti , con Vito e Nina decisero di uscire per  lasciarsi da soli così che potessero chiarire liberamente, senza intrusi.

-'com'è andato il viaggio?'- chiese Anna per rompere il ghiaccio appena sentì la porta di casa chiudersi

-'non bene'- rispose freddo Ignazio guardandola negli occhi -'come non è andata bene l'intervista fatta ieri, ne la riunione fatta con lo staff'- confessò concitato il tenore non smettendo di guardare la moglie -' nulla va bene quando io e te litighiamo'- concluse lui avvicinandosi ad Anna

Posso solo amarti così -(sequel di Hablando de ti)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora