Ritorno a casa con gli occhi che pizzicano e le spalle doloranti per tutte le ore passate nello studio a risistemare tutto per accogliere le foto fatte in settimana con una bellissima modella dagli occhi blu ed una gamba sola, che con le sue foto ha portato una carica di coraggio e di adrenalina in quello studio che non coccolavo da troppo tempo.
“Perché Cara sa qualcosa che io non so?” una voce si alza dal silenzio e dal buio del mio open space facendomi venire il principio di un infarto.
“Cazzo” sbraito accendendo la luce “Nick tu non mi puoi far spaventare così”
“Ehi perché in Beautiful non si spaventano nello stesso modo?” accavalla la gamba come se niente fosse.
“Tu sei un sociopatico” ribatto con ancora la mano sul cuore e gli occhi sbarrati “come sei entrato?”
“Hai quella dannata chiave nel doppio fondo del posacenere” spiega spicciolo “dovresti cambiare posto, è stato troppo facile”
“Nick, amico” mi siedo accanto a lui e gli stringo un ginocchio “è stato facile per te che sapevi che avevo un cazzo di doppio fondo su un cazzo di posacenere”
“linguaggio signorino” mi rimprovera “ma tornando a cose serie, perché lei sa?”
“Chi sa cosa?” domando confuso andandomi a prendere una birra dal frigo e portandone una a lui.
“Non farmi ripetere, H” sbuffa infastidito “Cara la nostra amichetta bionda sa qualcosa che il tuo qui presente migliore amico non sa”
“non so di cosa tu stia parlando” sorrido contro la bottiglia “e non fare l’esagerato”
“tu dici che sto avendo una reazione esagerata quando scopro che il mio piccolino ha trovato la sua anima gemella?” urla alzandosi in modo palesemente teatrale.
“Nick per te ho trovato almeno 10 anime gemelle” preciso cercando di ricordare tutti quegli sconosciuti che secondo lui sarebbero stati la metà perfetta della mela e con i quali non ho avuto mai nulla a che fare.
“il problema è che adesso lo hai ammesso tu” ribatte ovvio “mi hai rotto le palle per un mese in nome di questi occhi da fotografare e poi te li ritrovi d’avanti e non mi dici un cazzo di niente”
“non ho rotto niente a nessuno” faccio sfinito, non lo vedo da una settimana, non ha risposto alla lettera, non avrei alcuna possibilità in fin dei conti
“Harry non mi piaci” sottolinea in modo acido e tagliente
“questo l’avevamo messo in chiaro dal primo giorno, troppo simili, troppo belli, troppo sarcasmo” ribatto schifato “e quindi?”
“Non capisci, non mi piace come stai reagendo a questa situazione, sei apatico, non stai facendo nulla” mi accusa ingiustamente
“L’ho incontrato quattro volte” dico alterandomi leggermente “lui la seconda volta mi ha offerto il suo corpo, io subito dopo la colazione ed il mio cuore” mi guarda volendo sapere di più ed io sbuffo “la verità è che gli ho raccontato la storia della signora Stuart” i suoi occhi diventano lucidi, lui era lì con me quel giorno “e non ho ricevuto risposta”
“ha il tuo numero?” scuoto la testa “sa dove abiti?” nego ancora “ma allora sei proprio scemo!” mi da uno schiaffo dietro la nuca “Hai un gufo? Perché sennò non può risponderti!”
“Ci siamo sempre incontrati per caso, ci speravo ancora” spiego sfiduciato “con lui mi sento così a mio agio che non c’è quel voler affrettare le cose, non voglio far nulla perché devo”
“ma al caso devi dare una spinta ogni tanto” mi circonda le spalle con un braccio “e poi la sai come la penso”
“meglio una figura di merda oggi che un rimpianto domani?” ridacchia a bocca aperta ed io lo seguo per qualche secondo
“Anche ma in questo caso volevo ripeterti che ogni persona è la persona giusta se noi lo vogliamo” fa accarezzandomi i capelli “perché ogni incontro ci spetta di diritto sta a noi deciderne le sorti e ora levati” mi spintona contro l’angolo più estremo del divano “sembravamo proprio dei cliché viventi, due amici gay che si fanno le coccole”
“mai nella vita Grimmy, mai che tu possa fare qualcosa che fa il resto della gente” sorride mentre prende il suo cellulare
“Mai nella vita!” urla alzando un pugno in aria “e ora dimmi tutto quello che sai su di lui, mettiamo in funzioni le mie doti da investigatore privato”
“stalker” lo correggo io
“quel che vuoi” mi liquida con la mano “ma oggi lo incontrerai, ne va dei miei capelli”
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Raccontami una storia.
FanfictionHarry cattura emozioni da quando è nato, ma ha la pessima abitudine di portarsi dietro pezzi di vita. Louis balla per vivere, o forse vive per ballare, questo non è così chiaro neanche a lui. Ma da quando i loro occhi si incrociano per la prima volt...