Capitolo 7

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Il 24 arrivò in fretta.

Alle 21:55, Hermione uscí di casa e si incamminò lungo la strada buia, con il Mantello sotto il braccio.

Raggiunse un vicolo buio e lí si smaterializzò. Sentí un vecchio e familiare strappo all'ombellico e venne catapultata in un vortice.

Immediatamente dopo, sentí di nuovo la terra sotto i piedi. Era tantissimo tempo che Hermione non si smaterializzava.

Girò la testa e subito vide quella che era stata la sua casa per anni. Hogwarts si intravedeva appena a causa degli alti alberi, illuminata dalle luci provenienti dall'interno.

Velocemente, le immagini degli anni trascorsi in quel castello le passarono davanti agli occhi. Accennò un timido sorriso.

Venne risvegliata dai suoi pensieri quando sentí dei passi calpestare il terreno lí vicino. Girò nuovamente lo sguardo e vide la professoressa McGranitt. Aveva i suoi capelli grigi raccolti nel solito chignon e si alzava la veste verde di velluto per evitare che si sporcasse.

'Avanti, Hermione. Dobbiamo fare in in fretta o i miei colleghi inizieranno ad insospettirsi'

Subito la professoressa tirò via la bacchetta dalla veste e la agitò con il cancello che, silenziosamente, si aprí.

Hermione corse dentro e la professoressa di affrettò a chiudere nuovamente il cancello con lo stesso incantesimo.

'Grazie, professoressa' disse Hermione grata.

'Di nulla, mia cara. Però adesso devo stare molto attenta a non farti vedere. Vedo che hai portato il Mantello di Potter. Molto astuta. Ora devo andare, a presto cara'

La McGranitt di avviò lungo il sentiero, poi si girò nuovamente.

'Ovviamente, mi aspetto che dopo mi racconterai il motivo di questa effrazione. Attenzione, la mia non era una richiesta' disse la donna.

Hermione sorrise.

'Certamente, professoressa. Io mantengo le mie promesse'

La strega ricominciò a camminare lungo la via, con il vestito alzato dalle mani mentre cercava di non sgualcirlo o sporcarlo.

Hermione, invece, si avviò abbastanza lentamente verso il castello. Era ipnotizzata da tutti i ricordi che aveva di quel posto. Ricordava come amava passeggiare lungo il cortile o studiare sulla collina della casa di Hagrid o come si rifugiava al lago quando voleva rimanere da sola.

Prima che se ne accorgesse, era arrivata davanti al castello.
La professoressa le aveva lasciato il portone principale leggermente aperto, per permettere alla ragazza di entrare senza problemi.

Hermione indossò il Mantello dell'Invisibilità ed entrò nella struttura. Immediatamente, l'odore di chiuso le invase le narici e il cuore cominciò a battere velocemente. Ora si sentiva davvero a casa. Le sarebbe piaciuto indossare nuovamente la divisa di Grifondoro, alzarsi la mattina per andare a lezione, riunirsi con gli altri nella Sala Comune.

Purtroppo non era possibile.

Si diresse a passo spedito verso la biblioteca. Però, non si ricordò che doveva passare necessariamente davanti alla Sala Grande così, con passo felpato, camminò davanti alla Sala, che aveva le porte spalancate.

Mentre camminava, guardò all'interno: la stanza era gremita di studenti di tutti gli anni, vestiti con abiti da sera. Da lontano, intravide i professori, o meglio, quel professore.

Sentí immediatamente il respiro farsi pesante e la rabbia invaderla di nuovo.

Si fermò sulla porta a guardarlo. Indossava un frack che risaltava il suo corpo asciutto. Volteggiava insieme alla professoressa McGranitt che aveva un ampio sorriso sul suo volto, al contrario del professore che aveva, invece, come al solito un'espressione ieratica.

Hermione dovette ammettere che sapeva ballare molto bene.
Cosa diavolo vai a pensare, Hermione! La ragazza sbuffò allontanandosi dalla porta della Sala Grande, mentre il rumore della musica si faceva sempre più lontano.

Raggiunse la biblioteca, stando bene attenta a non farsi vedere da Gazza. Entrò nella sala colma di libri e l'odore stantio dell'inchiostro la prese in pieno. Amava passare il suo tempo in biblioteca.

Si diresse, a passo spedito, verso la Sezione Proibita.

Tirò fuori la bachetta e sussurrò

'Alohomora'

contro il cancelletto che divideva quella sezione dalle altre. La serratura di aprì con un leggero cigolio.

Vagò a lungo per la Sezione cercando i libri che potessero aiutarla. Dopo qualche tempo, si fermò davanti ad uno scaffale in particolare.

I titoli che si leggevano sui dorsi dei libri riguardavano tutti la magia oscura.

Hermione ne tirò via cinque o sei e creò per ciascun libro una copia, che fece poi Evanescere nel suo appartamento a Londra. Nel caso fosse successo qualcosa, avrebbe avuto una copia al sicuro appena tornata a casa.

Prese i volumi e andò a sedersi su una delle dure panche di legno della biblioteca.

Rimase lí per un tempo indefinibile, ignara che da un pò di tempo qualcuno la stava osservando.

Chissà chi sarà quel qualcuno...😂 votate e commentate e grazie per il supporto❤
~Herm

You won't go away || SnamioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora