'Io non volevo fartelo sapere cosí...' iniziò Hermione
'Che cosa - ti ha - fatto?' disse Ginny ormai sempre più furiosa.
Hermione sospirò, cosí come la McGranitt.
'Lui...mi ha violentata...durante il sesto anno, quando mi avevano preso i Mangiamorte...'
Ginny spalancò gli occhi.
'Non è possibile...'
Hermione rimase in silenzio, cosí come la McGranitt.
'E tu non mi hai detto nulla?!' urlò la ragazza.
'Cosa avrei dovuto dirti? Che lui mi ha violentata e che ora però mi sono innamorata di lui? Beh, mi dispiace, ma è esattamente quello che è successo!' ribattè la riccia.
'Dopo tutto quello che hai passato...'
Ginny, troppo sconvolta, lasciò la casa.
Hermione sospirò.
'Mi scusi, professoressa, per il comportamento di Ginny. Non credevo che...'
'È solo colpa mia, Hermione. Sarei dovuta rimanere in silenzio' disse la donna dispiaciuta.
'Non importa' sorrise appena la ragazza.
'Ad ogni modo, cara, se Severus ti rende felice è giusto che tu stia con lui. Per quanto riguarda la scuola, non c'è problema. Per un giorno di assenza il castello non ne risentirà'
Rimasero in silenzio alcuni istanti, ognuna non sapendo cosa dire.
'Credo sia meglio che vada ora...' disse l'anziana donna alzandosi dalla sedia.
Hermione, fino a quel momento immersa nei suoi pensieri, parve risvegliarsi e disse
'Professoressa, sarebbe possibile per me poter ritornare ad Hogwarts?'
La donna si fermò, guardandola di stucco.
'Hai intenzione di ritornare a scuola, Hermione?'
'Diciamo che sto prendendo in considerazione l'idea...' sorrise appena lei
La strega fece lo stesso.
'Sarebbe un piacere riaverti nella mia classe dei MAGO, Hermione'
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Severus si alzò dal letto, ma testa dolorante.
Si trovava nella camera di Hermione.
Lo aveva capito dal profumo di vaniglia che c'era nella stanza, quello di cui i vestiti e le pagine dei libri erano impregnati.
Non ricordava quasi nulla di quello che era successo in precedenza.
Solo che lui aveva passato la notte prendendosi cura della ragazza.
Si accorse di indossare solo una t-shirt che non vedeva da anni e l'intimo. Sbiancò al pensiero che Hermione potesse averlo spogliato.
Indossò i pantaloni poggiati sulla poltrona accanto al letto e uscí dalla stanza.
Trovò la giovane stesa sul divano, mentre leggeva un libro.
Sentendo il rumore dei passi, Hermione alzò lo sguardo.
'Come ti senti?' chiese lei
'Meglio. Tu invece?'
'Davvero bene' sorrise lei alzandosi e raggiungendolo.
Stampò un piccolo bacio sulle sue labbra.
Il familiare contatto sembrò risvegliarlo.
'Che ore sono?'
'Quasi le 20. Hai dormito parecchio' rise la ragazza
'Cosa stavi leggendo?'
'Cercavo qualche informazione dell'incantesimo. Qui dice che, quando si riesce a padroneggiare il male interiore, l'incantesimo va ripetuto una volta ogni due giorni' disse lei prendendo il libro in mano
'Meglio cosí. Stasera non ho le forze per fare incantesimi' disse l'uomo
'Vado a preparare qualcosa da mangiare, cosí puoi recuperare un pò di forze' Hermione si avviò verso la cucina
L'uomo la bloccò per il polso.
'No, non importa. Non ho fame. Stai con me'
Le loro mani ora erano intrecciate mentre i loro sguardi erano uno sull'altro.
Lentamente, Severus inizió a trascinare Hermione verso il divano, i loro sguardi sempre incastonati tra di loro.
L'uomo si stese sul divano, portando con sè la ragazza sulle gambe.
Lui le accarezzava dolcemente i capelli, la testa di Hermione poggiata sulla spalla del mago, mentre quest'ultima accarezzava delicatamente con il pollice il Marchio Nero di Severus.
Rimasero stesi cosí per un tempo indefinito. Si sentivano solo i rintocchi di un vecchio orologio a pendolo.
'Va tutto bene, Severus?' chiese Hermione improvvisamente
L'uomo non rispose subito.
'Ho paura di perderti' ammise lui
Un leggero sorriso comparve sul volto della ragazza.
'Devi essere sereno. Non sarei qui se non ti volessi'
Un altro lungo silenzio, ancora più interminabile del primo.
'Severus'
'Dimmi'
Hermione prese un bel respiro.
'Torno ad Hogwarts'
Spero che il capitolo vi piaccia❤ come procede la vita a voi potterhead?
~Herm
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You won't go away || Snamione
FanfictionNon sapeva chi seguire. La sua testa le diceva una cosa, il suo cuore un' altra. Dopo tutto quello che aveva passato, perché ci teneva tanto a salvargli la vita? Sarebbe riuscita a guardarlo morire senza fare niente per aiutarlo? Questa decisione le...