Capitolo 22

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Hermione continuò a fare tranquillamente colazione e, quando finí, lavò le tazzine e si mise sul divano, pensando a cosa avrebbe potuto fare per il resto della giornata.

Insomma, non avrebbe potuto passare il resto dei giorni in quella casa leggendo continuamente.

Decise che prendere dell'aria fresca non le avrebbe fatto male. Dopotutto non avevano ancora iniziato a praticare l'incantesimo e quindi poteva liberamente uscire dalla casa.

Andò in bagno e, dopo essersi lavata, si vestí, indossò il cappotto stando bene attenta a coprirsi e uscí di casa.

Camminò lungo il sentiero innevato fin quando non vide le forme degli edifici di Hogsmeade.

Proseguí a passo spedito verso il villaggio dato che il vento si stava infilando da tutte le parti sotto il cappotto nero, intenzionata a rifugiarsi al più presto al locale di Madama Rosmerta.

Entrò ai Tre Manici di Scopa, abbastanza pieno di gente, notando che dentro c'era un bel calore.
Il mormorio delle voci del locale riempí la testa di Hermione.

Si avvicinò al bancone e solo quando fu abbastanza vicina, vide la testa spelacchiata del professor Lumacorno.

Si avvicinò con un largo sorriso vicino all'uomo.

'Professor Lumacorno! Che piacere incontrarla!' disse Hermione, ormai accanto all'uomo.

Luí smise di bere dal suo bicchiere colmo di Whisky Incendiario e spalancò gli occhi quando la vide.

'Signorina Granger! Ma cosa ci fa qui?' chiese sorpreso

'Sono passata per...alcune commissioni, ecco! Una Burrobirra con dello zenzero sopra, per favore - disse rivolta al barista - e lei, cosa la porta qui?' Hermione si sedette sullo sgabello accanto all'uomo.

'Sono per conto del professor Piton. Forse non sai che è diventato Preside di Hogwarts'

'Oh sì sì, mi è giunta la notizia'

'Signorina, è un piacere rivederla da queste parti. Pensavo avesse deciso di lasciare il mondo magico...'

'Beh, diciamo che non è stata una delle scelte più brillanti che io avessi fatto. Ci ho riflettutto, perciò eccomi qui!' disse lei sorseggiando la sua Burrobirra che il barista le aveva messo davanti.

'Oh certamente avrai avuto i tuoi dubbi. Sembra ieri la guerra, dopo tutto quello che è successo...' disse lui immergendosi nei suoi ricordi.

'Sí. Per fortuna è tutto passato. Come si trova adesso ad Hogwarts, signore? Organizza ancora il Lumaclub?'

'Molto bene, molto bene. Sí, organizzo ancora delle cenette con alcuni studenti, ma loro non sono niente in confronto a lei o Potter, certo, o anche la signorina Weasley...'

'Sicuramente avrà visto delle buone qualità in loro' sorrise Hermione.

Rimasero a chiacchierare ancora fin quando il professore non controllò l'ora e, dicendo di essere enormemente in ritardo, non scappò di ritorno ad Hogwarts.

Hermione uscí dal locale dopo aver pagato e si riaffrettò a ritornare nella piccola casa dove ora abitava.

Passò il resto della giornata leggendo e passeggiando da una stanza all'altra, senza però entrare in quella dell'insegnante.

Si sentí il 'crack' di un Materializzazione circa verso le 7 di sera e Hermione in quel momento stava cenando, per cui si ritrovò il professore davanti proprio mentre aveva la bocca piena di spaghetti.

'Buonasera, Granger' disse l'uomo

Hermione masticò velocemente e rispose un 'buonasera' dolorante.
Mentre continuava a mangiare, l'uomo andò verso il tavolino di fronte al camino e si versò in uno dei bicchieri del Whisky.

'Non dovrebbe bere' disse Hermione

'Perchè mai?'

'Perchè le fa male'

'Non sei nelle condizioni di potermi dire cosa fa bene o male' disse lui sogghignando

'E perchè no?'

'Perchè fumi'

Hermione sbuffò.

'Avrei dovuto negare...' sussurrò lei.

'Horace mi ha detto che ti ha incontrata ai Tre Manici di Scopa'

'Già. Mi sono goduta l'ultimo giorno di libertà'

L'uomo annuí, iniziando a bere lentamente il suo Whisky.

'Hai studiato la formula?' chiese lui poi

Hermione annuí.

Lui vuotò il bicchiere e si avvicinò alla ragazza.

'Allora iniziamo'

I due si sistemarono al centro della stanza, ognuno tirò fuori la propria bacchetta e le incrociarono tra di loro.

Per riuscire ad eseguire correttamente l'incantesimo dovevano guardarsi negli occhi ed Hermione non sapeva se avrebbe retto il contatto cosí a lungo.

Ecco che gli occhi color ambra della ragazza incontrarono quelli pece del professore, irremovibili.

Severus notò un luccichio in quelli di Hermione e li vide quasi spenti. Provò una morsa al petto e non seppe spiegarsi perchè.

'Sei pronta?'

Lei deglutí e annuí.

Iniziarono a recitare la formula. Le loro voci riecheggiavano nella casa, una sopra l'altra, i loro cuori che battevano all'unisono.

Due fili azzurri uscirono dalle proprie bacchette, iniziando ad avvolgersi sui bastoncini di legno, poi sulle loro mani, poi sui loro avambracci, sulle loro spalle, fino ad arrivare al cuore.

Hermione sentí man mano le forze venirle meno, una rabbia invaderle il petto. Si stava impossessando di lei.

Stava cercando di resistere, continuando a mantere lo sguardo fisso su quello di Severus Piton, ma non avrebbe retto ancora a lungo.

Anche i suoi occhi erano più stanchi, anche lui stava subendo gli effetti di quell'incantesimo.

Una morsa più forte le strinse il cuore, mentre tutta la rabbia si risvegliava in lei.

Finirono di recitare la formula ed Hermione sperò che la rabbia fosse passata.

Ma quando meno se lo aspettava, sentí una nuova fitta al cuore.

Un grugnito uscí dalle sue labbra, mentre cadeva rovinosamente a terra. Chiuse gli occhi cercando di tenere a bada la rabbia, poggiando la testa contro il muro dietro di lei e stringendo cosí forte la bacchetta che sembrava potesse rompersi da un momento all'altra.

Severus Piton stava in ginocchio davanti a lei. Aveva paura per Hermione.

Quando la ragazza riaprí gli occhi, l'uomo non vide un color ambra luminoso, ma solo il suo riflesso in due occhi neri come la pece.

Ciaooo❤ come state?
Grazie per il supporto, come sempre
~Herm

You won't go away || SnamioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora