Capitolo 20

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Sentí i suoi piedi atterrare sulla candida neve che ricopriva Hogsmeade.

Faceva piuttosto freddo per cui si strinse nel suo cappotto grigio e strinse bene la mano intorno al manico del borsone e si avviò lungo le strade innevate.

I cittadini del villaggio passavano da un negozio all'altro. Madama Rosmerta stava spazzando il vialetto che portava ai Tre Manici di Scopa.

Camminò ancora, allontanandosi dal centro del villaggio e raggiungendo la "periferia" dove si trovava la Testa di Porco.

Si piazzò accanto all'entrata e aspettò che l'uomo arrivasse.

Sbuffò sonoramente pensando che, come al solito e per colpa dei suoi tre amici, era arrivata abbondantemente in anticipo rispetto all'orario previsto e ora era costretta ad aspettare parecchio al freddo fuori dal locale.

Erano le 9:45.

Si appoggiò al muro sudicio del locale cercando di ripararsi il più possibile dal freddo.

Il tempo sembrava non passare mai. Hermione non sapeva ormai da quanto stava aspettando.

Poi avvistò in lontananza sulla strada deserta una macchiolina nera che si avvicinava, diventando man mano più grande.

La forma divenne ben definita e la sagoma del professore ben presto si stagliò davanti a lei. Indossava un cappotto nero identico a quello della ragazza e sotto, Hermione poteva immaginarlo, il suo solito frock coat.

Ci mancava anche il cappotto uguale. Fantastico! pensò la ragazza con sarcasmo.

'Granger, la casa non dista molto da qui, credo sia meglio se ci avviamo' disse lui con un tono inespressivo.

'Certo'

Iniziarono a camminare, uno al fianco dell'altra. Si sentivano solo i loro passi affondare nella neve.

Rimasero in silenzio per tutto il viaggio, fin quando non iniziarono a camminare su un vialetto fuori dal villaggio che portava ad una collina non molto distante.

'La casa si trova sulla collina. Muoviamoci' disse Piton alzando il passo.

Hermione annuí cercando di stargli dietro.

Dopo circa qualche minuto, la ragazza avvistò una casetta in muratura. Era completamente ricoperta di neve e sembrava abbastanza trascurata.

'Non potevamo smaterializzarci qui?' chiese Hermione

'E io come ti mostravo il posto, Granger?' disse lui sarcastico

'Potevamo usare la materializzazione congiunta' gli fece notare lei

'Neanche per sogno'

Hermione grugní di frustrazione e il suono arrivò alle orecchie del Preside, sul cui viso comparve un ghigno.

Entrarono nella casa.

'Ora, devo ritornare ad Hogwarts quindi rimmarrai da sola. Non combinare guai!' disse lui.

'Ho 21 anni. Credo di saper badare a me stessa'

'Io non ne sarei così sicuro' disse lui ed uscí dalla casa.

Hermione sbuffò e iniziò a guardarsi intorno. La casa era completamente priva di arredamento se non dei mobili necessari.

'Qui ci vuole un'aggiustatina...' sussurrò lei e tirò fuori la bacchetta.

Subito dopo, il salotto era arredato da un divano nero, un tavolino e due poltrone del medesimo colore e alle pareti erano appesi alcuni quadri.

Passò per le altre stanze della casa: la sua camera era abbastanza grande e l'arredò con un comodo letto a due piazze trasformando un tavolino che si trovava lì dentro. C'era anche una scrivania e un armadio, che fu poco dopo riempito dai vestiti della ragazza.

C'era perfino una stanza sotto il piano terra. Era un laboratorio di pozioni da cui Hermione rimase completamente affascinata.

Erano appena le 11 ed Hermione non sapeva più cosa fare. Decise che un buon libro l'avrebbe distratta e cosí passò gran parte della giornata a leggere, dato che Piton sarebbe ritornato solo dopo la cena ad Hogwarts.

Smise di leggere solo quando sentí il suo stomaco brontolare e decise di mettersi ai fornelli. Se la cavava abbastanza e quello che preparava era sufficiente per sfamare una persona che vive da sola.

Finí di mangiare verso le 18, pensando che in quel momento gli studenti di Hogwarts stavano appena cominciando a cenare.

Si diresse, non seppe nemmeno lei il perché, verso il laboratorio di pozioni. Aprí la porta ed osservò meglio la stanza: dietro al bancone vi erano delle librerie con gli ingredienti e tra queste una libreria più alta ricolma di libri. Hermione si avvicinò per leggere alcuni titoli.

'Pozioni del Settecento, Pozioni e rimedi, Pozioni come rimedi, Contro le maledizioni...oh Contro le maledizioni!' Hermione era emoziata nell'aver letto il titolo di quel libro. 

Il libro, però, si trovava piuttosto in alto e la ragazza non sarebbe riuscita a prenderlo, nemmeno in punta di piedi.

Non voleva ricorrere alla magia, per cui prese uno sgabello, si tolse le scarpe e si mise in piedi su di esso. Ma, non appena si allungò, lo sgabello cedette e lei cadde indietro.

Proprio in quel momento, Severus Piton entrò nella casa.

'Granger' chiamò la ragazza

'GRANGER' chiamò più forte ma nessuno rispose.

Poi sentí un tonfo e corse al piano di sotto.

Appena aprí la porta, vide Hermione seduta per terra con un'espressione dolorante. Accanto a lei vi erano sparsi dei libri dello scaffale.

'Granger, ti avevo chiesto di non combinare disastri' disse lui andando verso di lei.

'Volevo prendere un libro' disse guardando verso la libreria.

Il suo sguardo su di lei le metteva abbastanza soggezione.

'E non potevi usare la magia?' chiese lei con fare ovvio, aiutandola ad alzarsi.

'Sto cercando di limitare il mio uso della magia e di farla ritornare una cosa non indispensabile' obbiettò lei.

Il professore scosse la testa, ridendo leggermente.

Zauuuu! Come va? Spero bene. Grazie per il supporto come sempre. Vi amo ❤
~Herm

You won't go away || SnamioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora