Capitolo 10

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È passata una settimana da quando quella sera, io e Shawn ci siamo baciati.

Non so perchè ma ha cominciato ad evitarmi, senza un valido motivo.
Capisco che vuole che rimaniamo solo amici, ma se non mi permette neanche di parlargli...

A fotografia non si mette più vicino a me, bensì ad una ragazza poco più grande di noi, li vedo ridere e scherzare fra di loro, e ciò mi fa ribollire il sangue. Sì, sono gelosa. Ma perchè Shawn non può rimpiazzarmi cosí da un momento all'altro.

Sono io la sua migliore amica.
Sono io la sua nanetta, la sua Parker, la sua Mad, sono solo ed usclusivamente sua.

E poi mi mancano i suoi insulti, quando mi dá i baci sulla guancia, quando gli rubo le felpe, quando sorride e mostra quelle guanciotte rosse che bacerei fino a consumarle.
Mi manca lui.

Oggi c'è stato corso di fotografia e come al solito lui mi ha evitata.

Perlopiù sapete dove è andata a finire Jil? SI È TRASFERITA CON CAMERON. Sono molto molto arrabbiata ma soprattutto delusa da lei, si sta facendo trascinare da un ragazzo con cui è fidanzata si e no da 2 mesi, a meno che non mi nascondesse qualcosa già da tempo... Ma va be', io mi devo fare gli affari miei e ormai non voglio avere più niente da fare con lei.

Quando mi è giunta notizia volevo morire. Ero tristissima e tutt'ora lo sono, non me lo aspettavo proprio da lei. E non c'era neanche nessuno che potesse consolarmi. Shawn se n'è fregato. Sono sola ormai.

Comunque...

Adesso sono in letargo a casa con una felpa dei Pink Floyd (di Shawn), una tuta e le mie ciabattone enormi.

Ad un tratto, sento bussare direttamente alla porta, interrompendomi dal mio riflettere.

Sará Aaliyah, la tizia del piano di sopra, mi chiede sempre lo zucchero a velo e nell'ascensore blaterava che doveva fare un dolce oggi, mi aspettavo la sua visita, lo chiede solo a me perché sono l'unica nel palazzo che le apre la porta.

Vado ad aprire la porta e la persona che mi ritrovo davanti, è proprio quella di cui MAI E POI MAI mi sarei aspettata una visita, e proprio ora!
È Jil.

È molto cambiata, ha i capelli più corti e devo dire che ha preso chili, ma pochi... Non sembra una ragazza di 18 anni, sembra più grande...
Ha una gonna che gli arriva a metá coscia e una camicetta stretta e sbottonata per i primi due bottoni, ha anche delle ballerine... Strano, non si è mai vestita così.

<< Ciao. >> diciamo fredde all'unisono l'una per l'altra.
<< Ehm... P-posso entrare? >> balbetta lei.
Io sospiro e come un soffio le acconsento di entrare anche se non voglio.

Ci sediamo sul divano, lei si mette composta e io ovviamente mi metto tutta storta. Ovviamente.

<< Io... Ecco... V-volevo sapere come stavi... >> mi dice.
<< Davvero t'importa? >> dico.
<< Sì. Non ci sentiamo da tanto. >> dice più sicura.
<< Va bene... In effetti in questo momento non so come spiegarti ma... Non so come sto, va tutto una merda, tu mi hai lasciata per un bad boy del cazzo che conosci da poco, a meno che non mi hai nascosto qualcosa... Shawn è sparito dalla mia vita dopo tutte le cose belle che abbiamo passato. Avevo una marea di cose da raccontarti, tipo che mi sono baciata con Shawn, che il corso andava sempre più bene e forse mi accettano... E tu cosa hai fatto? Mi hai abbandonata. Jil, sono Mad, la tua MIGLIORE AMICA, come hai potuto?! Non hai neanche telefonato... Io adesso non sto per niente bene, non ce la faccio più e sono stanca di tutto e di tutti. E adesso per favore vattene. Faccio un favore a tutti se sparisco. >> le urlo in faccia con le lacrime agli occhi che asciugo, non voglio farmi vedere debole proprio da lei.

Lei sta zitta, guarda in basso e fa per dire qualcosa ma subito chiude bocca e si dirige alla porta.
Prima di uscire dice: << Io sono felice con il mio bad boy e sì ti ho abbandonata perchè eri un peso per me. Te la farò pagare cara, Parker. Con queste parole mi hai seriamente offesa. >>

Ed è appena sbatte la porta, che comincio a tirare pugni nel muro per il disprezzo e la rabbia.

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Shawn's Pov.

Sono sdraiato sul letto a guardare il soffitto. Penso a un casino di cose.
Penso soprattutto a Madison.

Eh giá, l'ho evitata per tutto questo tempo con la speranza di dimenticarla, o almeno di dimenticare il nostro bacio.
Ma non ce l'ho fatta, forse è vero, non la amo del tutto perchè ancora non so cosa siamo ma... Mi piace Madison.

Non so con quale coraggio mi alzo dal letto, decidendo di andarla a trovare.
Sará arrabbiata con me, ma tentar non nuoce.

Fuori sta ormai piovendo e non ho nemmeno un ombrello a casa.
Non mi importa, farò una doccia.

Esco e cerco di raggiungere il più in fretta possibile la palazzina accanto.

Appena entro nel condominio sono fradicio ma non fa niente.
Più mi avvicino al suo appartamento e più sento dei tonfi... Mah...

Busso due volte alla sua porta con la mano tremante. I tonfi smettono, che verranno da casa sua?
Passa circa un minuto e finalmente apre, riesco a scorgere una Madison con la mia felpa, il suo classico chignon disordinato che le sta da Dio e... Ma... Ha le nocche delle mani piene di lividi e gli occhi verdi un po' rossi. Chi cazzo l'ha ridotta così ?!?!

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Madison's Pov.

Smetto di dare pugni al muro perchè sento bussare. Saranno le lamentele dei vicini.

Mi sistemo per non sembrare una psicopatica anche se so che lo sono ugualmente, e vado ad aprire.

Appena apro faccio una faccia spenta, senza espressione, senza emozione, fredda e sobria.
Davanti a me c'è uno Shawn bagnato fradicio che mi guarda con aria preoccupata. Ci mancava solo lui.

<< Che hai fatto? >> mi chiede preoccupato.
<< Ti interessa davvero pure a te? >> rispondo acida.
<< Non so cosa sia successo, ma.. Sì, a me importa di te, mi è sempre importato. >> dice.

Lo guardo impassibile, dopo poco mi sento circondata dalle sue braccia muscolose, ed ora sono tutta fradicia pure io.

Non ce la faccio e cedo, mi butto anch'io fra le sue braccia piangendo.
Non m'importa se stiamo morendo di freddo e siamo bagnati, ho bisogno di lui e basta.

<< Sh ci sono io adesso, andrá tutto bene, te lo prometto. Non me ne vado più, ti proteggo io. >> mi sussurra singhiozzando, suppongo che stia piangendo con me.

Mi stacco dall'abbraccio e gli dico con un sorriso amaro: << Prima di parlare, vai a farti una doccia, non voglio che ti ammali, ti dò una tuta che ti ho rubato. Suvvìa in bagno! >>

Mi asciuga le lacrime amare con i pollici e lo stesso faccio io con lui prima che annuisca e si diriga in bagno...

Continua al capitolo 11...

Punti Di Vista || Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora