Capitolo 26

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warning: capitolo importante

Piango e chiedo invano informazioni su Shawn a qualsiasi infermiere\dottore esca da quella porta, con ai lati dei muri le sedie su cui mi sto consumando dalle 7:30 PM di ieri sera, ora sono le 2:00 AM di notte e non so ormai cosa fare.

Non è un addio, ne sono certa.

E vaffanculo a tutti questi incapaci nel loro lavoro che non mi dicono niente su di lui.
Certe volte la gente è veramente ma veramente cattiva, tipo il tizio o la tizia che ha investito Shawn, un pazzo, un pazzo che scoprirò e manderò in galera.

Non me lo fanno neanche vedere e non posso chiamare nessun suo parente, non me ne ha mai parlato, stranamente. Forse aveva accennato di essere in una situazione simile alla mia, mh.

Non ce la faccio più, non mangio e non dormo da ieri, puzzo e figuratevi che le mani sporche del suo sangue secco non hanno aiutato a distrarmi, almeno ho avuto le forze di medicarmi anch'io con un po' d'acqua nel bagno dell'ospedale.

[...]
[...]
[...]

Sono le 3:00 AM e ancora nessun risultato...

Un'infermiera di carnagione scura e grassottella, con faccia sconvolta e occhiaie (chissà quanto ha lavorato) chiama il mio nome, quello che le diedi appena arrivata qui.

Mi avvisa che mi vuole ricevere il dottore, bene.

Entro nel reparto che mi è stato vietato per tutte queste ore.
È solo un lungo corridoio dove alla fine si prende uno sbocco, probabilmente quello con tutte le camere e i vari settori.
Peccato, una delle alternative era scappare nella sua stanza per vederlo.

Non mi fanno entrare neanche nell'ufficio del dottore, mi parlano direttamente in corridoio.

Quel signore vecchio con faccia stanca e sconvolta mi accoglie, qui qualcosa non va bene.

<< Piacere signorina Parker, se non sbaglio, be' io sono il Dr. Nimoy e l-le dobbiamo d-dare notizie sul suo fidanzato, il nostro paziente Shawn Mendes, se non erro. >> balbetta più volte e ciò non mi rassicura.
Il dottore fa un cenno all'infermiera che mi ha introdotto in questa sala, la invita a lasciarci soli e leggo che sul cartellino si chiama Darla, già il solo fatto che l'abbia fatta uscire mi preoccupa, che sarà mai!

<< Dottore, i-io v-voglio solo sapere come sta. >> sussurro a fatica determinata.

Ed è a questa frase che lui abbassa lo sguardo, lo rialza preoccupato e il signore appoggia una mano sulla mia spalla.

<< V-vede s-signorina, noi abbiamo fatto tutto il possibile, ma non c'era niente da fare, il corpo era giá in fin di vita da molto e le condizioni erano troppo gravi. Tutti mortificati, addolorati e al suo fianco, le pr- >> comincia a parlare ma io smetto di ascoltare e comincio a fare dei cenni di negazione con la testa, levo la sua mano dalla mia spalla e comincio a urlare dei disperati "no, non può essere." mentre mi dimeno e piango.

Mi accascio per terra e dò dei pugni al pavimento. Non può essere, Shawn è troppo forte per m-m-morire.
Vorrei spararmi al solo pensiero di non aver fatto in tempo a salvarlo, vorrei far morire quell'individuo al volante che distrugge le vite e porta via le anime dagli altri, mi ha fatto scivolare via dalle mani l'unica cosa che mi rimaneva. Vorrei morire per stare finalmente con lui.

Non può finire così, no. Io e Shawn avevamo così tanti di quei progetti insieme, e adesso? Tutto in frantumi, tutto ormai come qualcosa di dimenticato.

Ieri lo sapevo, avevo ragione, sarebbe successa una di quelle cose che ti cambiano la vita ma in negativo.

Perchè d'altronde è vero, non saró mai una persona fortunata, o meglio dire felice.

La felicitá non fa per me.

Ma come ho potuto illudermi.
È vero che le cose belle durano poco e bisogna godersele, perchè sì, Shawn è l'unica cosa bella che mi sia mai capitata in vita mia, è stato quel bagliore nel buio completo, è stato la mia salvezza.

E adesso non potrò più ridere alle sue battute squallide o al suo solletico, non potrò più stuzzicarlo o picchiarlo, non potrò più abbracciarlo e assaporare quel profumo delicato come lui, non potrò più farci l'amore, non potrò più baciarlo, non potrò più strizzargli le gote rosse con le fossette o farmi toccare qualsiasi parte del corpo per scherzo, non potrò più dormire con lui e farci una doccia o un bagno insieme, ma soprattutto... Non potrò più amarlo...

<< P-posso v-vederlo, almeno? La prego, per l'ultima volta. >> chiedo senza forze una volta alzata.

Con sguardo triste, posato a terra, mi annuisce e mi dirige lentamente verso l'unica persona che abbia mai amato, senza vita.

Rimane dietro di me, appena arrivati davanti una porta chiusa, il mio respiro comincia a farsi veloce e i miei battiti irregolari.

Con mano tremante apro quella porta e vi entro solo io, ho lo sguardo puntato sulle mie Vans sporche e distrutte che lui ha sempre amato.

Ed è quando lo alzo che mi metto una mano davanti la bocca per lo shock e le lacrime riiniziano a scendere, alla vista del corpo nudo e coperto da un telo fino al petto di Shawn, disteso su quel lettino sotto una luce bianca e candida.

Evito di fare altri pianti, anche perchè i miei occhi si sono rinsecchiti e ho seriamente esaurito le lacrime di quanto ho pianto.

Mi avvicino al lettino e lì posso ricordare i lineamenti di quel ragazzo così perfetto.

Mi chiedo cosa ho fatto di così male per meritarmi questo. Perchè lui? Che era un angelo e ora lo è nel vero senso della parola... E non io?

Il corpo è molto pallido e freddo, la pelle ancora morbida e liscia e i muscoli ormai morti e rilassati.

Gli accarezzo i bicipiti e mi volto da un'altra parte appena sento che il cuore nel petto non batte sotto la mia mano, non è un incubo, è tutto vero, ma non posso accettarlo.

Gli accarezzo le braccia e gli prendo quella mano spenta, la stringo.

Come può una persona sparire da un giorno all'altro, da un momento all'altro? Così, come uno schiocco di dita.

Piazzo gli occhi sul suo viso, quel viso dai lineamenti marcati... Gli occhi dove ti ci perdevi dentro, ormai spenti e chiusi, la pelle chiara, e quelle labbra piene che mi hanno baciato e ho baciato con dolcezza e mi hanno portato in un altro mondo.

L'istinto mi porta ad abbracciarlo, abbracciare quel corpo sdraiato.
E ciò mi fa percepire che nonostante tutto, c'è ancora quel suo profumo di vaniglia e lavanda mischiati insieme, quel profumo come seconda pelle che vorrei odorare in ogni momento della mia vita.

<< Mi manchi... >> sussurro balbettando e senza forze, so che in un modo o nell'altro, potrà sentirmi.

Smetto di abbracciarlo e lo guardo, in fine gli bacio la fronte e la mano grande, ed esco da quella porta da cui non vorrei mai essere entrata...

           Continua al capitolo 27...

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spazio autrice

eh bene giá, ragazze mie, è andata così e dai, lo ammetto, anche per me è stato difficile scrivere tutto questo ma d'altronde, spero di essere riuscita a strapparvi almeno una lacrimuccia  *piange*

MA NON È FINITA QUA, noi ci vediamo al prossimo capitolo, e non so se il prossimo sarà l'ultimo o il penultimo, devo regolarmi. btw sono mortificata del fatto che non abbia saputo descrivere bene queste vicende, e sopratutto che la storia, senza un valido motivo, abbia preso questa piega così all'improvviso, mi dispiace anche del fatto che la faccio finire così e sia così corta ma non posso farci nothing, sorratemi

RIMANETE EH, NOI CI VEDIAMO AL PROSSIMO CAPITOLO STRAPPALACRIME EHEHE

*prepara i fazzoletti*

ve se ama

-gaal

Punti Di Vista || Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora