Capitolo 2

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Parcheggio davanti l'edificio dell'azienda, prendo tutto e scendo dalla macchina.

Sono davvero molto nervosa, non so cosa pensare, cosa dire, cosa fare. Ho tutto? Come si scatta una foto? Come mi chiamo? Okay okay okay calma Madison, ce la puoi fare.

Mentre mi faccio tutti questi discorsetti mentali, le mie gambe camminano automaticamente, come se sapessero giá cosa fare. Woah, vi invidio gambe, vorrei essere in voi... Ma cosa sto facendo, sto parlando di una mia parte del corpo? Bah ormai la pazzia si è impossessata di me.

Salvatemi.
Da.
Questa.
Agonia.
Vi.
Prego.

Con la delicatezza di un elefante in una gioielleria apro la porta che appena si richiude fa un rumore assordante, tant'è vero che la segretaria all'ingresso mi guarda male dal suo bancone.

Mi avvicino a quest'ultima chiedendole gentilmente: << Mi scusi, saprebbe dirmi in che sala avverrá il corso di fotografia contemporanea? >>

<< Sì, prima deve dare i suoi dati alla coordinatrice del corso, la accompagno nel suo ufficio. >> mi risponde molto altezzosamente ma non m'importa.

La seguo mentre mi dirige dalla persona con cui dovrò fare una grande bella figura, ne vale la pena.

Appena arrivate mi fa accedere ad un ufficio vuoto, dove mi lascia sola ad aspettare.

Ci sono varie foto appese al muro, sono meravigliose. Vari scaffali e librerie. Molti libri riguardanti le tecniche fotografiche, tra l'altro rimango affascinata da un libro che vedo in lontananza. Parla di come sistemare la saturazione della foto, un campo in cui me la cavo di meno rispetto alle altre cose. Interessante.

Davanti alla sedia girevole nera che è rivolta verso la finestra posteriore, c'è la scrivania con varie scartoffie sopra. Mi attira una polaroid incorniciata a lato della scrivania, ritrae una ragazza di sì e no 25 anni, molto bella.

All'improvviso la sedia girevole che prima era di spalle, si gira e per mia fortuna ho saputo trattenere la fifa e la voglia di urlare dal colpo di spavento. Si mostra una donna sulla quarantina, e noto che assomiglia molto alla ragazza della polaroid, sará stata lei da giovane... Sará la coordinatrice.

Subito tramuto la mia faccia da spavento ad una più sobria e normale. Impacciatamente sussurro un << Salve! >>

<< Buon giorno signorina, allora, non la faccio lunga e mi dia i suoi dati, poi le dirò dove dirigersi per partecipare alla lezione di prova. >> dice molto frettolosamente. Wow, tutti molto simpatici qui, decisamente.

<< Ehm okay, mi chiamo Madison Parker, nata nel 1998 a Ottawa, da poco trasferita qui a Vancouver, ho fatto due lavori part-time, fra cui il secondo è stato quello più inerente a questo corso, ovvero ho fatto un photoshoot a Milano... Penso che questo sia l'essenziale... >> dico determinata.

La direttrice mi guarda interessata e dopo vari minuti di silenzio che mi hanno fatto morire dentro, dice: << Mh... Interessante, certamente le opportunità che ha avuto sono vantaggiose per il corso, ma non se ne faccia vittorie affrettate, ci sono un paio di elementi con la sua stessa situazione. Be', io le auguro il meglio e adesso può prendere l'ascensore in fondo al corridoio, si diriga al piano 5 e cominci accampandosi nel posto da lei desiderato e facendo vedere quello di cui è capace! Ci sarà l'assistente a giudicarvi. >> mi dice e io per un attimo rimango spiazzata...

<< Che ci fa ancora qui? Vada, vada! >> conclude cacciandomi dall'ufficio allo stile "Paolo Bonolis".

Faccio ciò che mi dice:
- ansia
- cammino verso l'ascensore
- ansia
- schiaccio il tasto 5
- ansia
- esco dall'ascensore
- ansia

Cioè, di avere l'ansia non me lo ha detto, ma il resto sì, okay.

Appena uscita dall'ascensore mi ritrovo in un terrazzo dove ci sono molti ragazzi... Chi sta mettendo a fuoco la fotocamera, chi monta il cavalletto e chi mi guarda fare ingresso, per avvistare un nuovo nemico (già, in pratica una lotta tutti contro tutti)...

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Hey guys! (ma quale hey guys che non te se incula nessuno haha)
Woaaah il mio primo SPAZIO AUTRICE, mi sento importante lol

Ditemi se vi sta piacendo la mia storia mlmlml

* si dispera perchè parla al plurale quando è tipo forever alone haha *

Va bie non se sa mai.

Un kissino

AAHAHAHA RIDO PER QUELLO CHE HO APPENA SCRITTO, CEH HO PROBLEMI

AH, comunque il mio nome d'arte sotto gli spazi autrice sarà Gaal, do you like it?

Eh niente, al prossimo capitolo..

~ Gaal. xx

Punti Di Vista || Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora