11. Conforto

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"For better or for worse you stood next to me
Always found a way not to give up on me"
Love can save it all - Andra 

Draco stava guardando la pergamena che aveva sul tavolo da diversi minuti. Non sapeva se era la cosa giusta da fare, continuava a prendere la piuma in mano per poi posarla e camminare attorno alla scrivania. Doveva dire ai suoi genitori del bambino? O meglio, aveva il coraggio di farlo? Oltre a Jonathan non l'aveva detto a nessuno e per quanto ne sapeva nemmeno Hermione lo aveva fatto, cosa alquanto strana. Si era aspettato di vederla correre da William ma non era successo, si era semplicemente presentata al Ministero con un pacco di fogli da consegnare per un posto di lavoro. Cio' lo rendeva fiero ma anche timoroso, se non si fosse sentita bene? E poi in pochi mesi avrebbe dovuto mollare tutto per restare con il bambino e quindi che senso aveva iniziare a lavorare? Scosse la testa, evidentemente non riusciva piu' a stare a casa e in un certo senso la capiva perche' senza il posto che aveva ereditato da suo padre probabilmente sarebbe impazzito.

Torno' a sedersi e arrotolo' la pergamena per poi infilarla in un cassetto. No, non avrebbe detto nulla a suo padre rischiando la vita di moglie e figlio. La cena a cui erano stati invitati dopo il matrimonio gli era rimasta in mente. Gia' allora non era stato entusiasta e di certo non poteva comunicargli che stava per diventare nonno. Poteva essere spietato e di certo non voleva che succedesse qualcosa di inaspettato.

Non pensava davvero che Lucius Malfoy potesse arrivare a fare del male alla moglie del proprio figlio, pero' dopo averci vissuto per anni sapeva che era meglio essere prudente in ogni caso. Doveva dirlo alla madre, cosi' come le aveva detto della cotta per Hermione; lei avrebbe capito. Non poteva pero' rischiare di farlo per lettera perche' poi avrebbe potuto leggerla chiunque. Sbuffo' passandosi le mani fra i capelli. Lo voleva sul serio quel bambino? Si', decisamente. Non era la stessa situazione del quinto anno a scuola quando aveva dovuto pagare una somma decisamente grande per insabbiare un rapporto non protetto con una serpeverde che si era letteralmente buttata tra le sue braccia e poi nel suo letto. Scosse la testa per scacciare quei pensieri. Era stato solo uno stupido ragazzino oppresso dal volere del padre, ora era un uomo adulto, sposato, che si apprestava a diventare padre.

Doveva andare a far visita alla madre il prima possibile, doveva sentire la sua voce che lo rassicurava, non aveva bisogno d'altro.

Riprese la pergamena e scrisse qualche riga a Hermione, avvertendola che avrebbe fatto piu' tardi del solito, poi invio' e inizio' a prepararsi un discorso veloce e sintetico per presentare la situazione alla madre. A lei Hermione piaceva e si sentiva meglio anche solo al pensiero di poterla vedere per confidarle un tale segreto.

Torno' al proprio lavoro piu' tranquillo e con maggiore efficienza; era molto piu' facile concentrarsi quando tutto sembrava sul punto di essere risolto.

A fine turno Draco aveva mandato una lettera alla moglie avvertendola che avrebbe fatto tardi e si era diretto al Malfoy Manor. Si era anche bloccato per qualche secondo fuori dal cancello, deglutendo a vuoto. Quella era stata casa sua per anni: elegante e maestosa, ma fredda. Aveva scosso la testa e con una boccata d'aria era entrato in quell'atrio che conosceva piu' che bene. Aveva girovagato per quelle stanze per diversi minuti, non tanto in cerca dei genitori quanto per controllare se ricordava bene i dettagli. Spiacevolmente ricordi poco belli gli affollarono la mente costringendolo ad allontanarsi velocemente. Non poteva ricordare le urla di quella che ora era sua moglie, di colei che aspettava suo figlio.

Incredibile Ma Non ImpossibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora