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" Hey, I was doing just fine before I met you
I drink too much and that's an issue
But I'm OK"

Closer - The Chainsmokers & Halsey

Il periodo di incertezza passo' rapidamente, non si resero nemmeno conto che ormai erano passati mesi e mesi da quando si era scoperto del bambino. Nonostante ormai fosse certo non lo avevano ancora detto ai genitori di lei. Lucius Malfoy continuava ad essere all'oscuro di tutto e di certo lo sarebbe rimasto per i seguenti mesi, non erano sicuri di volerlo dire a lui per primo; piu' aspettavano e meglio era secondo Draco. Vedere il bambino gia' un po' piu' grande l'avrebbe fatto sentire meglio e li avrebbe sollevati da occhiate e frecciatine.

Hermione passava un sacco di tempo a casa, se prima si fermava oltre il programma per non stare troppo tempo sola a casa ora non le interessava piu' di tanto. Era spesso stanca e aveva costantemente fame; una cosa assurda. Era certa che i suoi genitori l'avrebbero capito subito, soprattutto sua madre. L'idea pero' le piaceva, sapeva benissimo che sua madre aveva sempre sognato per lei un futuro e una famiglia felice; una carriera brillante e tanto amore. Sembrava che tutto cio' fosse suo e si poteva leggere nei suoi occhi. Era estremamente felice e radiosa.

Il leggero gonfiore della pancia iniziava a farsi vedere e passava certe volte diversi minuti allo specchio per osservarsi, misurarsi e rigirarsi per vedere meglio. Aveva anche iniziato a pensare a come si sarebbe vestita poi... non le sarebbero entrati nemmeno i vestiti di Draco. Doveva assolutamente andare a fare compere. Probabilmente l'avrebbe fatto con sua madre o magari con qualche amica, poteva chiedere a Tessa o anche a Isabelle. Forse pero' sua madre era la scelta migliore, magari anche Will perche' adorava la sua compagnia, ma nessun altro.

-Herm?- La voce di Draco rieccheggio' nell'atrio facendola sussultare.

-Draco?- Si alzo' con il pacco di patatine fra le mani. -Cosa ci fai qui?

-Dove dovrei essere?- Chiese lui divertito.

-Non fraintendere, sono felicissima di averti a casa ma non dovresti essere a lavoro?

-Ho pensato che fosse ora di prendere una pausa, sono stato anche troppo tempo a lavoro all'inizio.- Le ricordo' con una smorfia. -I tuoi sono a casa?

-E io come dovrei saperlo?- Aggrotto' la fronte lei, lasciandosi cadere di nuovo sul divano.

-Non so, magari lo sai.- Scrollo' le spalle lui. -Mi sento coraggioso oggi, ti va se andiamo a dire del bambino?- Propose sedendosi accanto a lei.

-Davvero?- Sgrano' gli occhi lei. -Sei uscito prima per questo?

-Non e' una ragione sufficiente per uscire prima?

-No... cioe' si', solo che non me lo aspettavo.- Confesso' lei stranita.

-Se te lo fossi aspettata non sarebbe piu' stata una sorpresa, non credi?- Si sporse a baciarle la fronte, scorrendo delicatamente la mano sul suo ventre.

-Allora li chiamo...- Annui' lei. -Accio telefono.- Disse poi, cercando fra i contatti il numero di casa. Non aveva alcuna voglia di alzarsi, sarebbe semplicemente passata dal divano di casa a quello dei genitori.

Il biondo si alzo' e si stiracchio'. Si era svegliato pieno di energie, aveva voglia di fare qualche pazzia e affrontare i suoi genitori poteva andare. Era un mago, era sicuro di se' pero' nemmeno lui poteva fare molto contro un padre molto legato alla figlia. Scosse la testa passandosi una mano fra i capelli.

-Salazar, ti prego, fa che sia di buon umore.- Mormoro' fra se' e se'.

-Cosa hai detto?

-Nulla, ti sara' parso.- Si affretto' a rispondere uscendo dal soggiorno e andando in cucina a prendersi una birra.

Incredibile Ma Non ImpossibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora