14. Possibilita'

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  "I can't work it out
How?
Going through the motions
Going through us"
I'm a mess - Ed Sheeran
 

Hermione si sveglio' nel torpore della luce del sole che filtrava dalla finestra. Si stiracchio' leggermente, scendendo dal letto e dirigendosi in cucina dopo aver indossato una felpa; preparo' in seguito il caffe' e mise sul tavolo il barattolo dei biscotti. Si era svegliata tranquilla quella mattina, era davvero felice. Controllo' l'ora e, dopo aver inzuppato un biscotto al cacao nella propria tazza si fece forza rimettendosi in piedi. Era ora di svegliarlo o avrebbe fatto tardi a lavoro. Torno' in camera aprendo meglio le tende e smuovendo quella massa di lenzuola che era suo marito. Si sedette poi sul bordo del letto, accarezzandogli la schiena e giocando con i suoi capelli delicatamente. Adorava farlo quelle poche volte che lui lo permetteva.

-E' gia' ora?- Mugolo' lui senza alzarsi ancora.

-Le sette e mezza, hai mezz'ora di tempo.- Si chino' a baciargli la nuda poi si fece da parte per farlo alzare.

-Cosa ho fatto di cosi' bello da avere un risveglio del genere?- Chiese poi il biondo, una volta aperti gli occhi il giusto per vedere la ricca in mutande e felpa. –Per quanto io apprezzi... ti stanno gelando le gambe e non vorrei che si rovinassero...

-Avevo fame quindi non ci ho pensato.- Sbuffo' lei, roteando gli occhi e andando verso l'armadio per cercare dei pantaloni.

-Fame?- Si alzo' dal letto. –Niente piu' nausee?- Domando' andando verso la porta della camera, in attesa di una risposta.

-No, non le ho piu'.- Rispose lei. -Se fossi a casa piu' spesso te ne saresti accorto.- Aggiunse poi sussurrando appena in modo da non farsi sentire da lui.

-Quindi dobbiamo andare a dirlo ai tuoi genitori.- Concluse il biondo sparendo dietro la porta del bagno.

Hermione scosse la testa sospirando, rassegnata. Erano settimane che lo diceva ogni mattina eppure non aveva mai proposto un giorno, non aveva mai detto che sarebbe stato libero per qualche ora per tale occasione. Come poteva crederci ancora? Probabilmente sarebbe andata da sola a dirlo ai propri genitori. Sarebbe stato strano, probabilmente anche brutto perche' con la sua assenza avrebbe dato da pensare ma sembrava non ci fosse altra scelta.

Si preparo' quindi velocemente per il lavoro, entrando in bagno una che lui ebbe finito. Si trucco' lievemente e sorrise allo specchio. Quantomeno a lavoro doveva sembrare felice e allegra come sempre. Si guardo' i capelli ma non ci perse tempo, aveva abbandonato l'idea di domarli da anni. Si era resa conto molto prima che non aveva senso sforzarsi per nulla.

-Ci vediamo a pausa pranzo?- Propose lui prima di smaterializzarsi.

-Si', possiamo farlo.- Acconsenti' lei, soffiandogli un bacio prima di vederlo scomparire poi, con un sospiro ando' in ufficio a sua volta.

***

La sera arrivo' velocemente, nessuno dei due se ne accorse o meglio, lui non se ne accorse. Per Hermione non fu quindi una sorpresa tornare a casa e trovare tutto chiuso, spento e vuoto. Si butto' sul divano e, senza nemmeno rendersene conto scoppio' a piangere. Come era finita cosi'? Sempre sola, lei che era abituata ad avere un sacco di persone attorno. Prima a scuola, poi in quel rifugio. Era rimasta pero' sola, la sera prima William era venuto a trovarla ma era stata un'eccezione. Iniziava anche a dubitare di quel bambino che portava in grembo, forse quella di Draco era solo una scusa per starle il piu' lontano possibile e nulla le assicurava che una volta nato il piccolo le cose sarebbero cambiate davvero. Lui l'aveva detto, ma rimaneva una serpe. Si asciugo' gli occhi togliendo ogni segno del trucco che si era impegnata a fare la mattina stessa per coprire le occhiaie e gli occhi rossi della sera prima. Lui non poteva saperlo, ma non era certo la prima volta che scoppiava in lacrime. Forse avevano ragione gli altri, doveva restare con Ronald o almeno cercare di rincottattarlo. Era pur sempre stato suo amico per anni e poi era stato il suo ragazzo. Aveva quasi del tutto perso Harry, troppo occupato a cacciare i cattivi; William si sarebbe sposato... non avrebbe piu' avuto nessuno. Si alzo' per andare allo specchio, dandosi una sistemata e sorridendo per incoraggiarsi da sola. Probabilmente era una pazzia ma non le importava piu'. Si smaterializzo' poi nei pressi di quell'indirizzo che Ginny le aveva dato mesi prima, cercando di rintracciare la casa che le era stata descritta. Cammino' velocemente, stringendosi nel cappotto e osservando i lampioni accesi. Quando busso' un brivido le percorse la schiena: era adrenalina.

Incredibile Ma Non ImpossibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora