21. I nonni

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  "You've got a hold of me
Don't even know your power
I stand a hundred feet
But I fall when I'm around you"
Mercy – Shawn Mendes  


Draco si stiracchio' con uno sbadiglio, rotolando su un fianco ma fermandosi di tre quarti. Qualcosa non andava, c'era qualcuno di troppo nel letto. Abbasso' lentamente le coperte e vide Hermione che stringeva dolcemente il piccolo. Si lascio' scappare un sorriso, evidentemente non lo aveva sentito piangere o lei aveva usato qualche altro incantesimo per non disturbarlo. Resto' a guardali per diversi minuti, non riuscendo a staccarsi da quell'immagine cosi' dolce. Era tutto cio' che aveva sempre, segretamente, desiderato. Non gli era mai nemmeno passato per l'anticamera del cervello una cosa del genere, eppure is trovava li'; tutti loro si trovavano li' e cio' non poteva renderlo piu' felice di quanto non fosse. Non era certo il tipo d'uomo che dimostrava i propri sentimenti ogni due minuti e sicuramente non era il genere di persona che parlava di cio' che provava, nonostante tutto amava quella famiglia si era costruito in fretta e furia. Come avrebbe mai potuto non farlo?

Si fece coraggio e si sposto' in bagno, facendo una doccia veloce e vestendosi in seguito. Erano passati ormai un paio di mesi e l'idea di andare al maniero era sempre piu' presente. Non voleva nascondere il bambino ai propri genitori, soprattutto non vedeva il perche' tenerlo ancora lontano dalla nonna che si era dimostrata da subito entusiasta. Per amor suo era giusto farglielo vedere; era pur sempre suo nipote.

Scrisse velocemente una lettera, affidandola al proprio gufo e tornando in camera, sedendosi sul bordo del letto. Mugolo' nel vedere che la riccia, nel frattempo, aveva scoperto un seno per allattare il piccolo che ora lo guardava curioso. Sposto' lo sguardo altrove per qualche secondo, poi torno' a osservare la scena che sembrava avesse un campo magnetico.

-Sento i tuoi occhi bruciarmi la tetta, Draco.- Borbotto' Hermione senza aprire gli occhi.

-E' in bella vista, che posso dirti.- Borbotto' lui.

-Si', certo, tutta colpa mia.- Rispose lei assonnata, cullando con un braccio il bambino.

-Ho scritto a mia madre, direi che oggi e' un buon giorno per andare in visita dai miei.- Disse dopo qualche attimo di silenzio il biondo, mordicchiandosi il labbro.

-Oh, nostro figlio non e' piu' un segreto, quindi?- Domando' lei ironicamente.

-Non e' mai stato, ho solo preferito aspettare per parlarne con mio padre.

-E oggi hai voglia di parlarci.- Hermione si volto' leggermente per guardarlo. –Sicuro?

-Voglio farlo, lo accettera'. Che gli vada bene o meno non m'importa.

La riccia accenno' un sorriso, scorrendo le dita sulla schiena di Scorpius. Non sarebbe piu' stato qualcosa da nascondere. La aspettava un incontro poco gradito e molte repliche farcite di odio e disprezzo, ma era meglio farlo prima che il bambino potesse capirci qualcosa; per il bene di tutti.

***

Hermione si lasco' guidare dal marito nella scelta dei vestiti, non aveva ne' molta voglia ne' molta fantasia quel giorno. Mentre lo guardava sistemare la camicia del bambino si sorprese a immaginare come fosse lui da piccolo, non aveva mai visto alcuna foto.

-Secondo me ti somiglia molto, probabilmente da piccolo eri uguale.

-Non lo so.- Ammise Draco, scrollando le spalle. –Dovrei chiederlo a mia madre.

Incredibile Ma Non ImpossibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora