15. Questione di voglie

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  "Come up out them clothes
I'm about to give you what you asking for"
Lolly - Maejor Ali  

Erano passate circa due settimane da quando Draco aveva capito che non poteva trasferirsi in ufficio e lasciare la madre di suo figlio da sola. Gli spostamenti fra un posto e l'altro erano molto agevolati dalla magia e diverse volte si era ritrovato a pensare come facevano i babbani a fare tutte quelle cose in contemporanea. Sua moglie gli aveva poi spiegato che molto spesso le coppie si separavano, aveva letto anche una certa nota di paura nei suoi occhi mentre ne parlava e l'aveva rassicurata sul fatto che loro di certo non si sarebbero separati. Era sicuro di cio' che aveva detto, un po' perche' non la voleva perdere e un po' perche' quel matrimonio era stato inizialmente imposto ed essendo l'unico motivo della liberta' dei suoi genitori non voleva certo sapere cosa poteva succedere se l'accordo veniva spezzato. Sperava vivamente di non aver mai motivo di separarsi da lei, ma erano giovani e lo sapeva benissimo anche lui. Molti erano quelli che poco dopo di trovavano un'amante e spesso le mogli non vedevano il perche' non fare lo stesso. Draco pero' non voleva che succedesse, si impegnava ogni giorno sia fisicamente sia mentalmente a mantenere vivo l'amore che li legava. Non era un tipo romantico e di certo non passava le ore a fare dichiarazioni d'amore pero' lei doveva solo proferire parola e usciva di casa per soddisfare tutte le sue voglie. Si era anche abituato a svegliarsi con lei per tenerle i capelli e accarezzarle la schiena la mattina quando le nausee diventavano un incubo. Probabilmente non le era mai stato cosi' vicino. Tutto quello pero' gli piaceva, gli dava un senso di sicurezza che lo faceva sentire bene. Entrare a casa e sentire tutto il calore che aleggiava nell'aria lo rilassava. Si domandava spesso se quella fosse la vita che lei aveva vissuto fino ad allora, se cosi' era non gli era difficile capire come mai fosse diventata una donna meravigliosa.

***

Hermione era in cucina quando senti' rientrare Draco, era sera come sempre ma non ancora ora di cena. Si sporse per guardarlo e vederlo sbuffare infastidito. Era sicuramente successo qualcosa in ufficio e per questo era cosi' teso.

-Cosa succede?- Domando' poi, avvicinandosi appena a lui.

-Ci sono degli incompetenti che non ti dico. Mi meraviglio che mio padre non li abbia buttati fuori prima.- Sbotto' zittendosi dopo aver nominato il padre. -Ne ho le palle piene.- Concluse. Sapeva che il nome di suo padre in quella casa non si doveva sentire.

-Puoi licenziarli tu.- Gli fece notare lei, sorridendo e tornando in cucina completamente assorta dalle sue ultime parole.

La riccia lancio' un'occhiata alla cena che era nel forno e annui' soddisfatta, c'era tutto il tempo del mondo per una piccola pazzia. Si sistemo' i capelli e i vestiti, slacciando un paio di bottoni dalla camicetta e cerco' nel cassetto dei dolci qualcosa che andasse al caso suo. Trovo' quasi subito un lecca lecca e sorrise ancora piu' compiaciuta per la sua idea. Lo scarto' e se lo mise in bocca controllando un'ultima volta la temperatura del forno e l'orologio; una volta convinta di avere il tempo necessario chiuse la porta della cucina e attraverso' il piccolo atrio canticchiando, fermandosi poi alle spalle di Draco per chinarsi e sussurrare al suo orecchio i versi di una canzone che aveva sentito poco prima mentre puliva la casa. Era abbastanza spinta e forse per quello avevano scelto di metterla a un'ora piu' tarda del pomeriggio.

-Herm?- Domando' lui sentendo il suo respiro sul proprio collo.

-She say she love my lolly. She wanna make it pop. She say she love my lolly. She wanna kiss the top.- Sussurro' lei, aggirando poi il divano per mettersi davanti a lui, estranendo la carabella per baciarla e tornare a succhiarla.

Incredibile Ma Non ImpossibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora