Incredibile Ma Non Impossibile

12. Incubi

"Send my love to your new lover
Treat her better
We've gotta let go of all of our ghosts
We both know we ain't kids no more"

  Send my love to your new lover - Adele 

Draco era tornato a casa piu' tranquillo, la sera era stata tranquilla ed erano andati a dormire relativamente presto. Stretto a lei pero' non era riuscito a scacciare un sogno scomodo, una fantasia che si avvicinava troppo a un ricordo non troppo lontano.

Aveva sognato lui, in quello che era stato uno dei loro pochi appuntamenti degni di tale nome. Non si era aspettato che certe cose tornassero nella sua mente a distanza di tempo e in una situazione del genere. Si era anche svegliato piu' di una volta cercando di concentrarsi su altro ma era inutile, ogni volta che chiudeva gli occhi lo vedeva ancora e ancora come se nulla fosse mai cambiato. Alla fine la stanchezza aveva avuto la meglio e si era abbandonato a quelle immagini che non sapeva nemmeno definire piacevoli o fuori luogo.

***

Hermione si sveglio' a causa dell'ennesimo conato di vomito. Dopo essersi rimessa in piedi e aver lavato la faccia sbircio' fuori e sorrise appena al sole che stava lentamente spuntando per illuminare l'erba bagnata dalla rugiada. Si lego' i capelli in una coda disordinata, aveva smesso da tempo di cercare un modo per sistemarli, e si diresse in cucina a fare colazione. Si sedette inzuppando i biscotti nel latte caldo e al cioccolato pensando a come si sarebbe svolta la mattinata. Probabilmente sarebbero andati a lavoro, si sarebbero ignorati per la maggior parte del tempo onde non far nascere chiacchiere e magari a pausa pranzo l'avrebbe rapito per un incontro molto ravvicinato e intimo causato dagli ormoni della gravidanza. Lui avrebbe gradito poi sarebbero tornati a lavoro come nulla fosse fino all'ora di tornare a casa. Avrebbero forse cenato davanti alla televisione vedendo qualche classico che Draco ovviamente non conosceva. Le piacevano quei momenti, lui si lasciava affascinare commentando le storie e anche se spesso lo faceva con disprezzo lei notava gli occhi curiosi e desiderosi di sapere come la vicenda andava a finire.

Scollo' le spalle sorridendo dolcemente al pensiero e puli' il tavolo, tornando in camera per vestirsi e vedere se lui era sveglio. Entro' in camera piano, cercando di fare meno rumore possibile, e si avvicino' all'armadio dopo aver notato che Draco era ancora disteso sul letto e avvolto nelle coperte. Rese piano dei pantaloni e una camicia di lui, cercando di uscire senza far rumore ma uno scricchiolio la tradi'.

-Herm?- Un mugolio che proveniva dal letto.

-Si', sono io. Scusami... non volevo svegliarti.- Sussurro' mortificata, mordicchiandosi un labbro.

-Vieni qui.- Rispose semplicemente, allargando le braccia ma senza aprire gli occhi.

Lei non se lo fece ripetere due volte e Sali' sul letto, accoccolandosi al suo fianco.

-Fra dieci minuti suona la sveglia.- Gli ricordo' lei.

-Hm... tu di nuovo le nausee?- Domando' lui, voltando il capo a guardarla.

-Gia'... ma giuro che ho fatto colazione poco fa.

-Bene.- Annui' il biondo con un sospiro nostalgico.

-Qualcosa non va?- La riccia aggrotto' la fronte preoccupata.

-Oh, no no... va tutto bene, tranquilla.

-Dillo mentre mi guardi.- Rispose lei, tenendo la propria testa appoggiata ad una mano per guardarlo meglio. Non era molto sicura di cio' che le aveva detto.

Draco la guardo' negli occhi e ripete' quelle stesse parole nello stesso ordine di prima ma il suo sguardo era diverso, era colpevole, e lei strinse le labbra.