Firenze 1548, Volta Stellata 24 gennaio
Ludovico
Mi ero addormentato sulla sedia davanti alla finestra. Aprii lentamente gli occhi e vidi la testa color miele di Dafne appoggiata alle mie ginocchia. Mi aveva portato una coperta e probabilmente si era addormentata. Sorrisi facendo attenzione a non svegliarla la presi in braccio e la appoggiai sul letto sorridendo. Era ancora più bella della prima volta che l'avevo vista. Sospirai. Anche se le avessi confessato i miei sentimenti lei era già promessa ad un altro, per quanto io potessi essere potente, non avevo alcun diritto di desiderarla.
Le diedi un bacio innocente sulla fronte e mi allontanai appena. Mi tolsi la camicia rimanendo a dorso nudo sedendomi sulla panchina ai piedi del letto. I pensieri correvano alle parole che mi aveva detto il Cavaliere di Cristallo. Il granduca Cosimo era il responsabile della morte di mio padre. Tuttavia mi sfuggiva il motivo di tale gesto.
Il Cavaliere non mentiva mai, quindi ero consapevole che affermasse il vero. Tuttavia non riuscivo a trovare una soluzione ai dubbi che mi attanagliavano.
-Oh Signore vi prego datemi un segno, vi supplico -
Ma già sapevo che le mie preghiere non sarebbero state esaudite.
Abbandonai la schiena contro la testiera del letto sospirando. Cosimo aveva in mente qualcosa di losco, ma il non sapere cosa mi faceva innervosire. Presi una ciocca di capelli e me la misi davanti all'occhio rosso in modo da celarlo.
Sentii dei movimenti alle mie spalle, probabilmente Dafne si era svegliata.Dafne
Sentivo uno strano profumo entrarmi nelle narici, sembrava l'odore delle rose. Aprii lentamente gli occhi e mi resi conto di essere ancora nella stanza di messer Ludovico. Arrossii di colpo notando che ero sdraiata sul suo letto. Non vi era traccia di Ludovico, almeno così pensavo finché non lo vidi. Era a dorso nudo seduto in fondo al letto. Indugiai con lo sguardo sulla sua schiena muscolosa notando che era deturpata da lunghe cicatrici che il tempo non era riuscito a cancellare, i capelli rossi gli ricadevano sul collo forte come una cascata di sangue. Le braccia erano posate ai lati del busto e sembrava essere in tensione. Mi rannicchiai rendendomi conto di essere ancora nella sua camera da letto con un uomo mezzo nudo. Non era conveniente, non sarei dovuta essere lì. Non così vicina a lui. Eppure da una parte vorrei non essere in nessun altro luogo.
Attenta Dafne, la bellezza non è sempre sinonimo di nobiltà di animo
Le parole che molto tempo fa mi aveva sussurrato Isidoro all'orecchio tornarono prepotentemente a ronzarmi in testa. Era suonato come un ordine, Isidoro temeva che lo tradissi prima del suo ritorno da Mantova. Il mio promesso sposo era sempre stato molto geloso e possessivo nei miei confronti, ma pensavo che fosse giusto così. Dopotutto io ero di sua proprietà, ero pari ad un qualsiasi oggetto. Fino al mio incontro con messer Ludovico ero certa che dovevo sottostare ad ogni ordine che Isidoro mi avrebbe imposto. Anche quando mi picchiava pensavo che fosse giusto, poiché il mio comportamento lo aveva offeso, ma forse non era così. Forse Isidoro non era il bravo ragazzo che pensavo, forse messer Ludovico aveva ragione. Nessuna donna doveva essere costretta a fare ciò che non voleva.
Mi rimisi sdraiata, anche se sentivo crescere in me il desiderio di avvicinarmi a Ludovico. Volevo abbracciarlo, o forse una parte di me avrebbe voluto baciarlo.
No, non posso lui è troppo per me, io non sono degna di lui. Pensai stringendo i pugni.
Ma alla fine non riuscii a resistere e mi avvicinai al mio signore, ma quando gli fui vicino mi fermai senza sapere cosa fare o dire.
Forse volevo solo essere a pochi centimetri da quell'uomo dal fascino magnetico. Era bello, il mio signore, ma non solo per il fisico, ma soprattutto per l'animo.
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Fiction HistoriqueVincitore del concorso THE GIRLS nella sezione narrativa storica e generale :) [Storia in revisione e correzione continua] Firenze 1548 . Il nobile Federico Eynard Liliun viene ritrovato morto nel suo letto con al fianco una meretrice anche lei mort...