ATTO XXVI- Decisioni - Il matrimonio

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Firenze 1548, Volta Stellata studio di Ludovico

Dafne

Non riuscivo a crederci! Io un ereditiera!

-Secondo me ci deve essere un errore. -affermai rivolta a Ludovico che sorrise.

-E se non fosse così?

-Beh non ci crederei comunque...

-Per me sei speciale così come sei- dichiarò con un sorriso messer Ludovico.

Arrossii, sapevo che ora eravamo sullo stesso piano, ma avevo sempre un po' di soggezione nei suoi confronti.

-Vorrei chiederti una cosa - iniziò a dire lui se ti andrebbe di sposarmi anche stasera. Non sarà niente di sfarzoso, ma non posso più aspettare.

-Vi ascolto.

-Ti andrebbe di sposarmi anche stasera, senza preavviso e alla presenza di pochi?

-Sì, non voglio aspettare. Voglio essere vostra moglie.

Ludovico sorrise sincero, quel sorriso che mi aveva fatto innamorare.

-Ho trovato le pagine mancanti del diario di mia madre e non solo, c'era un elenco dei creditori di mio padre e una mappa di Volta Stellata con degli appunti. Mio padre cercava qualcosa e anche mia madre parlava di un segreto nascosto qui.

-Ora non pensateci - sorrisi mentre lo abbracciavo.

-Mi darai mai del tu, Dafne?

Aveva ragione, non riuscivo proprio a dargli del tu.

-Non so se ci riusciró mai, Messer Ludovico però spostandovi sarei sul vostro stesso piano.

-A me farebbe piacere e voglio che tu non ti senta sottomessa va bene? Non voglio che tu mi faccia da serva. Voglio che ti senta libera, e ho una domanda: sai leggere e scrivere?

Fino a quel momento l'avevo ascoltato incantata, ma quella domanda mi aveva lasciato un po' sorpresa.

-Madonna Laura mi aveva insegnato a leggere e scrivere.

-Bene.

-Carlotta ha chiesto ad un suo amico, un prete in servizio presso Assisi che è per qualche giorno ospite del sacerdote qui a Firenze. C'è una cappella non lontano da qui, gli ha chiesto di celebrare il rito. Carlotta e tutta la servitù sanno tutto e anche mia madre. Ci servirebbero dei testimoni e noi li avremo.

Sorrisi avvicinandomi a lui che mi strinse forte.

-Siete sicuro di voler accettare anche Elia?

-Non devi nemmeno dubitarlo. Voglio essere tuo marito e le apparenze sono l'ultima cosa a cui voglio pensare. I miei debiti sono quasi tutti saldati, non posso offrirti di più di quello che ho ora.

Lo baciai con dolcezza.

-Non m'importa cosa mi offrirai, voglio solo te.

-E mi avrai.

In quel momento bussarono alla porta.

-Signore? Posso entrare? - domandò Carlotta.

-Vieni pure.

La governante entrò insieme a Teresa che sembrava raggiante.

-Volevo dirvi che il sacerdote è arrivato. Vi aspetta nella cappella.

-Ma come faccio non ho l'abito da sposa.

-Di questo non devi preoccuparti per questo Dafne. - intervenne Teresa battendo le manine paffute. Era una bambina allegra e mi piaceva molto.

Ludovico sorrise si vedeva che era felice.

-Andiamo adesso, tu devi prepararti e anche voi messer Ludovico, a meno che non vogliate venire al vostro matrimonio vestito a lutto. - disse Carlotta indicando gli abiti scuri di messer Ludovico.

Lui rise per poi dirigersi verso le sue stanze. Io invece venni requisita da Carlotta e Teresa che mi portarono nelle stanze di madonna Elena.

-Perchè siamo qui?

-Perchè è qui che troveremo il tuo abito da sposa. Spero che tu non ti offenda se indosserai il vestito che madonna Elena ha indossato per il suo matrimonio. So per certo che tu avrai molta più fortuna di lei. - sorrise la governante e io annuii.

Quando mi mostrò l'abito rimasi a dir poco senza fiato.

-Con questo sarai ancora più bella di quanto già sia.

Sorrisi e lasciai che Carlotta e Teresa mi aiutassero a diventare una vera sposa.

Ludovico

La sera giunse in fretta, e la mia felicità era immensa. Era vero. Avevo organizzato tutto in fretta e furia, ma ne valeva la pena. Presto Dafne sarebbe diventata mia moglie e nessuno ci avrebbe separati. Tuttavia temevo che per qualche motivo qualcosa mi sfuggisse di mano, non avevo notizie da Palazzo Vecchio da tempo ormai e la cosa cominciava a insospettirmi, tuttavia non era il momento di pensarci.

La cappella si trovava a poca distanza da Volta Stellata non era molto grande, le pareti erano affrescate, l'altare era piccolo come si addice ad una cappella privata. Era nascosta dalla vegetazione, solo i membri della mia famiglia ne conoscevano l'esatta ubicazione, quindi nemmeno Cosimo De Medici avrebbe saputo cosa stessimo facendo.

Il sacerdote era arrivato da poco e mi osservava serio, purtroppo per me era lo stesso che aveva celebrato il funerale della mia povera moglie.

Era un uomo sui sessant'anni dai capelli bianchi e occhi scuri.

-Sei nervoso ragazzo mio?- chiese il sacerdote.

-Si, padre sono molto nervoso.

-Vedrai andrà tutto bene.

Annuii quando tutti si alzarono dai banchi come a indicare che stava arrivando la sposa.

Non vedevo l'ora di vedere Dafne, Carlotta teneva in braccio Elia, eravamo davanti alle persone più importanti della mia vita. Vi erano anche Rosetta e Leonardo. Non sapevo come avessero saputo che mi sposavo.

Tutti si voltarono verso l'ingresso della cappella e fu in quel momento che la vidi.

Indossava un abito di seta color panna con una sopragonna dorata trasparente che partiva sotto il seno e scivolava fino ai piedi.

La scollatura rotonda metteva in risalto il seno senza renderlo volgare, le maniche erano ornate di gale e il bustino ricamato d'oro.

Una cappa, anch'essa di tessuto dorato scendeva dalle spalle fino a terra ed era drappeggata in modo da lasciar intravedere i lacci dorati che percorrevano il retro del corpino. I capelli erano raccolti da un nastro azzurro in una crocchia morbida. Al collo portava una semplice croce.

Sembrava una regina, un angelo.

Davvero meritavo una creatura del genere al mio fianco?

Nella mano destra teneva un piccolo bouquet.

Teresa, vicino a Carlotta guardava Dafne a bocca aperta.

Quando la ragazza mi raggiunse, sorrise luminosa e questo la rese ancora più bella di quanto già non fosse.

Le parole in latino uscirono in fretta dalle labbra strette del prete mentre io e Dafne univamo le mani destre davanti a noi.

Dopo qualche minuto ci baciammo ed eravamo finalmente marito e moglie.

Angolo autrice: Ecco un'altro capitolo e finalmente il matrimonio tra Dafne e Ludovico ad avermi ispirato questa scena è ElaineAnneMarley alla quale dedico il capitolo :) ancora non è finita quindi al prossimo :)

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