chapter seven.
era sabato notte e i locali erano colmi di persone che ballavano e si divertivano, perlopiù abusando di alcol o sostanze stupefacenti.
la porta dell'appartamento si spalancò improvvisamente, rivelando jimin e un altro ragazzo baciarsi con desiderio. il ragazzo avvinghiava un braccio alla vita di jimin e con la mano sinistra passava le dita fra i capelli del piccolo, spingendo più vicino il viso contro il suo.
jimin avvolgeva il busto del ragazzo con le sue braccia e lo premeva forte a sé come se, in quel modo, potesse provare più sicurezza in quel che stava facendo.
i due si affrettarono ad arrivare nella camera del letto, non staccandosi l'un dall'altro nemmeno per un secondo.
jimin salì sul letto seguito dal ragazzo che, nel mentre, iniziò a levarsi la maglia.
tutto puzzava di alcol: i loro baci, i vestiti che avevano addosso, l'odore che si respirava in camera appena loro due attraversarono la porta. entrambi, però, erano troppo ubriachi e concentrati su di loro per accorgersene.
«hoseok» sussurrò timidamente il più piccolo. «possiamo vederci anche domani?»
jimin era una mina vagante. aveva bisogno di certezze, di qualcosa in cui poter sperare di nuovo. voleva che nessuno lo abbandonasse più o che lo rendesse triste.
«certo» mentì il ragazzo dai capelli arancio, confuso dal troppo alcol che aveva digerito.
jimin stava cercando la felicità nelle persone che conosceva da troppo poco tempo. peccato, però, che non si accorgesse fin da subito quanto fossero sbagliate per lui.
i ragazzi si denudarono con rapidità, per poi stringersi fra loro e darsi dei baci poco casti.
delle dolci e silenziose lacrime caddero dagli occhi dell'umano.
si sentiva in colpa. non capiva il perché di quella sensazione, visto che ormai lui era un ragazzo single come tanti che avrebbe potuto fare ciò che voleva con il proprio corpo.
eppure, per tutta la durata dell'atto, jimin provò una stretta al cuore. questa peggiorò quando vide il corpo di yoongi vicino alla finestra, all'angolo della camera.
yoongi lo guardava inespressivo, con i pugni stretti e un dolore vicino al petto.
gliel'aveva detto la notte in cui jimin aveva avuto l'incubo. lui è rinchiuso dentro l'appartamento, perciò è obbligato a vedere tutto.
... allora perché?
──
appena jimin si svegliò, si girò dall'altra parte del letto per osservare hoseok addormentato. ma sul letto, oltre a lui, non c'era più nessuno. jimin toccò il lenzuolo per sentire se fosse caldo.
era freddo.
«hoseok?» lo chiamò jimin, alzandosi dal letto.
si mise i boxer e uscì dalla camera, avviandosi in cucina.
«hoseok?» ripeté l'umano, alzando il tono di voce. «sei in cucina?»
«il tuo hoseok se ne è andato da un pezzo» intervenne yoongi, comparendo dietro di lui.
jimin voltò di scatto, spaventato dall'improvvisa apparizione dello spirito.
«eravate talmente ubriachi che lui non si è accorto che per tutto il tempo stavi piangendo. e poi cazzo, eri serio quando gli hai chiesto di vederlo oggi?»
le parole sputate di yoongi trafissero in pieno il cuore di jimin che, nel mentre, stava fissando lo spirito con gli occhi strabuzzati.
abbassò lo sguardo, strinse i pugni e per un attimo trattenne le lacrime.
jimin si sentì improvvisamente scoppiare. gli dava fastidio che venisse constantemente preso per uno stupido da tutti, ma soprattutto che potesse essere usato come un vecchio straccio.
ma lui non era l'unico rimasto ferito fra i due.
«io cosa sarei, allora?» mormorò con la voce tremante. «una specie di puttana che va a letto con il primo che capita?»
l'umano spinse improvvisamente il corpo di yoongi, facendolo indietreggiare.
«spiegami che cazzo sono!» sbottò jimin disperato, con la voce rotta dal pianto.
yoongi rimase in silenzio, e jimin lo spinse un'altra volta.
«parlami!» gridò. «dimmi che cosa ho di sbagliato, yoongi! ti prego, dimmelo!»
dagli occhi di jimin scesero altre lacrime. la vista diveniva sempre più sfocata.
«... perché nessuno mi vuole, yoongi?»
jimin passò i palmi delle mani sugli occhi, in modo da poter vedere meglio il viso dello spirito. si pentì immediatamente non appena vide yoongi fissarlo con occhi sgranati e acquosi.
jimin deglutì. «... yoongi?»
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can you see me? | yoonmin
Fanfictioncompleted ㅡ jimin si trasferisce dalla sua vecchia casa per iniziare un'altra vita, ma non è conoscenza che l'appartamento sia già abitato da un incantevole fantasma di nome yoongi. © minyawn | 2016