chapter seventeen

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chapter seventeen.

erano ormai passate settimane dalla scoperta della rivelazione della lametta a yoongi. tra loro due non era cambiato nulla, tranne per una piccola cosa: avendo la lametta con sé, yoongi poteva stare con lui in ogni momento della giornata, anche al lavoro. tuttavia la sua intenzione non era far distrarre jimin, quindi rimaneva un po' per i fatti suoi durante quelle ore. quando jimin usciva da casa, finalmente anche yoongi poteva. più volte erano rimasti fino a tarda notte nelle strade isolate, vicini, a guardare il cielo stellato sopra di loro.

stavano creando più ricordi assieme, ricordi che ai due parevano meravigliosi. presto avrebbero fatto più male che bene, ma a questo jimin non voleva pensarci. lui non poteva avere qualcosa di concreto fra le sue mani: le foto non contavano, perché yoongi era un fantasma. quindi decisero che sarebbe stato meglio continuare a vivere le loro giornate.

fecero insieme anche le cose più stupide, tra cui andare a fare spesa. yoongi era silenzioso e calmo di per sé e per di più interagivano poco in pubblico, di conseguenza jimin non si trovò addosso gli sguardi straniti delle persone.

una notte, decisero di dormire al mare. l'aveva proposto yoongi al più piccolo, che aveva subito accettato senza pensarci un attimo. delle volte, prima che il fantasma divenne ciò che era, gli piaceva passare una notte sentendo il rumore delle onde che cullavano le sue orecchie. l'esperienza in sé era bella, ma insieme al più piccolo sarebbe stata altrettanto migliore.

ci misero davvero poco ad acquistare una tenda, prendere un paio di coperte ed avviarsi verso la spiaggia. posizionarono la tenda dietro gli scogli, così che fossero più protetti dal vento. entrarono per metà dentro e si sedettero, alzando lo sguardo verso il cielo. la testa di jimin era delicatamente posata sulla spalla del maggiore, che ogni tanto si voltava a guardare il suo amore.

yoongi non ebbe nessuna crisi, jimin era felice e quella notte fu una delle più belle, se non la più bella, di tutte quelle che avevano passato insieme.

«ti amo» soffiò il minore sulle labbra del fantasma, prima di baciarle.

«anch'io.»

yoongi ricambiò il bacio con più passione, facendo salire il più piccolo sulle sue gambe. i due si guardarono; le punte dei loro nasi si scontrarono e le loro labbra si toccavano a malapena.

lo sguardo del maggiore era estasiato dalla bellezza del piccino, ma qualcosa fece spezzare la calda magia che si stava creando fra di loro in quel momento. era lo sguardo di jimin che, nonostante lui stesse accennando ad un sorriso, sembrava perso nel vuoto.

«tutto okay, jiminie?» chiese yoongi, avvicinando le mani alle sue guance paffute.

jimin annuì ed abbassò lo sguardo. le sue spalle si incurvarono in avanti e nascose il viso dietro l'incavo del maggiore. yoongi rimase con gli occhi spalancati, immobile. tutto stava procedendo alla perfezione, quindi si chiese cosa avesse fatto per far cambiare l'umore di jimin così rapidamente.

«che cosa ho fatto?» mormorò yoongi, afflitto. «per favore, dimmelo.»

sentì le lacrime bagnargli la pelle, e con immediatezza spostò la spalla dal suo viso, cosicché potesse vederlo. il minore spostò con delicatezza le mani del maggiore dalle sue guance e si asciugò le lacrime con i palmi. la sua espressione era triste, e vederlo in quel modo fece rabbrividire yoongi. faceva male, dopotutto.

«non è nulla. io sono molto, tanto felice» mormorò. «finalmente stiamo creando più ricordi, ed è ciò di cui ho bisogno, ma allo stesso tempo ho così tanta paura. non è giusto, non è giusto yoongi...»

il fantasma deglutì ed abbassò lo sguardo. sentiva che mancava così poco, riusciva ad avvertirlo. qualcosa dentro di lui stava iniziando a cambiare. prima una crisi, e poi la totale pazzia. e a quel punto, yoongi non sarebbe più stato lui, ma solo uno spirito vendicativo.

jimin sapeva che tutto ciò sarebbe successo presto, ma non così presto come percepiva yoongi. il maggiore decise di non fiatare, gli prese il viso fra le mani e gli diede un bacio casto sulle labbra.

quella notte non la passarono a fare l'amore, ma al contrario, rimasero abbracciati per tutto il tempo sotto le coperte e con il dolce suono del mare in sottofondo. jimin si addormentò subito e nel mentre yoongi rimase con gli occhi chiusi, ad ispirare il profumo del più piccolo. era dolce, e sembrava riuscisse a farlo rilassare un po'.

jimin è sempre stato buono nei suoi confronti e, a suo modo, voleva lasciargli qualcosa. la melodia che aveva creato pensando a lui stava procedendo alla grande, certo era un po' più difficile continuare a scrivere quando jimin era nei paraggi, però fino a quel momento il minore non si era ancora accorto di nulla. era quasi del tutto terminata e, appena sarebbe arrivato il momento, yoongi avrebbe lasciato il foglio sul letto.

non avrebbe mai sentito quella semplice melodia venir suonata da jimin, ma soltanto sapere che l'umano ci avrebbe sicuramente provato rendeva tutto ciò, ai suoi occhi, meno logorante.

yoongi posò la mano sulla nuca del più piccolo e prese ad accarezzargli i capelli, aspettando che il sole sorgesse.

can you see me? | yoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora