Capitolo 7. AFFARI A LOS ANGELES.

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Salve ragazze. In questo capitolo vedremo Robert che arriverà a Los Angeles. Concluderà l'affare con il suo cliente? E la cosa più importante si incroceranno le strade di Cristyn e Robert?

Per scoprirlo non vi resta che leggere il capitolo. Buona lettura!!!

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Aeroporto di New York . . .

Come programmato Harry si fa trovare sotto casa mia per le sette meno un quarto, in modo da poter andare a prendere le ragazze. Arrivati in aeroporto senza perdere tempo effettuiamo il check-in automatico e ci incamminiamo verso i controlli di sicurezza.

Saliti sull'aeroporto un'assistente di volo, niente male, ci accoglie gentilmente e ci sorride, anzi mi correggo, mi sorride, molto calorosamente.

Ci avviamo tutti e quattro ai nostri posti, che dovrebbero trovarsi nella fila sei.

Si! Trovati. Sono quattro posti vicini: il 36 a, 36b, il 35a e 35b. Decidiamo che Harry si segga con Aidi nei posti davanti e io, insieme a Georgiana, nella fila dietro la loro.

Chiusa la porta d'imbarco, dall'interfono ci giunge un avviso.

«Si pregano i signori passeggeri di raggiungere ognuno il posto assegnatogli, di allacciare le cinture di sicurezza e di spegnere ogni apparecchio elettronico. L'aereo si appresta al decollo».

Detto questo, dopo neanche cinque minuti vedo dal mio posto vicino al vetro, la pista di decollo allontanarsi e farsi sempre più piccola.

Durante il volo l'hostess passa tra i passeggeri per accogliere e se possibile esaudire richieste. Arrivata ai nostri posti si avvicina, sporgendosi, forse un po' troppo vicino, da quanto consentito dal comportamento etico di volo, mostrandomi tutte le sua "grazie" e con fare ammiccante chiede a me ed a Harry se desiderassimo dello champagne. Ad un nostro cenno di assenso ci versa lo champagne nei bicchieri e sempre con fare ammiccante, che non lasciava fraintendimenti, ma lanciava allusioni, ritorna in cabina. Senza aver neanche rivolto una parola o uno sguardo e senza aver preso le loro richieste.

«Che maleducazione! È questo il servizio che si dovrebbe riservare ai passeggeri in prima classe? Insomma! E poi hai visto quella come ti guardava? Che sfacciata!», dice indignata Georgiana. Intanto mi infilo le cuffie dell'ipod, per non sentire nessuna delle sue inutili parole.

Però noto una cosa. Quel bastardo di Harry sta ridendo nel vedermi vittima della tortura e delle lamentele di Georgiana.

Vorrei solo passare una piacevole vacanza e non sorbirmi le lamentele di Georgiana ogni volta che una donna mi si avvicina o mi saluta.

Tutto sommato però il volo passa in fretta e per fortuna dopo non molto tempo dal decollo, la mia vicina di posto si è addormentata. Alleluia, sia lodato il cielo! Adesso si che posso veramente rilassarmi, senza uno strano ronzio nelle orecchie.

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Una volta atterrati, il tempo di recuperare ognuno i nostri bagagli e uscire dall'aeroporto di L.A. che notiamo subito Philip, l'autista di Harry, attenderci con la macchina già in moto.

«Dove vi porto Mr. Newman?», chiede una volta saliti.

«Al Nicholson Hotel, Phil!».

<< Sì signore!>>

Ne approfitto del fatto che siamo in macchina per fare quella telefonata. Non risponde nessuno, starà facendo colazione con sua moglie e non sente il suo cellulare, ma per sicurezza riprovo.

Dolce successo #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora