Capitolo 5. Shopping, Shopping, Shopping!!!!!

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Ciao ragazzi. Vi anticipo che questo capitolo sarà più breve dei precedenti perché sto elaborando il 6 capitolo che vedrà come protagonista il nostro Mr. Pavel. Essendo lui un personaggio più complicato richiede più tempo.
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Venerdì mattina (Il giorno prima dell'evento). . .

Questa mattina mi sento stanca e con un mal di testa, forse a causa dei brutti sogni che ho fatto stanotte e delle poche ore che sono riuscita a dormire. Forse per l'ansia di dover partire, forse per il timore di scoprire cosa ha in serbo per me Sandy, quale look ha pensato per me e la conseguente paura di sembrare inadatta per l'occasione. Un pesce fuor d'acqua insomma.

Doccia e colazione veloce, prendo un paio di aspirine, che spero mi facciano passare il mal di testa. Finisco di prepararmi giusto in tempo, perché sento suonare un clacson. Mi affaccio alla finestra e vedo mio fratello appoggiato alla sua vecchia Ford di seconda mano. Vedete per lui la sua Ford è stata un'occasione d'oro, un vero affare.
Sandy è già con lui in macchina. Perfetto. Tutto in ordine. Gas e finestre chiuse. Borsa, occhiali e chiavi prese. Ecco ora posso andare.
Scendo veloce le scale. Saluto mio fratello, che come al solito mi stritola nel suo abbraccio e dò un bacio sulla guancia a Sandy.
«Ora che ci siamo tutti, possiamo andare». Partiamo e durante il tragitto mio fratello accende la radio e la sintonizza su un canale dove stanno trasmettendo una canzone dei Pink Floyd. Mio fratello è pazzo di loro, infatti, sta cantando a squarcia gola e Sandy lo sta guardando con una strana faccia.


«Ma cosa stai cantando?», gli chiede lei ad un certo punto.


«Che cosa sto cantando?» le chiede lui stupito, «Questi sono i Pink Floyd, ma dove vivi sorella?».


«Senti. Prima di tutto, non sono tua sorella, ok? », dice stizzita, «Secondo. Io i Pink Floyd non li conosco, perché non sono il mio genere. Io preferisco Bruno Mars, The Weekend e i Maroon 5, non ascoltò vecchie canzoni».


Ohh no . . . Ora si che Steve inizierà con il suo monologo sulla musica.


«Vecchie canzoni. Ma cosa stai dicendo? Senti ragazzina, ascolta. I Pink Floyd non sono "vecchie canzoni " come li chiami tu. I Pink Floyd sono i re della musica, loro hanno inventato la musica, loro. . Loro. . Loro sono i maghi della musica d'accordo?», dice convinto.


«Si d'accordo, come dici tu, anche se secondo me c'è di meglio», sentenzia Sandy.


Mentre io cerco di rilassarmi un pochino, questi due continuano a battibeccare finché non arriviamo al "Dress Shop".
Entrando mio fratello ci chiede subito se sappiamo, quanto tempo impiegheremo per sbrigare le nostre faccende. Entrambe infastidite gli facciamo la linguaccia, in segno di risposta e gli diciamo in coro: «Ci metteremo il tempo che ci vuole. Meno ci infastidirai e più veloce faremo».


Detto questo, ci dirigiamo al bar.
Dando un'occhiata attorno noto che il bar ha disposto tavoli sia dentro sia fuori e ci sono camerieri che occupano di entrambe le parti. Noto anche le vetrine. Ragazzi sono stupende! Sono esposte torte e composizioni di dolci incredibili. Bignè alla panna, cannoli alla ricotta, tortine con frutta e crema e funghi al cioccolato. Che delizia! Da leccarsi i baffi.
Sandy mi sveglia dal mio stato d'incanto e mi fa notare che è arrivato il cameriere e che manca solo la mia ordinazione.
«Scusate. . . Io prendo un cappuccino e un paio di pasticcini alla crema».
Mentre aspettiamo, Sandy mi spiega cosa ha in mente per me.
«Per te ho in mente qualcosa che si fa notare. Più che altro che "ti" faccia notare, ma che non ti facesse sembrare ecco una. . . », cerca di spiegarmi lei.

«Una squillo d'alto borgo?», conclude per lei mio fratello.

«Stavo per dire poco di buono, ma si l'idea è quella. Ho pensato a qualcosa con dettagli particolari, che ti arrivi un pochino sopra le ginocchia. Non troppo corto. Non troppo lungo. Allora che ne dici?», chiede entusiasta.


«Mi fido del tuo giudizio. Sono nelle tue mani. Fai di me ciò che vuoi. Ma ad una ed unica condizione», le rispondo per farla contenta, guardandola con attenzione, cercando di nascondere la mia ansia.

«Quale?», mi chiede lei tutta eccitata.

«Hai carta bianca sul mio abbigliamento per la serata, basta che io non sembri nè una squillo, né uno spaventapasseri, ok?».

«Ok, andata».
Detto questo per tutta la mattinata provo e riprovo una marea di vestiti, senza trovare qualcosa che mi colpisca, che mi faccia dire "Ecco è lui! È questo il vestito che cercavo. Il mio vestito".
Avendo pietà di mio fratello e vedendolo un po' "provato" da queste quattro ore per negozi, gli dico che se vuole può anche andare alla spiaggia dai suoi amici o al locale e che noi due torneremo a casa con calma, con il bus o il taxi.
Lui abbracciandomi mi ringrazia e con l'aria di una persona a cui è stata posta fine una tortura, va via.
Intanto la mia ricerca e di Sandy, per i nostri vestiti per domani, continua.
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SPAZIO AUTRICE_

ASPETTANDO LE VOSTRE PREFERENZE PER IL LOOK DI CRISTYN PER LA SERATA DI CAPODANNO, HO VOLUTO CREARE UN PO' DI SUSPENSE SUL COME LE DUE AMICHE SI PRESENTERANNO ALLA FESTA. VEDREMO NEL PROSSIMO CAPITOLO COSA STA ACCADENDO IN QUESTE STESSI GIORNI A NEW YORK DOVE SI TROVA IL NOSTRO MR. PAWEL.

SE VOLETE SCOPRIRE QUALI NUOVI INCONTRI O "SCONTRI" CI SARANNO.
CONTINUATE A SEGUIRMI!!

BY 

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