Capitolo 15. NUOVE ESPERIENZE.

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Pov's Cristyn

Sto sognando di essere immersa in una vasca, in cui dal rubinetto fuoriesce cioccolato anziché acqua e invece di esserci bolle di sapone e schiuma, c'è tantissima panna spray cosparsa sul cioccolato, quando sento un suono insistente, come se fosse un martello. Poi un colpo forte mi fa drizzare sul letto con il cuore a mille. Successivamente sembra esserci di nuovo silenzio. Il fastidioso rumore che credevo fosse un martello è in realtà qualcuno che bussa alla mia porta.

Che ore saranno.

Le sei e venti! Mi accorgo infastidita. Così facendo mi rifugio subito tra le lenzuola del letto, ma continuano a bussare. Per non sentire più nulla mi copro le orecchie con il cuscino, ma niente continuano.

Ormai sveglia e infastidita vado ad aprire.

«Ehi. Bella addormentata, su vestiti e andiamo. Ti ho portato anche il caffè!», dice Sandy tutta pimpante.

«Andiamo dove scusa?», chiedo cercando di trattenere uno sbadiglio, ma inutilmente.

«Come dove? A lavorare, dove sennò?», risponde lei, bevendo il suo caffè d'asporto appena comprato. Cavolo! Si è già vestita e tutta pimpante. Dev'essere già uscita perché ha portato anche a me un caffè caldo d'asporto e anche una ciambella.

«A lavoro?», le chiedo come se fosse un ò scema «Tu hai un lavoro, io ancora no o non te lo ricordi?!», le spiego .

«È questo il punto. Il lavoro lo devi cercare, non compare come per magia sai? Guarda sugli annunci sul giornale o fatti un giro in centro, lì ci sono tante tavole calde, bar, ristoranti, pub. Potresti chiedere a Steve se conosce qualcuno che cerca personale. Tu provaci, male non fa», dice Sandy cercando di convincermi.

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Quasi un mesetto dopo. . . . .

Sapete è stato proprio grazie al consiglio della mia amica che in queste settimane sono riuscita a trovare un lavoro. Uno? Anzi più di uno. Beh si, erano saltuari. Dovevo sostituire il personale in malattia, ma almeno ho lavorato e messo un bel gruzzoletto da parte.

Per un paio di giorni ho lavorato in un bar come cassiera. Essendo in un crocevia era sempre affollato e mancando il cassiere, assente per malattia, cercavano qualcuno per sostituirlo. Per fortuna sono passata un paio di giorni prima lasciando il mio curriculum e la mia disponibilità per qualsiasi mansione. Sempre meglio di niente, ma aspiro al meglio.

Per una settimana, quattro ore al giorno, su due turni diversi, dalle undici alle quattordici e dalle otto alle undici, ho lavorato come lava piatti in un piccolo, ma conosciuto ristorante vicino al ''Central Park.''

La settimana dopo ho lavorato nel weekend , come barman per il bar interno ad un cinema, della stessa zona in cui si trova il mio nuovo parrucchiere. Lavorando anche la domenica ho guadagnato qualcosina di più.

Non ho ancora chiesto a mio fratello se conoscesse qualcuno che cercasse personale, perché non mi oso, devo farcela da sola.

Dopo aver risposto ad un annuncio su internet, in cui cercavano un cameriera, di bella presenza, con esperienza nel campo della ristorazione, disposta a lavorare per una settimana e mezza, ricoprendo il turno dalle nove e dieci del mattino alle sette e mezza di sera, ho trovato un'altra opportunità di lavoro. Adesso però sto già per finire il periodo di assunzione. Durante questi giorni ho dovuto indossare una divisa che consisteva in camicetta e minigonna rosa, col berretto. I miei compiti sono prendere le ordinazioni dei clienti seduti fuori, servirli e risistemare i tavoli una volta che se ne sono andati via.

Dolce successo #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora