Capitolo 29.RIPRESA!

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Pov's Cristyn

La presenza di Robert durante questi giorni di riposo è stata fondamentale. In questo momento sono ancora a casa sua. Casa è dir poco. Sembra una reggia. La sua casa è costruita su due piani. Al piano terra vi è una grande entrata seguita da un grande soggiorno; una cucina openspace, a forma di "L", con un piano lavoro stupendo ed elettrodomestici moderni. Sempre sullo stesso piano si trovano lo studio personale di Robert, una biblioteca, un bagno, una stanza adibita a palestra personale e una stanza separata adibita a lavanderia.

Il secondo piano, è composto dalla camera da letto padronale, due stanze per gli ospiti, due bagni di servizio e una dependance, usata come appartamento da Maria.

Non è stato solo a causa dell'influenza che mi sono sentita male. Sandy, la mia migliore amica, insieme alla quale avrei dovuto vivere e condividere questa avventura newyorkese, non c'è più.

Da ormai una settimana non si fa più sentire.

Anche mio fratello sembra strano. Dev'essere successo qualcosa tra di loro, dev'esserci una questione irrisolta, che sta danneggiando non solo il rapporto tra loro due, ma anche il loro rapporto con me. Non avrei mai creduto che le due persone a me più care, fossero così egoiste, da poter scomparire da un momento all'altro.

Non me lo sarei mai aspettata da mio fratello. Noi due siamo stati sempre vicino l'uno all'altro. Steve è stato la persona con cui ho sempre scherzato e confidato le mie perplessità.

Sandy è sempre stata la spalla su cui ho pianto, a causa dei miei insuccessi e sogni infranti, la persona a cui confidavo i miei incontri con i ragazzi, perché mi vergognavo a parlarne con i miei genitori o con Steve. Lei mi ha sempre incoraggiata a essere me stessa, a inseguire i miei sogni. Mi ha spronato a valorizzare il mio aspetto, ha creduto sempre in me.

Adesso avrei tanto voluto confidare le novità tra me e Robert, i sentimenti che provo per lui a qualcuno.

Grazie al mio Robert, in questi giorni mi sono ripresa e ho potuto trascorrere bei momenti. Mi ha portato più volte la colazione a letto, e di sera, al suo ritorno da lavoro, siamo andati in spiaggia per passeggiate romantiche. Momenti speciali durante i quali, stretta tra le sue braccia, mi sono sentita al sicuro, protetta e amata.

Avrei tanto voluto che qualcuno mi rassicurasse di no star facendo uno sbaglio. Per fortuna c'è sempre la mia mamma. A proposito, non l'ho ancora chiamata da quando sono stata male. Sarà meglio telefonarle.

«Pronto?», sento domandare mio padre dall'altra parte del telefono.

«Ciao papà sono Cris», gli rispondo.

«Ciao tesoro! Ti sei ripresa un po' dall'influenza? Mamma mi ha detto che sei stata molto male», mi dice preoccupato.

«Si ho avuto un po' di influenza, ma adesso sto meglio», dico cercano di rassicurarlo.

«Tua madre mi ha anche detto che è grazie ad un giovanotto che adesso stai bene, è vero?».

«Ecco in effetti si», gli rispondo senza aggiungere altro, grata che mio padre non possa vedermi in questo momento e notare quanto sia arrossita.

«Ce lo farai conoscere, un giorno, questo giovanotto, tesoro?», mi domanda il mio vecchio.

«Papà, io e Rob siamo ancora nella fase di conoscenza, siamo ancora agli inizi. Se la nostra storia diventerà una cosa seria, allora ve lo presenterò, lo prometto».

«Va bene piccola, mi fido di te. Fa solo attenzione mi raccomando».

«Farò attenzione. Ho chiamato per rassicurare mamma visto che entrambe le volte in cui mi ha telefonato non ho potuto risponderle», dico.

Dolce successo #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora