Pov. Robert
Che rabbia. Ho dovuto incaricare un'altra azienda per la realizzazione del progetto, quella incaricata non riusciva a rispettare il budget stabilito. L'azienda addetta alla costruzione appena assunta ha garantito che non avrebbe sforato il tetto stabilito.
Ho inviato i miei uomini migliori a sovrintendere i lavoro, per tenermi costantemente aggiornato, sia sui passi avanti, che sui possibili problemi e intoppi.
You know it's thriller, thriller night
You're fighting for life inside a killer, thriller tonight
Accidenti. Questa dev'essere mia madre. Ho scelto questa canzone, in modo che sapessi che è lei a chiamarmi anche senza controllare il cellulare. È la terza volta che mi chiama questa mattina.
«Ciao mamma!»
«Robert, ma perché non hai risposto subito?»
«Perché sono in ufficio, mi sto occupando dei miei affari» le ricordo.
«Affari, affari, sempre affari, ma non ti dedichi ma ad altro o a qualcun'altro?» mi chiede spazientita.
«Si mamma. Sta tranquilla non mi dedico solo agli affari» le rispondo.
«Ah si??» chiede curiosa. Tanto lo so dove vuole andare a parare.
«Mamma, avevi bisogno di qualcosa?» le chiedo.
«Perché devo per forza aver bisogno di qualcosa per telefonarti? Non posso semplicemente aver voglia di sentirti, di salutarti?» chiede fingendosi offesa.
«No, altrimenti non saresti tu» le dico.
«Quanto sei cattivo. Volevo solo ricordarti della cena a casa nostra mercoledì prossimo», accidenti la cena, me ne ero quasi dimenticato, «Porterai qualcuna?» mi chiede curiosona.
«Forse» dico rimanendo sul vago.
«Ok va bene. Adesso ti lascio al lavoro, ciao piccolo Rob».
«Ciao mamma». Mia mamma è una donna dolce e simpatica. Una persone alla mano e gentile, ma anche una forza della natura inarrestabile quando vuole, con un sesto senso formidabile.
Questi giorni in ufficio sono davvero stressanti e l'ansia di avere nuove notizie dall'investigatore, la preoccupazione per Cristyn non aiuta di certo. Ancora non sono riuscito a scoprire chi si cela dietro l'intrusione nel suo appartamento.
«Mr. Pawel ?» mi chiama la signoria Rush attraverso l'interfono.
«Si mi dica».
«È arrivata Clarissa P.» mi comunica lei.
Accidenti ancora lei.
«Falla accomodare pure nel mio studio» e dopo pochi istanti eccola entrare tranquillamente, come se l'ambiente le fosse ormai familiare.
«Tutto soletto anche oggi? Come stai mio caro Rob?» chiede avvicinandosi un po' troppo a me.
«Punto 1: Non sono tuo. Punto 2: sto bene grazie, sto meglio senza di te; e per tua informazione non sono solo, i miei colleghi sono nei propri uffici e io preferisco lavorare in tranquillità senza che nessuno mi disturbi » le dico fissandola.
«Oh ma dai! Un po' di distrazione non fa mai male a nessuno» dice sedendosi sulle mie gambe e afferrandomi la cravatta.
«Smettila subito» le urlo in faccia.
«Altrimenti?» chiede maliziosa.
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Pov.Cristyn
«Wally!!» urlo per farmi sentire.
«Capo!» dice preoccupato vedendomi accasciata al muro. Grazie al suo aiuto riesco ad arrivare allo stanzino dove ci cambiamo , in modo che possa sedermi un attimo.
«Aspetta qui ti porto un bicchiere d'acqua e un dolce, così recuperi zuccheri», dopo pochi istanti ritorna , porgendomi il dolcetto e l'acqua.
«Capo , sei davvero pallida. Non stai bene. Dovresti andare dal dottore» mi dice , ancora preoccupato.
«Lo so ci andrò appena finito il turno» gli dico.
«No ci andrai adesso. Ti accompagnerò io» mi dice Wally.
«Ma il negozio. . . . »
«Se ne occuperanno Petty, Jackie» mi dice lui.
«Wally. . . » e per la seconda volta mi interrompe, non lasciandomi finire la frase.
«Se ti fa stare più tranquilla, io ti accompagnerò dal dottore e poi ritornerò qui in pasticceria ok?»
«Ok!»
«Ok. Allora andiamo, sù» dice aiutandomi ad alzarmi. Mi sento debolissima e non capisco perché.
Appena arrivati dal dottore, saluto Wally e lo convinco a ritornare in pasticceria per sovrintendere la mio posto, mentre io non ci sono.
Non aspetto molto prima che l'infermiera chiami il mio nome.
«Prego, il dottore può visitarla»
«Salve signorina Mitchel. Si accomodi pure sul lettino e si tolga la maglia» .
Stesa sul lettino spero solo che non sia niente di grave.
«Adesso le metterò solo un po' di gel sulla pancia. In tanto dovrebbero arrivare i risultati delle analisi del sangue. Vediamo un pò» dice mentre muove sulla mia pancia uno strano aggeggio, simile ad un telecomando. È davvero freddo il gel, se non addirittura gelido.
«Ha visto qualcosa dottore?» chiedo sempre più nervosa.
«Direi di sì. Le mie congratulazioni, lei è in dolce attesa, più precisamente da undici settimane» mi informa lui.
«Cosa? È perché non se ne sono accorti prima?» chiedo.
«Perché per capirlo deve essere misurato un determinato livello nel sangue oppure fare un'ecografia» precisa il dottore.
«Oh mio dio!»
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SPAZIO AUTRICE_
CIAO RAGAZZI, ECCO A VOI IN REGALO UN'ANTICIPAZIONE DEL NUOVO CAPITOLO!
VI è PIACIUTO?
DOMANI Verrà PUBBLICATO LA SECONDA PARTE DI QUESTO CAPITOLO, NON PERDETELA.
E ADESSO COSA Succederà? COSA Farà CRISTYN?
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Dolce successo #Wattys2017
RomansaCover di @httpmalfoyx Questa storia partecipa al concorso di @rabyyt Trama: Cristyn, giovane sognatrice californiana, molto attaccata alle persone per lei importanti, aspira ad essere indipendente sia nella vita personale che professionale. Vu...