Capitolo 31. BRUTTE SORPRESE.

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Poc.Cristyn

Il cielo si sta scurendo. Le nuvole coprono totalmente il sole. Questo non ci voleva, non ho portato con me l'ombrello. Spero solo che il tempo non peggiori all'improvviso. Dopo essermi incamminata, a poca distanza dallo studio del dottore trovo un bar carino, con esterni moderni, scuri e interni altrettanto scuri, compresi gli schermi alle pareti che offrono intrattenimento ai clienti.

Preso uno spuntino, un delizioso muffin e un mocaccino da asporto caldo, caldo. Mmhh l'odore e' davvero invitante. Anche oggi i marciapiedi di New York sono super affollati. Spero solo che qualcuno non mi rovesci il caffè'. Rovinerebbe la sorpresa per Robert. Sto cercando il cellulare in borsa per mandargli un messaggio, quando qualcuno mi viene letteralmente addosso.

<<Ehi fai attenzione dove vai stupida!!>> mi grida un uomo arrabbiandosi e senza fermarsi.

Sto per raggiungerlo in ufficio quando mi si para davanti una donna. Dice di avere una cosa in comune con me. Io mi chiedo cosa mai possa essere. Questa donna non l'ho mai vista, non so cosa voglia da me.

<<Mi dispiace credo abbia sbagliato persona>> dico voltandomi per andarmene.
<<Tu sei Cristyn Mitchell, giusto?>> mi chiede , conoscendo già' la risposta.
<<Si , sono io Cristyn>> le rispondo.
<<Conosco molto bene Robert. Conosco la verità' su di lui>> mi dice con uno strano sorriso. Il solo sentire pronunciare il nome di Robert da questa donna, mi provoca un brivido, fa nascere in me una strana sensazione che non mi fa presagire nulla di buono.

<<Non vuol sapere quanto durerà' la vostra relazione?>> mi chiede attirando la mia attenzione.

<<Cosa le fa credere che tra noi ci siano problemi?>> le chiedo.

<<Semplicemente il fatto che non le abbia mai raccontato di me e delle altre: che non le abbia detto che ci siamo visti un paio di giorni fa e che oggi in realtà' non e' in ufficio>> dice con uno sguardo soddisfatto, notando nel mio i dubbi che mi stanno assalendo.<<Non so cosa ci trovi in lei, ma posso dirle che lei e' solo un ripiego, un giocattolo, la novità' del momento, come lo sono stata io fino a questo capodanno, quando si e' stancato di usarmi per passare ad un'altra donna. Diceva di stare bene con me, come non lo e' mai stato con nessun'altra>>.

Queste sono le esatte parole che ogni giorno mi ripete. Ogni volta che passiamo del tempo insieme mi dice che e' felice di essere con me, perche' con me può' sentirsi finalmente vivo e star bene.

<<Questo capodanno?>> gli chiedo, temendo di conoscere già' la risposta.

<<Si questo capodanno. Se non mi crede può' benissimo chiederglielo. Gli chieda di Georgiana. Non voglio che lei sia una delle sue numerose vittime. Lui ci usa e poi ci getta via>>.

<<Senta , non so cosa lei voglia ottenere dicendomi tutto questo e non mi interessa. adesso mi scusi, ma ho degli impegni>> dico anadandomene il più' velocemente possibile per non farle notare quanto le sue parole mi abbiano turbato. Non so' il perche' ma credo alla parole di quella donna.
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Arrivata in ufficio, chiedo alla segretaria di poter vedere Robert.
<<Mi dispiace, ma Mr.Pawell se ne e' già' andato un paio d'ore>> mi informa lei.

<<La ringrazio>>.

I dubbi mi assalgono e fanno aumentare le mie incertezze su Robert, su di noi. Anche se non assomiglio ad una modello, so di essere una ragazza in gamba e forte. Ognuno di noi ha un passato. L'unica differenza tra me e Robert e' che lui ha avuto più' relazioni complete con moltissime donne. Io invece ho avuto solo appuntamenti, al massimo sono uscita per un mese e mezzo con un ragazzo del mio quartiere.

Credo pero' che il passato di ognuno non debba influenzare il presente. Devo concedergli il beneficio del dubbio e non giudicarlo per le sue avventure passate. "Sei solo un giocattolo. Pesto la vostra storia finirà'. Sei solo di passaggio". Le parole di Georgiana continuano a frullarmi nella testa.

Non avendo trovato Robert in ufficio e non sapendo dove possa essere e non volendolo disturbare dato che potrebbe essere veramente impegnato in un affare, decido di gustarmi io il caffè' e il muffin che gli avevo preso. Non ho ancora pranzato. Cosi' decido di trascorrere un momento tranquillo al parchetto, non tanto distante da qui.
Quasi arrivata al parco la mia attenzione viene attirata dalla presenza di una macchina che conosco bene. Una berlina nera. Non può' essere una coincidenza. In fondo quante berline nere ci sono a New York, mica solo una. Proprio mentre gli passo a fianco riconosco l'autista di Robert al sedile di guida. Allora Robert e' qui nelle vicinanze. Sto proprio riflettendo su questo quando lo vedo.
Non posso crederci. Ma perche' non mi ha detto semplicemente che doveva andare ad un incontro?? Perche' mentirmi?? Perche' non confidarsi semplicemente invece di far nascere in me dei dubbi??
Vedendolo in compagnia, vedendolo cosi' con lei, assalita da tantissimi dubbi, sento sprofondare la terra sotto i miei piedi.

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SPAZIO AUTRICE.

CIAO RAGAZZI, SPERO CHE IL MIO REGALO VI PIACCIA. A PRESTO!!!
FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE!!!

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