He? All.

Capitolo 1

Drrriiiin.
"Vaffanculo sveglia di merda"
Ecco come inizio le giornate.
Oggi è un'altro schifoso giorno di scuola.
Guardo la sveglia e sono le 7 del mattino, dopo 5 minuti che riprendo sonno, si butta sopra di me un peso di 70kg, quella merda di mio fratello.

"CALEB PORCA PUTTANA SCENDI SONO SOLO LE 7!"

"É ora di alzarsi sorellina" dice con una voce dolce come per farsi perdonare, no che non lo perdono.

"Vaffanculo non puoi essere un fratello normale che mi sveglia dolcemente? No eh, mi é capitato il fratello odioso e rompi ovaie" dico io scocciata e ancora assonnata.

"Ti voglio bene anch'io, muoviti che se no non ti accompagno a scuola"
Dopo 5 minuti mi alzo da mio marito, il mio letto colui che mi ama veramente e che non mi fa mai soffrire.

Prendo un paio di jeans boy-friend e un body color rosa antico, intimo e superstar rosa antico, vado in bagno mi faccio una doccia dopodiché mi trucco e vesto, prendo lo zaino ed esco di casa.
Mamma è al lavoro, lo è sempre.

Esco di casa e trovo Caleb, mio fratello, in macchina sulla sua nuova BMW nera.
"Beh, sorellina come stai?" Mi chiede sapendo benissimo che odio quel soprannome, secondo me vuole morire.

"non chiamarmi sorellina hai solo 2 anni in più di me e comunque sto bene perché lo chiedi?"

"okay, sorellina, perché sei sempre così sola non esci manco quasi più con la tua migliore amica come si chiama Andy?"

"Amber" lo correggo io.

"È lo stesso, solo che sei sempre così sola e non fai altro che guardare dalla finestra, mangiare, disegnare, ascoltare la musica, dormire e a volte fumare, lo so che fumi e non negarlo tanto non lo dico alla mamma" dice lui guardandomi male.

"Leggo anche" aggiungo io guardando fuori dal finestrino

"si ma hai capito no?!" dice con un aria scocciata, sbuffando.

"si ma sai, la gente come me non può stare con tante persone rischia soltanto di rovinare tutto" dico io per fargli capire ciò che è già successo in passato.

Detto questo arriviamo ed io scendo di corsa dalla macchina prima che mio fratello mi rincorre o urli il mio nome.

Non ho un bel rapporto con mio fratello perché non si fa mai i cazzi suoi.

"O magari tu non vuoi parlare con nessuno da quando é morto tuo padre e da quando tua sorella Mary é andata al college e non si é fatta più sentire"
Sta zitta voce inutile dentro la mia testa.
"Stai dicendo zitta a te stessa stupida"
Shhh.
"Ok me ne vado sei insopportabile"

Così come la mia voce nella mia testa se ne va pure io mi dirigo verso il mio armadietto e osservo la mia migliore amica, Amber Johnson, venirmi in contro gridando.

"EMMAAAAA" urla.

"che è successo?" Dico io quasi sorda

"nulla voglio solo abbracciarti sai le vacanze natalizie non ti ho vista manco una volta tuo fratello mi ha detto che eri da tua zia e non volevi essere disturbata"dice con un'aria un po' scocciata, mi aveva già riempita di piani per le vacanze natalizie.

"si sono stata da mia zia Anne per un po', mi hanno obbligata " mento, io ero a casa solo che volevo stare tra me e me in tranquillità nel mio mondo.

"ah vabbè, mi sei mancata, com'è andata? Nuove conoscenze? Ragazzi?" Mi chiede con una faccia pervertita

"no ho solo aiutato mia zia, studiato e fatto passeggiate noiosissime con lei e le dipingevo, cose noiosissime però molto utili per me" mento di nuovo, si mi piace molto l'arte però zia Anne era noiosa, anche se ho inventato questa cazzata mi faceva dipingere  cigni ogni volta che andavo da lei.

"interessante" dice facendo finta di essere interessata.

"non fare quella faccia" dico io ridendo per la sua faccia buffa

"dici questa?" rifà la stessa espressione e io rido ancora di più.

La campanella suona ed io e la mia migliore amica ci dirigiamo in classe di storia con grande malavoglia.
Una volta in classe ci mettiamo ai banchi a nostro piacimento ed ovviamente io e amber siamo vicine.

"Aprite il libro a pagina 134 oggi parleremo di.." dice la prof intterrotta da qualcuno che bussa.

Entra un ragazzo, probabilmente nuovo, non l'ho mai visto ma è molto, molto carino però come ogni volta faccio finta che non mi interessi nulla, la gente non si fa mai i cavoli suoi mentre io si.

La mia migliore amica mi guarda e mi fissa come per dirmi: "lui é un figo da paura"
Io gli rispondo con un occhiataccia.

"Sai pure tu che é un figo solo che sei così testarda da non ammetterlo mai nella vita"
Sta zitta voce inutile nella mia testa, che non fa altro che darmi consigli inutili e criticarmi.
"Ti stai dando dell'inutile a te stessa"
Placati
"Va bene solo perché così lo puoi ammirare di più"
Ma non voglio ammirarlo sarà uno dei soliti puttanieri ce l'ha scritto in fronte.
"Bah se lo dici tu"
Riprendo ad osservarlo, volevo dire, a capire come si chiama, no non mi interessa devo farmi i cazzi miei.

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Emma é la ragazza nella foto ad inizio capitolo.