Capitolo 19

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Mia sorella Mary.

Mary ha 20 anni.
È una ragazza complicata.
Occhi marroni, capelli ossigenati biondo platino (prima li aveva mori quasi neri ma ha voluto cambiare)
È una di quelle ragazze: "festa tutti i giorni vado al college solo per divertirmi e scopo tutto il giorno."

Diciamo che sapevo che un giorno se ne sarebbe andata però non in un momento come quello, aveva abbandonato me e mio fratello come due cani in una scatola.
Sarà pure 20enne vaccinata e tutto il resto ma dovrebbe capire che non esiste solo lei e il divertimento.
Anche se sono arrabbiata con lei è l'unica che mi è veramente stata vicina quando non stavo bene da piccola, l'unica che mi parava il culo dopo ogni cazzata e che mi difendeva sempre da Caleb.
Caleb e lei avevano un rapporto non brutto ma non bello.
Andavano d'accordo anche se c'erano le solite litigate tra fratelli.
Caleb ha 19 anni siamo tutti in scala, però a differenza di Mary, Caleb ha deciso di abbandonare gli studi dopo il liceo e fare il meccanico, lei invece di fare la hostess quindi ha deciso di continuare sul campo linguistico in un college sempre qui a Los Angeles ma lontano da noi.

Non l'ho mai richiamata perché ho sempre aspettato io una sua telefonata, ho sempre pensato che a lei non gliene importasse più di noi. Mi sono sempre detta che è lei quella che doveva tornare.
Pensavo che mi avesse abbandonata.

E ora eccomi qui in una stanza d'ospedale con mio fratello in coma, una sorella che non sa nulla ed una madre che sa a malapena i nostri nomi.

In chiamata.

"Pronto?"
Chiede la voce con un aria interrogativa e di cui il suono tanto mi mancava.

"Pronto, emh sono io Mary, sono Emma, tua sorella."
Gli dico io con un tono un po' timido e malinconico perché è da tanto ch non la sento.

"Emma, avevo intenzione di chiamarti l'altro giorno, non ho avuto tempo e ora sono appena entrata nel mio appartamento, mi sei mancata tanto"
Dice lei quasi con un tono dispiaciuto.

"Beh okay, potresti venire qua? È urgente e ho bisogno di te, scusa se sono stata arrabbiata con te, scusami se non ti ho cercata, scusa se non sono stata abbastanza brava come sorella minore, ma ora ho bisogno di te, Caleb è stato investito ed ora è in coma ed io non ce la faccio più Mary, vorrei fosse un incubo"
Dioco piangendo, sperando che nessuno mi osservi.
"Emma, arrivo subito, il tempo di rimettermi le scarpe e partire con la macchina e sono lì"
Chiude velocemente e io ancora piangendo guardo Caleb, mi manca.

Non so neanche da quanto sono qui, ho bisogno di mia sorella, ora più che mai.

Dopo più un'ora sento una voce stridula nella sala d'attesa e decido di uscire a vedere.

"Allora,mi faccia entrare subito ho bisogno di vedere mio fratello Caleb Smith e Mia sorella Emma Smith che è insieme a lui, immediatamente ora come cazzo mi può dire che non posso entrare! Come si permetta devo entrare assolutamente" dice Mary, finalmente la vedo, è cambiata, si è fatta un piercing ed è vestita più o meno come prima solo che ancora più attillata, le sono sempre piaciute le cose attillate diceva di sentirsi a suo agio, mi viene quasi da piangere a vederla, dopo così tanto tempo, mi è mancata.

Vedo mia sorella, vado dagli infermieri
"È mia sorella, fatela passare" dico io con le lacrime agli occhi
Finalmente mi abbraccia, oh quanto mi è mancata, mi è mancata tantissimo.
Mi è mancato tutto di lei ma soprattutto quell'affetto che solo lei mi dava nei momenti difficili.
Piango, piango tanto.
"Oh mi dispiace tanto Emma, non devi abbatterti così, c'è la farà c'è l'ha sempre fatta e ora più che mai ce la farà. Fidati, fidati di lui, riuscirà a combattere"
Mi dice rassicurandomi e accarezzandomi i miei lunghi capelli castani ancora con la coda quasi distrutta.
"Entriamo in camera? Ti va o vuoi che vado solo io ora? Hai bisogno di una doccia e di riposarti un po' resterò io qua" mi dice mentre mi stacco.
Annuisco, non riesco a dire una parola
"In ogni caso, mi dispiace molto io da ora in poi te lo giuro, ci sarò sempre e non me ne andrò più" mi dice con le lacrime agli occhi, tutta rossa, sta per piangere pure lei, lo so.

"Senti Mary, tranquilla, gli sbagli si commettono in continuazione, anche a me dispiace di non averti mai più richiamata ero talmente accecata dalla rabbia e dall'orgoglio che non mi sono mai resa conto che anche io stavo sbagliando, ora vorrei che ritornassimo come prima se non meglio e si voglio venire con te dentro quel'orribile stanza a vedere Caleb prima di tornare a casa a rimettermi un po' in forma"
Ora mi abbraccia lei di forza come se non volesse staccarsi mai più, io ricambio ancora con le lacrime che scendono.
"Andiamo" dice lei singhiozzando
Entriamo nella stanza, lei si mette accanto a Cal piangendo interrottamente.
"Mi dispiace tanto fratellino, scusa,ti voglio bene" gli prende la mano e non la lascia.
Io prendo lo zaino, il telefono e la felpa di Jack che ho usato io, do un bacio sulla guancia a Caleb, abbraccio Mary ed esco dirigendomi verso Jack e Amber.



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Nella foto Mary.

Allora, partendo dal fatto che vi amo per i 6k che non avrei MAI pensato di raggiungere in tutta la mia esistenza, sto correggendo piano piano la storia perché NON HO TEMPO ho una marea di verifiche e sono stata impegnata con i vari compleanni.
Scusate se non aggiorno, love love love.
Ditemi poi cosa ne pensate del capitolo nei commenti💕
Sary🎈

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