Pov's Emma
Amber putroppo va a casa a dormire, perché sua mamma è alquanto severa e il giorno dopo doveva andare a fare una visita.
Accompagno Amber a casa verso le 18, dopo che l'ho accompagnata a casa decido di fare un giro e magari di andare a comprare qualcosa.
Prendo l'autobus che mi porta nelle strade piene di negozi di Los Angeles e appena arrivo faccio un giro per i negozi.
Fare shopping mi rilassa.Dopo aver visitato milioni di negozi e aver preso un po' di cose decido di andare da Starbucks per rilassarmi ed ascoltare un po' di musica.
Entro e mi scontro contro qualcosa o meglio, qualcuno."cazzo puoi stare più attento?" dico visto che mi sono caduti tutti i sacchetti con i vestiti.
"scusa bambolina ma sai non ti ho vista"
Mi aiuta ad alzarmi e appena lo guardò in faccia vedo che è Jack, porca loca devo vederlo proprio ovunque?"ma per quale cazzo di motivo ti incontro ovunque?" dico ad alta voce, cazzo non volevo dirlo.
"ritieniti fortunata allora"dice con un sorrisetto sulle labbra.
"più che fortuna la chiamo sfortuna" dico sottovoce.
"ti va di bere un cappuccino con me?"chiede gentilmente, non da lui.
"no" mento
"okay, vado a prenderli"dice, appena si gira io sbuffo e vado a sedermi ad un tavolo per appoggiare tutti i miei sacchetti.
Dopo pochi minuti arriva Jack con i cappuccini, sopra al mio c'è scritto "Baby doll" cioè "bambolina" non so se classificarlo come gesto dolce o se prenderlo a sberle perché sa che lo odio.
Sul suo c'era scritto "beautiful boy" "ragazzo bellissimo" che modesto.
"beh bambolina allora, ti piace tanto l'arte eh?"chiede per iniziare un argomento, come fa a saperlo?
"si, la adoro"rispondo sincera.
"anche a me piace molto" afferma.
"perché mi chiedi questo?"chiedo un po' confusa.
"perché vorrei parlare con te, e mi interessi tanto"
"perché?"
"perché dal fottuto momento che ti ho guardato e ti ho parlato non ho fatto altro che pensarti, che guardarti, che cercarti e ho perso la testa, ti ho baciata perché mi hai provocato non so se tu hai provato qualcosa e in effetti nemmeno io lo so non so se ho provato qualcosa ma sto solo cercando di capirlo e per farlo ho bisogno di te" dice sbottando
"e cosa vuoi fare?" chiedo, ho una sensazione ma non capisco quale.
"voglio solo conoscerti, passare del tempo con te senza che tu mi allontani"risponde.
"Perché? Cos'ho di diverso? Non sono una ragazza tranquilla senza nessun problema con la testa a posto e i genitori migliori del mondo! Non ho nulla di speciale sono una fottutissima ragazza come un'altra."
"No, tu per me sei diversa, noto tutto di te, come fumi che non lo fai per farti vedere ma per sfogarti, come ti esprimi attraverso l'arte, come ti proteggi da tutto e da tutti con la tua stronzaggine ma io non capisco ancora il perché"
"perché non voglio che gli altri facciano tutto per me, che si affezionino, che s'innamorino di me"dico preoccupata, ho detto tutto, non ho mai detto niente a nessuno.
"però credo che io sono l'eccezione" si avvicina e mi bacia.
Io non mi oppongo.
Resto lì a continuare il bacio, non sentivo niente, solo noi due.
Mi sento al sicuro con lui.
Ci stacchiamo e rimango tra le sue braccia.
Guardo il telefono e vedo che sono le 20 devo tornare a casa se no Cal mi uccide.
"dovrei tornare a casa" dico.
"beh ti accompagno a casa?"
Annuisco non riesco a dire nulla.Per il lungo tragitto in auto restiamo zitti, verso le nove arriviamo avevamo preso del cibo dal distributore del Mc Donald.
Quando arriviamo appena scesi dalla macchina gli dico
"emh possiamo non correre troppo, per favore ho bisogno di molto tempo" dico con la voce un po' tremolante"tranquilla, io ti aspetterò sempre."
annuisco timidamente e con questo entro in casa, saluto Caleb e vedo che mia madre se n'è andata, che strano.
Vado di sopra in camera mia, entro e vedo un biglietto sopra il mio letto
"Scusa tesoro, devo andare via mi dispiace se non ti ho chiamato e manco mandato un messaggio ma io non mi dimentico di te,
ti voglio bene.
Mamma."
Lo lascio sul comodino sbuffando, vado in bagno a struccarmi, lavo e finito il tutto metto una maglietta di mio fratello Cal che non so come trovo nel mio armadio.
È comodissima e mi arriva quasi fino al ginocchio.
Metto il telefono in carica e mi nascondo sotto le coperte.
Pensando a lui, sprofondo tra le braccia di Morfeo.••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••
Spazio autrice
Scusatemi se aggiorno molto tardi é che sono occupatissima tra amici, scuola e i miei genitori che si sono separati da poco.
Scusatemi se il capitolo non é un gran che.
Sara🖤

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He? All.
RomanceLa famiglia Smith non è più la stessa da quando è morto il padre di Emma. Emma si sente così morta.. Ma poi ha conosciuto lui. Lui che è l'unico che riesce a calmare la tempesta che lei ha dentro. Loro iniziano la loro storia d'amore piena di tuoni...