Capitolo 9

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Non ho alcuna voglia di vederlo.

<< Andiamo da un'altra parte>> dico a Cher trascinandola per il braccio verso un altro negozio.

<< Ehi! Perché ?>>

<< Cosí, perché non mi piaceva. Sú niente storie guarda qui che bei vestiti ci sono!>> le dico indicandone uno rosso fuoco e uno blu notte.
Sembra credere alle mie parole e inizia a girare per tutti gli scomparti.

Cosa ci fa lui qui?! Lo trovo ovunque. Non mi starà mica seguendo?!

<< Guarda questo che belloo! >> Urla all'improvviso Cher con gli occhi a cuore.

Un bellissimo vestito, ma anche molto corto, verde acqua, aderente, brillantini ovunque. Ottimo per chi vuole far attirare l'attenzione su di sé.

Lei decide di provarlo e devo dire che le sta veramente bene. Le evidenzia le curve e devo dire che è veramente una bella ragazza... Quasi la invidio..

Ripenso a come l'ho trattata e mi sento in dovere di scusarmi ancora...

<< Senti Cher, io...>>

<< Senti Emi, se vuoi chiedermi scusa di nuovo bloccati subito. Non pensarci più. Divertiamoci e basta! Ora prendo il vestito e andiamo al bar qua vicino. Dicono fa degli ottimi frappè! >> dice con un sorriso

<< Certo>> annuisco sorridendole.
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Arriviamo al bar, ci sediamo e ordiniamo due frappè.

<< Allora... Adesso siamo amiche!?>> dice con un sorriso smaliante al quale non posso di certo rispondere con un no.
Annuisco e sorrido.

<< Evvaiii>> dice saltando e battendo le mani mentre nel frattempo arrivano i nostri frappè e devo dare ragione a Cher: sono davvero ottimi.
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Parliamo, ridiamo e scherziamo e senza che ce ne accorgessimo si è fatta sera.

<< Allora ci vediamo domani >> le dico ma mi blocca : << Aspetta ti accompagno io a casa>>

<<Avevo intenzione di andare a piedi Cher non ti offendere>> 

<< Oh si che mi offendo non lascerò da sola la mia nuova amica di sera a piedi immezzo a questa gente, hai idea di quanti maniaci ci siano in giro?! Ti prendono all'improvviso e... Puf! Sparisci! >>

Rimango a bocca aperta. Il suo discorso è sconvolgente.

Notando il mio essere senza parole propone un patto :  mi lascerà tornare a piedi solo se sabato sera andò con lei ad una festa.

Sicuramente mi inventerò qualche scusa per non andarci. Non ho mai amato le feste... Solo se ci andavo con lui...

La saluto e lei mi abbraccia forte ma non riesco a ricambiare l'abbraccio.
Non ancora.

Riaffiorano sempre i ricordi e fanno male..
Mi inizia a girare la testa, cosi decido di sedermi un attimo su una panchina qua vicino.

Fisso il vuoto ma ad un certo punto vedo qualcuno sedersi accanto a me.
Non mi volto. Già so chi è del momento in cui apre bocca :

<< So che prima eri li. E che mi hai visto. E che te ne sei andata per evitarmi. >> dice con voce profonda.

Non gli rispondo e mi alzo per andarmene il piú presto possibile ma mi tira verso di lui.

<< Non mi toccare>> gli dico a denti stretti mentre mi divincolo dalla sua presa.
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Torno a casa e vado subito verso la mia camera scoppiando in un pianto isterico... Non sopporto più questa situazione..

<<Emi..>> dice mia madre sedendosi accanto a me..

<< Cosa è successo?..>> dice guardando i miei occhi arrossati dal pianto..

<< Nulla>> rispondo, ma lei naturalmente non ci crede.

<< È... Per lui vero?>>

<< Mamma lo sai che non voglio tirare fuori quest'argomento!>> dico alzandomi di scatto con le lacrime che continuano a scendere senza sosta.

<< Scusami Emi ma devi capire che sono ormai passati due anni e...>>

<< Esci dalla mia camera per favore... Voglio stare sola>>

Esita un po' ma alla fine il suo sguardo si fa serio << Ok, ma ricorda che non è cosi che potrai andare avanti>> conclude uscendo dalla mia stanza.

Ha ragione.

Ma non è facile.

Nulla lo è stato da quel maledetto giorno..

Nulla...

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