Capitolo 32

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Non mi sono mai piaciuti gli ospedali...

Mi ricordano sempre lui.. 

Siamo in questa sala d'aspetto da non so più quanto tempo..

Ad un certo punto sentiamo il rumore della porta aprirsi e il dottore uscire fuori con in mano la sua solita cartella.

<< Mi dica dottore, cosa è successo? >> chiede preoccupata mia madre.

<< Signora, poiché il ragazzo era sotto uso di stupefacenti, era al volante incosciente delle sue azioni. É un miracolo che sia vivo, attualmente le sue condizioni sono stabili ma per precauzione, a causa della botta alla testa, lo terremo sotto osservazione stanotte. Inoltre dovrà portare il collarino per un po' di tempo a causa del movimento brusco dovuto all'impatto >>

Ogni parola sembra una pugnalata nel petto della mamma... Non oso pensare cosa stia passando in questo momento...
Vedo scendere di frase in frase lacrime dai suoi grandi occhi..

Ma quanto può essere stato deficiente Cameron?

Non posso crederci ci sia di nuovo un'auto di mezzo.

Sto cominciando a credere che non prenderò mai la patente... Non so se riuscirei a guidare perché penserei automaticamente a Cam... Ma soprattutto.. A lui.

Ho bisogno di parlare con Cam per capire cosa l'ha portato a ciò.

<< Scusi dottore é possibile parlare con lui? >>

<< Certamente, ma tra un'ora l'orario di visite termina quindi faccia presto >>

<< Un'ora credo mi sia sufficiente, arrivederci >>

Credo che un'ora sia sufficiente per capire cosa gli sia passato per la testa.

Appena entro e mi vede sul suo volto compare un risolino dopodiché inizia a parlarmi :

<< Cosa c'è sorellina adesso ti importa della salute del tuo caro fratellino? Direi alquanto anomalo no? Visto che mi odi >>

<< Ti sbagli Cam ad odiarmi sei tu. Se il mio sentimento nei tuoi confronti é odio non sarà mai pari a quello che tu hai verso di me. Ma perché Cam? Perché? >>

<< E me lo chiedi anche? >> dice quasi sorpeso.

Non sto capendo.

<< Emily non fare la finta tonta >>

<< Cam io non sto capendo davvero a cosa ti riferisci >>

Fa un po' di pausa e poi dice la frase che mai mi sarei immaginata di sentire:

<< Non ricordi cosa successe due anni fa? >>

<< P-Perché stai tirando fuori questa storia cosa centra? >>

<< Centra Emily. Tu hai portato via la vita al mio migliore amico! E questo non te l'ho mai perdonato e mai te lo perdonerò! >>

A quelle parole sento come se mi mancasse il respiro.

Come se non sentissi più la terra sotto i piedi.

É come se in quel momento avessi rivissuto in un attimo la sua morte... Quel dannato incidente...

<< Ah é così, non sai che dire eh >> dice sprezzante.

Ma... Lui mi aveva incitato ad andare avanti... Non può essere vero deve essere successo qualcosa..

<< Ma eri tu che mi incitavi ad andare avanti, all'inizio di quest'anno facevi tanto il premuroso con me... >> alle mie parole scoppia in una risata << Ma non ci avrai creduto sul serio?! Mi è costato tanto fare la figura del fratello premuroso ma sai perché ti incitavo Emily? Lo sai? Perché se ti fossi fatta una migliore amica avrei trovato il modo di farti provare ciò che io provai quel giorno >> sento brividi percorrere tutto il mio corpo... Non posso credere queste parole stiano uscendo dalla bocca di mio fratello, sangue del mio sangue.

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