Capitolo 29

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Appena vedo Cher mi informa subito del fatto che oggi saremo dovute andare a cercare Nicole.

Me ne ero dimenticata!

Invento subito una scusa da mandare a mia madre e a Jack...

Jack.. Se dovesse sapere la verità.. Che sto tornando il quel posto... Non me lo lascerebbe fare.

Per questo devo nasconderglielo.

Vado al mio posto dietro al bancone dove trovo Josh intento a preparare uno dei suoi cocktail.

<< Ehi Emi! Da come lo guardi ti piacerebbe imparare a prepararlo vero? >> dice notando come osservo ogni suo movimento per preparare questo cocktail.

<< Si mi piacerebbe molto >> gli sorrido.

<< Allora questo è un Daiquiri... >> inizia a spiegarmi ingredienti, procedimenti e anche qualche parte di storia delle sue origini.

Alla fine fa provare me e devo dire che ci sono riuscita al primo tentativo.

<< I miei complimenti, sei stata brava dovrò ricredermi>> dice ridendo

Faccio la faccia da finta offesa << Cosa insinui? >>

<<Niente niente >> ride.

Rido a mia volta.

Il servizio di oggi non è molto pesante e finiamo anche in anticipo.

Appena finito salgo in macchina con Cher e ci dirigiamo verso il locale.. Non posso credere che stia tornando la...

Entriamo dalla porta del retro e Cher si propone di fare da palo sulla porta, mentre io vado avanti.

Facendo la minima cautela controllo tutte le porte semi aperte finché non sento delle risate prevenire da una stanza.

La sua stanza...

Noto lui.. Quel verme... Con una ragazza in braccio.

Devo dire che da dietro é molto somiglianze a Nicole e appena si gira ne ho la conferma.

La porta alla quale ero appoggiata si apre totale e loro mi notano immediatamente, così decido di correre.

<< Vieni Cher! >> le dico continuando a correre fino all'auto, quando sento la voce di Nicole...

<< Ragazze... Vi prego.. Ascoltatemi.. >>

Entrambe ci guardiamo e decidiamo di ascoltarla poiché meritiamo una spiegazione.

Guarda il basso mentre le lacrime non smettono di uscire da i suoi grandi occhi..

<< M-Mi dispiace ragazze sul serio.. Ma credetemi c'è una spiegazione >> singhiozza << Io non posso che ringraziarvi di tutto quello che avete fatto per me e non dovete pensate che io abbia qualcosa contro di voi o che siate il motivo per il quale me ne sono andata.. Credetemi se c'è un perché al mio comportamento... >>

<< Allora dicci quale è questo motivo >>

Alza gli occhi ma resta in silenzio...

Fino a che non si calma e decide di raccontarci tutto..

<< Io... Insomma... Io e Karl... Stavamo insieme. Io iniziai a lavorare qui lui mi prese subito sotto la sua ala protettiva. Ero la sua preferita.. Mi trattava con rispetto... Fuori dal lavoro ogni tanto uscivamo fino a che non arrivammo ad uscire praticamente tutti i giorni.
Passavamo molto tempo insieme e i nostri sentimenti aumentavano sempre di più... Nonostante i nostri lavori, ci accettavamo per quello che eravamo... Per quello che facevamo...
Ma poi arrivò quella sera in cui lo trovai nella stanza con una mia collega...
I-Insomma avete capito no? ... Erano li. Sulla sua scrivania. Io ero paralizzata e lui, non appena si accorse di me, rimase in altrettanto modo. I suoi occhi erano di molto rossi come quando beveva troppo.. Era sicuro ubriaco. Ma questa non era una giustificazione.
Decisi di scappare e tornai al locale solo due giorni dopo poiché avevo lo stretto bisogno di quei soldi per potermi pagare l'affitto del piccolo appartamento in cui abitavo. E li lo incontrai, litigammo pesantemente e continuava a ripetermi che non era colpa sua, che era lei che lo aveva prima fatto ubriacare e poi lo aveva sedotto... Io non sapevo se credergli ma lui mi disse una frase che non mi diede modo di perdonarlo...>> singhiozza ormai in un bagno di lacrime e prima che continui io e Cher, anche noi con le lacrime agli occhi, la abbracciammo.

<< Le sue parole furono:" Sai anche tu qual'è il tuo lavoro e non puoi permetterti di dire qualcosa a me. Tu sei continuamente toccata da uomini che approfittano di te e io dovrei stare fermo? Non è stata colpa mia ma non posso di certo lamentarmi e tu nemmeno. " questo mi ferí molto.. Era il giorno in cui venii da voi.. Sai Emi la persona che voleva portarmi a casa non era un cliente.. Era Karl.. Voleva sistemassimo la cosa ma io decisi di scappare.. >>

Non so cosa dire... Mi dispiace così tanto di tutto che ha dovuto passare..

<< Vi starete sicuramente chiedendo il perché sono tornata da lui... Beh... Pensai e ripensai alle sue parole.. Pensai che forse aveva ragione.. Il giorno in cui tu mi proposi di andare al locale io ho pensato che magari poteva essere un'occasione anche per vedere se sarei riuscita a perdonarlo.. Ma non fu così.. Dopo aver visto il modo in cui ha trattato entrambe.. Non potevo crederci.. Avevo deciso di chiudere una volta per tutte questa storia. Ma giorni fa me lo ritrovai a casa.. Era venuto a pentirsi a chiedermi scusa per tutto ma come potevo perdonarlo dopo quello che tentò di farti? Come potevo perdonarlo per tutto quello che ha fatto? Ma alla fine mi dimostrò di essere cambiato.. Capi che l'unica cosa che gli importava ero io e che tutto ciò che fece non era da lui ma era la sua rabbia ad agire... Alla fine cedetti. Perché io lo amavo, eccome se lo amavo. E rutti suoi gesti dolci, pacati.. Mi fecero cedere... E lo perdonai>>

<< Ma perché non ce lo hai detto Niki? Noi eravamo molto in pensiero... >>

<< Lo so Emi e mi dispiace ma non potevo dirvi dopo quello che accadde, che sarei tornata li. Che cosa avreste pensato di me?.. >>

<< Ti avremmo capito Niki.. >> dice Cher.

<< Perdonatemi ragazze.. >>

La abbracciamo fortissimo per trasmettergli tutto il nostro conforto.

<< Adesso.. Dovrei andare... Abbiamo deciso entrambi di voltare pagina >> sorride << Lui lascerà il suo lavoro e il locale e mi ha proposto di andare ad abitare con lui >>

<< Ma è fantastico Niki!! >> le saltiamo addosso contentissime per lei.

<< Aspetterò una vostra visita >>

<< E noi ne aspetteremo una tua al bar di Clara >>

<< Statene certe la casa non è molto lontana quindi farci una scappata ogni tanto non sarebbe una cattiva idea >> dice sorridente, con gli occhi ancora rossi per tutte le lacrime che ha versato.

All'improvviso arriva Karl e rabbrividisco, vederli non fa altro che riaffiorare in me il ricordo di ciò che mi ha fatto..

<< Ero venuto a cercarti  vedevo che non tornavi più >> appena si gira nella mia direzione il suo sguardo diventa come mortificato... Pentito di ciò che ha fatto..

<< I-Io... >> cerca di parlarmi ma capisco che non sa cosa dire..

<< Non occorre che dici nulla, tranquillo>> abbozzo un sorriso.

Aleggia l'imbarazzo...

<< Ehm. Noi torniamo dentro.. >> dice Nicole per spezzare la tensione.

<< Anche noi dobbiamo andare >> dico ma in quel momento sento una macchina fermarsi a pochi metri da noi e appena vedo Jack sbianco.

Oh no...

But then you came hereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora