Capitolo 27

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<< Evans e Caniff!  Finitela di parlare! >> ci urla la prof esasperata dopo la millesima volta che ci riprende.

Non è colpa mia se Jack continua a fare il deficiente scarabbocchiando i miei libri e i miei quaderni con il suo nome.

Gli sbuffo sonoramente in faccia e lui mi sorride, cosa che non può non farmi sorridere a mia volta, fino a che un secondo dopo non mi lascia un leggero e veloce bacio sulle labbra.

Arrossisco e non posso che sorridere.

Sorridere.

Sorridere.

Non faccio altro da quel giorno.

Il giorno in cui le nostre labbra si incontrarono per la prima volta e il giorno in cui mi fece la sua promessa...

Da li tutto é cambiato.

Io sono cambiata.

Ho deciso di darmi una seconda possibilità ma mi sono anche ripromessa di non dimenticare quell'amore che tanto mi ha fatto sognare ma anche soffrire.. Il suo ricordo resterà sempre vivo in me..

<< Che facciamo stasera principessa? >>

Mi dice Jack non appena suona la ricreazione e entrambi andiamo a rifugiarci in quello che era il mio spazio personale.

Parlavo al passato perché ormai non è più mio, è anche di Jack.

Ormai è il nostro piccolo rifugio, pieno di libri che entrambi portiamo ogni qual volta ne compriamo uno.

Non so come ancora non ci abbiano scoperto, il personale della scuola penso che ormai non accede più in questa parte della scuola da tempo, ma comunque resta una cosa molto strana per me.

<< Non lo so, vorrei solo dormire! >> rispondo alla domanda di Jack.

<<Ma quanto puoi essere pigraa>> dice sfottendomi.

<<E sentiamo, che vorrebbe fare stasera il signorino di tanto interessante? >> incrocio le braccia e lo guardo con un'aria di sfida.

Lui fa altrettanto e risponde :

<< Uhm.. Avrei in mente una bella passeggiata per la spiaggia se solo non fosse inverno e non facesse così freddo>>

<< Appunto, fa freddo. E oltretutto qui in questa città non ci sono spiagge >>

<< Infatti ce ne è una a pochi chilometri da qui, non lo sapevi? >>

Mi coglie alla sprovvista, non ne avevo idea.

I miei mi hanno sempre portata altrove dicendo che qui vicino non erano presenti spiagge.

<< Colpita e affondata! >>

Ride Jack.

<< Cos'hai da ridere? >>

<< Beh ho detto qualcosa che tu non sapevi signorina saputella, sono un genio >>

Roteo gli occhi al cielo, é proprio un coglione.

<< Dai non fare l'offesa >> mi dice subito dopo dandomi un bacio.

Mi prende il viso tra le mani, ci guardiamo negli occhi, sorridiamo per poi ricominciare a baciarci.

Poco dopo siamo disturbati dall'assordante suono della campanella e siamo costretti a tornare in classe.

All'uscita Jack mi dà un passaggio a casa, come ormai ogni giorno.
La mattina non riesco più a fare la mia passeggiata mattutina perché in qualsiasi momento me lo ritrovo dietro a suonare il clacson fino a che non salgo in macchina con lui.

But then you came hereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora