Non riesco a smettere di piangere, così come Cher.
Credevo di aver esaurito le lacrime..
Devo chiamare mia madre per avvertirla che resterò a dormire qui ma non prima di essermi calmata.
Cher mi ha portato un bicchiere d'acqua e con la scusa ne ha bevuto uno anche lei, sua madre si è subito allarmata quando lha vista scendere le scale in lacrime, ma lei le ha detto fosse colpa del film e sembra averci creduto per fortuna..
<< Ti sei calmata un po' ? Mi dispiace tanto Emi é tutta colpa mia non dovevo... >> la blocco :
<< Non provare a darti la colpa Cher. Tu non hai fatto nulla... >>
Non la lascio replicare e chiamo mia madre alla quale dico che resterò a dormire qui.
<< No non ho nulla.. >> sono costretta a rispondere alla sua millesima domanda sul perché sia così giù. É mia madre. Mi conosce troppo bene..
<< Semplicemente abbiamo visto un film strappalacrime, tutto qua>> menomale che crede anche lei a questa scusa..
Riattacco ed essendo ora di andare a dormire Cher mi presta un suo pigiama.
Mi faccio una doccia veloce, giusto per cercare di scacciare i mille pensieri che mi tormentano.
Però devo dire che sfogarmi con lei da una parte mi ha aiutata.. Ma non abbastanza come credevo..
Appena esco la vedo che velocemente sobbalza rispondendo qualcosa dentro la scrivania. Non ho ne la forza ne la voglia di farle domande quindi faccio finta di nulla e ci mettiamo a dormire.
Dormire.
Parola difficile dato che non riesco a chiudere occhio senza vedermi il suo corpo steso sulle gambe, privo di vita...
Piango e continuo a piangere all'infinito.. Non so quando finirà questa storia ma la cosa che so di sicuro è che non ne posso veramente più..
Mi viene da urlare così come ogni volta che mi trovo nel bel mezzo dei miei incubi. Non è stata una buona idea restare a dormire da Cher perché devo impedire ai miei occhi di chiudersi, per non rientrare nei miei incubi e svegliare la mia povera amica che invece dorme beata.
La mattina seguente mi risveglio con gli occhi completamente rossi e due grandi borse sotto gli occhi, Cher si sta stropicciando gli occhi per svegliarsi e prima che veda il mio aspetto orrendo, corro in bagno.
Mi sciacquo per bene il viso e dopo inizio a stendere il fondotinta abbondando particolarmente sotto gli occhi.
Sono distrutta..
Appena esco dal bagno, con un aspetto "quasi" presentabile, Cher mi sorpassa e corre in bagno.
<< Era ora scissiii>> mi grida prima di chiudere la porta alle sue spalla.
<< Potevi dirmi ti serviva il bagno! >> dico con un tono alto abbastanza da farmi sentire.
<< Beh non mi sembrava carino disturbarti per dirti che mi stavo quasi facendo la pipí sotto! >> risponde.
Rido. Menomale che qualcuno riesce ancora a farmi ridere..
Guardo l'orologio e noto che mancano solo 5 minuti all'arrivo dell'autobus.
<< Cher sbrigatiii manca 1 minuto! >> mento. Uso la tecnica di mia madre, magari funziona.
<< Che coosaaa!? >> esce dal bagno correndo e finisce di vestirsi per poi trascinarmi letteralmente fuori dalla porta e giù per le scale dove troviamo sua madre:
<< Mamma noi andiamo, a dopo! >> urla Cher << Ma ragazze almeno fate colazione! >>
Non faccio in tempo a risponderle dato che ormai siamo già fuori ad aspettare l'autobus.
Lo prendiamo al volo.
E per fortuna che le ho mentito sull'orario..
La vedo che guarda con insistenza fuori dal finestrino, come se stesse aspettando di vedere qualcosa.. O qualcuno.
<< Ehi Cher, te lo chiedo di nuovo. Perché pur avendo una macchina e un autobus che ti passa in orario, vieni a piedi? >>
<< Non sono fatti tuoi >>taglia corto per poi guardare di nuovo fuori dal finestrino.
<< Scusamii scusami Emi, tu ti sei sfogata con me e io ti tratto così... Ti va se ne parliamo con calma quando ci rivediamo? >>
<< Tranquilla, va bene>>
La saluto per poi scendere dell'autobus alla mia fermata.
Appena scendo a scuola incontro mio fratello abbracciato alla sua ragazza e a malapena mi saluta mentre lei ride e fa la gallina mentre mi guarda.
La odio.
Nel corridoio noto troppa gente che mi guarda e sghignazza alle mie spalle.
Entro in classe e mi siedo nel mio solito posto,con calma tiro fuori il libro di filosofia e mi preparo per prendere i miei soliti appunti.
Poco dopo arriva Sasha che ha una faccia soddisfatta e ride mentre mi guarda, fanno lo stesso le sue inutili tirapiedi e altri compagni di classe.
Non ho idea di cosa stia succedendo..
Arriva Jack e mi viene in contro con una faccia leggermente preoccupata, si siede e dice :
<< Dimmi Emi, sei passata per il corridoio principale ? >>
<< Ehm no sono passata dall'altra parte perché? >>
Prende il cellulare e mi manda una foto:
<< É appesa per tutta la parete >>
È una foto della preside modificata in atteggiamenti non molto consoni, con la mia firma scritta in basso, in grande così da leggersi perfettamente.
So chi è stata.
Ne sono sicura.
Quella maledetta oca.
Nulla può tenermi dallo strappargli i capelli uno per uno.
Parto ad una velocità tale che Jack mi si deve quasi lanciare addosso per fermarmi.
<< Lasciamii>> gli sibilo.
<< Emi trattieniti >>
Non ci riesco.
<< Okok ma lasciami>>
Leggermente mi lascia e quando si gira non perdo occasione di correre di nuovo quell'oca.
<< Emily cavolo ferma! >> dice Jack, ma io sono ormai davanti a quella faccia che tanto sbatterei contro il muro.
<< Tu. Sei. Finita. >> gli dico decisa.
<< Ohoh che paura, ti avevo avvertita che mi sarei vendicata e come vedi l'ho fatto. >> dice compiaciuta.
Jack mi ferma perché stavo veramente per partirgli.
È arrivata la prof e con tutta l'arrabbiatura che ho dentro non riuscirò a seguire la mia lezione preferita.
Non fa in tempo ad iniziare la lezione che la preside arriva velocemente in classe rossa dalla rabbia con un'espressione a dir poco cattiva.
Maledetta strega.
Me la pagherà.
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But then you came here
RomanceDopo due anni da quel maledetto giorno Emily é costretta a tornare a scuola per proseguire gli studi. Sarà fredda nell'avvicinarsi alle persone che vogliono conoscerla ma a tenerle testa ci sarà Jack, un ragazzo pieno di sé che con il suo carattere...