CAPITOLO 1

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Sento la sveglia suonare.
Un fascio di luce mi invade la stanza. No, non è possibile.
Tre mesi sono passati troppo in fretta.
È il primo giorno di scuola e io giá vorrei sprofondare in un burrone e restare li fino a giugno.
Resto un po' nel letto per prepararmi psicologicamente al fatto che oggi è il primo giorno di scuola, e che per 9 mesi dovró studiare, fare i compiti, fare richerche, compiti in classe interrogazioni e ancora studiare.
Prendo il telefono per guardare l'ora e no, è tardissimo. Ero convinta di essere rimasta nel letto 5 minuti invece è passata quasi mezz'ora.
Non posso arrivare tardi il primo giorno di scuola.
È fuori discussione.
Esco dal letto di fretta, prendo un paio di Jeans e una t-shirt e corro in bagno. Mi faccio una doccia veloce e mi trucco per non sembrare uno zombie e vado in cucina per mangiare almeno un biscotto.
Prendo una felpa e lo zaino e esco il piú in fretta possibile. Percorro la solita strada quasi correndo quando, vedo l'autobus che sta per arrivare alla fermata, grazie a dio è quello giusto per arrivare a scuola.
Salgo e il pullman è quasi pieno. Non c'è nessuno posto libero, quindi mi tocca stare in piedi.
Passano 5 minuti, mancano poche fermate alla scuola. L' autobus frena di colpo e un ragazzo, che molto probabilmente per fare il figo non si era tenuto, mi cade addosso.
"Cazzo, non puoi stare un po' piú attento!"  mi esce cosí senza pensarci
"Scusa, stavo pensando ad altro e.."
"E cosa?" gli rispondo sempre piú spazientita.
"No, niente. Ti aiuto ad altarti."
"No. Ce la faccio benissimo da sola. Non ho 2 anni." gli rispondo fredda.
"D'accordo." dalla sua espressione si capisce che ci è rimasto male. Meglio cosí.
"Come ti chiami?" mi chiede speranzoso.
"Che ti importa?"
"Ehm...no nulla è che...vabe. Io mi chiamo Cameron. Cameron Dallas."
"Ciao Cameron Dallas, spostati che devo scendere. È la mia fermata."
Mi faccio spazio ed esco dall'autobus.
In realtá non era la mia fermata, ne mancava ancora una, ma volevo solo non vedere piú quell'insopportabile ragazzo presuntuoso.
Cammino in po' prima di arrivare a scuola ma finalmente ci arrivo.
Ovviamente la campanella è giá suonata ma non è troppo tardi.
È suonata da solo 5 minuti. Se sono fortunata magari il professore non è ancora entrato. Arrivo davanti alla mia classe,apro la porta e ovviamente non sono fortunata.
"Carpenter, giá il  primo giorno in ritardo, cominciamo bene."
Non mi scuso, vado direttamente al mio solito posto.
"Ciao Row." Saluto la mia migliore amica,nonchè la mia vicina di banco.
La conosco dalla prima superiore e non potrei desiderare una amica migliore.
Mi siedo al mio posto e subito cerco con lo sguardo Shawn, il mio migliore amico di sempre.
Inizialmente non lo trovo ma poi, fortunatamente lo vedo, seduto ad un banco con i suoi amici.
La lezione di matematica prosegue, sempre come ogni primo giorno la professoressa ci illustra il programma che faremo quest'anno. Dopo venti minuti di noia mortale, qualcuno bussa alla porta.
È il bidello.
"Buongiorno professoressa Martin. Lui è il nuovo compagno di questa classe."
No.
No.
No.
Non credo ai miei occhi.

Spazio Autrice

ciao, spero tanto che la storia vi stia piacendo. scrivete nei commenti il vostro parere.

vi voglio bene 💕
 
gwen

Disaster||Sabrina CarpenterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora