Apro gli occhi, ed è già lunedí.
Ieri sono stata quasi tutto il giorno a letto, non ho acceso il telefono, sono stata disconnessa dal mondo per 24 ore. Ma ora devo andare a scuola e mi tocca vedere delle persone.
Vado a far colazione e poi mi precipito verso il bagno. Mi lavo velocemente e mi vesto.
Mentre chiudo la porta di casa sento qualcuno chiamarmi. Voce irriconoscibile. Cameron.
«Ciao Sabrina, ieri ti ho cercato ma non rispondevi al telefono» dice abbracciandomi.
Chi gli ha mai dato tutta questa confidenza?
«Ehm..si» dico io allontanandomi
«Cosa ti ho fatto?» chiede come infastidito dal mio gesto
«Cam, tranquillo, non mi hai fatto niente, sono solo stanca» dico sorridendogli leggermente.
È vero, sono stanca e non sto bene ma non avevo voglia di passare un'altra giornata a letto.
Iniziamo a camminare quando ad un certo punto mi viene in mente una cosa.
«Row!» urlo rompendo il silenzio
«Cosa?» dice Cameron prendendomi in giro imitando la mia voce.
Gli do un pugno sulla spalla e sorridendo scuoto la testa.
«È guarita, oggi sará a scuola! Muoviti, muoviti!!»
Istintivamente lo prendo per mano e quaso correndo lo trascino fino alla scuola.
Mancano 5 minuti al suono della campanella e lei non è ancora qui. Cosa mai successa in 4 anni che la conosco.
Notiamo Nash, Olimpia, Luke, Michael e Martyna parlare con Shawn.
«Andiamo da loro?» chiede Cam
Ci penso un po', ma poi accetto. Ci dirigiamo verso di loro e vengo accolta dalle calde braccia di Michael che mi tengono stretta. Lo saluto ricambiando l'abbraccio. È davvero strano, lo conosco da pochissimo ma abbiamo un rapporto che è come se ci conoscessimo da anni. Non ho mai legato cosí velocemente con nessuno, nemmemo con Shawn. Saluto tutti gli altri.
Cameron non molla la presa, la sua mano è ancora "legata" alla mia.
Credo lo stia facendo anche per farsi notare da Shawn, ma non capisco il motivo, loro sono amici, perchè mai dovrebbe fargli pesare il fatto che abbia litigato con me.
Ormai non ci faccio piú molto caso, è ovvio, mi dispiace davvero moltissimo ma non posso aspettare che lui decida di rincominciare a parlarmi. Anche perchè ho sbagliato io e di questo passo non ci parleremo ancora per 3 anni. Distolgo lo sguardo dalla mia mano e la vedo. Eccola. Lascio la mano di Cam e inizio a correre. Continuo ad avvicinarmi finchè finalmente non la abbraccio. Sento il suo solito profumo.
Resto abbracciata a lei per circa due minuti, fin quando il suono della campanella non ci interrompe.
Le prendo la mano e la trascino i classe.
Mi siedo controvoglia al mio posto aspettando che arrivi il professore.
La lezione inizia e come sempre è monotona e noiosa.Sento qualcuno scuotermi.
È Cameron.
Cosa è successo? È molto preoccupato.
«È da circa mezz'ora che sei immobile, non battevi gli occhi, mi sono preoccupato.» dice tutto d'un fiato.
«Infatti non mi sento per niente bene mi sta scoppiando la testa, mi sento le gambe molli e respiro a fatica» dico sconfortata.
Cameron alza subito la mano.
«Professore, Sabrina non si sente bene, la accompagno in infermeria.»
Il professore mi guarda e fa un cenno con la testa.
«Cam, non c'è bisogno che mi accompagni» dico alzandomi
Ho detto di avere le gambe molli? Beh è vero. Appena le mie gambe sentono il peso del mio corpo cedono e quasi non cado a terra.
«No no, non c'è n'è bisogno tranquilla» dice ironico ma con un velo di preoccupazione
Usciamo dalla classe sotto gli occhi di tutti, sopratutto quelli di Shawn.
Oggi deve uscire con Michael e spero non abbia questo umore perchè Michael non gli ha fatto nulla e non si merita di vederlo scazzato.
Cameron mi mette un braccio intorno alle spalle e mi accompagna in infermeria.
Entriamo e la donna che ci accoglie è molto preoccupata.
«Che succede cara?» mi chiede
Risponde Cam, io non ho nemmeno la forza di parlare.
Mi fa sdraiare su un lettino e Cameron si appoggia ad esso.
Gli prendo la mano e chiudo gli occhi.
Dopo qualche minuto, nonostante il fatto che non mi sento per niente meglio, decido di sedermi.
Istintivamente lo abbraccio.
È l'unico che c'è in questo periodo e devo in qualche modo ringraziarlo. Anche se la maggior parte del tempo che è con me mi fa saltare i nervi lo ringrazio.
Si siede accanto a me sul lettino e si avvicina, forse troppo.
La sua mano prende il mio viso.
Ho lo sguardo puntato sui suoi occhi.
Quella fastidiosa sensazione incontrollabile alla pancia torna.
Dio come è possibile che mi faccia questo effetto?
Le sue labbra toccano le mie, le muove dolcemente.
Porto le mie mani attorno al suo collo e lo attiro verso di me.
Si alza dal lettino e sempre baciandomi mi prende in braccio per poi risedersi sul lettino.
Inizia a baciaemi il collo e io non so che fare.
Ansimo ripetutamente. Cerco di dirgli qualcosa ma non ci riesco.
Le mie labbra assaporano di nuovo le sue.
Questo non cambierá le cose tra di noi.
Non lo fará.
La sua lingua si muove dolcemente nella mia bocca.
In questo momento non desidero altro.
Ci stacchiamo solo quando qualcuno bussa alla porta.
«Stai meglio vedo» dice l'infermiera vedendomi.
Sono molto accaldata e credo si noti.
«Si, sto meglio credo» dico con la voce tremante.
Sussurro un grazie a Cameron e gli faccio un sorriso imbarazzato.
Credo che sia ora di tornare in classe.
«Probabilmente è stato solo un calo di zuccheri» dice l'infermiera allungandomi una caramella.
«Grazie»
Usciamo dall'infermeria e senza dire una parola ci dirigiamo in classe.
«Stai meglio Sabrina?» mi chiede il prof. accompagnato da Row.
Faccio si con la testa e mi siedo al mio posto.
È solo la prima ora e sono giá successe troppe cose. Ne ho abbastanza.Mi butto sul letto e guardo un po' il telefono in cerca di qualcosa che possa distrarmi da ciò che è successo oggi e da Shawn.
Ormai non faccio altro che pensare a lui.
Proprio in quel momento ricevo una telefonata.
È lui.Spazio autrice
scusatemi se questo capitolo è corto e non è bellissimo ma sono stata in irlanda con la scuola e non ho potuto pubblicare, la scuola mi sta uccidendo e ho milioni di cose da fare. comunque spero che il capitolo vi sia piaciuto!
un bacione🌈gwen
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Disaster||Sabrina Carpenter
Fanfic«Sei davvero la principessa isterica? Posso una foto, o un autografo?» «Non credevo fossi cosí idiota, hai superato le mie aspettative, complimenti.»