CAPITOLO 23

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«Merda» sbotto entrando in classe, quando ormai, tutti i libri che avevo in mano sono caduti rovinosamente per terra.
«Che finezza» sento dire da una voce inconfondibile ormai. Cameron.
Alzo lo sguardo, irritata.
«Come sempre» dico di rimando

Mi avvicino al mio posto sbattendo i libri sul banco.
Quando qualcuno mi prende per un braccio facendomi voltare.
«Biondina, cosa mi combini?» dice Shawn con tono calmo e dolce.
Si riferisce alla festa, lo so.
Abbasso lo sguardo, sconfortata.
«Ehi... è tutto a posto» sussurra stingendomi tra le sue braccia.
Ricambio la stretta, sorridendo.
«Puoi sederti vicino a me?» gli chiedo implorante
«Se potessi sai che starei con te tutto il giorno. E poi, Cameron dove lo metti?» Ah giá. Cameron.
Alzo le spalle, tirando su la testa, appoggiando il mento sul suo petto. Come faccio sempre.
«Dai» dico incrociando le braccia e imbromciandomi come una bambina. So che ama quando faccio cosí.
Mi osserva, ridendo per poi stringermi delicatamente tra le sue braccia continuando a ridere.

Decido di andare a sedermi al mio posto, e appena mi siedo entra la professoressa di Storia.
«C'è qualcosa tra voi due?» mi chiede Cameron ad un certo punto
«Tra chi?» chiedo ridacchiando
«Non fare la stupida, tra te e Shawn»
dice serio
«Si certo, contaci»
«Sto parlando sul serio» dice stringendo i pugni
Ma che problemi ha?
«Convinto tu convinti tutti» dico indifferente
«La vuoi smettere per una volta di fare la acida e rispondermi sul serio?» dice alzando la voce
«No, non c'è nulla! È solo il mio migliore amico. Ma poi cosa te ne frega!» dico cominciando a gesticolare
«Ah, e ti fai abbracciare in quel modo dal tuo migliore amico?» dice guardandomi male.
«Dobbiamo riaffrontare il discorso? A te non deve fregare niente di quello che faccio o non faccio e con chi lo faccio chiaro?» dico, per poi voltarmi dall'altra parte

«Ehi, ti andrebbe di andare in spiaggia oggi pomeriggio?» dice qualcuno all'orecchio prendendomi per la vita.
«Shawn Peter Raul Mendes» sbotto non appena mi giro, segno che sto per rimproverarlo perchè mi fa sempre spaventare.
«Si, mi andrebbe di venire in spiaggia con te» dico addolcendo il tono di voce
Resta un attimo perplesso, era convinto lo avessi sgridato, ma poi sorride soddisfatto.

Apro la porta di casa e un profumo inebriante attira subito la mia attenzione.
Entro in cucina per pranzare, ma devo mangiare poco se non voglio affondare in acqua perchè peso troppo.
Alle 15:30 Shawn passerá a prendermi per andare in spiaggia quindi devo sbrigarmi.
Dopo aver sparecchiato salgo in camera per cercare un costume decente da mettere.
Rovisto in tutti i cassetti e finalmente ne trovo uno nero, abbastanza carino.
Mi infilo un paio di shorts, una canottierina e una coroncina di fiori per completare il tutto.
Metto il mascara e un rossetto bordeaux e sono pronta.
Vado a preparare lo zaino, quando mi ricordo che devo andare al mare e che il trucco si leverá tutto.
Ma è troppo tardi per toglierlo, Shawn mi sta aspettando giá da cinque minuti. Metto lo zaino in spalle, saluto mia madre ed esco.

«Ciao bellissima» mi saluta mentre salgo in macchina
«Come mai tutta questa allegria?» chiedo.
Alza le spalle.
Scuoto la testa, sempre il solito.

In meno di un quarto d'ora arriviamo in spiaggia. C'è poca gente, solo qualche coppia di anziani e qualche nipote.
Stendo l'asciugamano appoggiando poi lo zaino per terra.
Shawn si sfila la maglietta, con un gesto automatico, non appena i suoi piedi sfiorano la sabbia. Io resto impietrita a guardarlo.
Wow, tanta bellezza non dovrebbe essere legale.
Si accorge del fatto che lo sto fissando, ma non dice nulla, per fortuna.
«Dai, andiamo in acqua» dice appena mi siedo. Mi alzo di scatto, notando che sono ancora vestita.
Cazzo, come ho fatto a non pensarci prima.
«Qual'è il problema?» chiede sorridendo
«Mi vergogno» sussurro
«Cosa?» chiede con una faccia stupita
So benissimo che ha sentito.
«Mi vergogno!» dico alzando la voce
«Ti conosco da 14 anni. Sono l'unica persona al mondo con cui non ti dovresti vergognare. Dai, ti prego» mi implora
Mi sfilo lentamente la maglietta e i pantaloni, appoggio la coroncina di fiori sull'asciugamano per prendere poi la mano di Shawn e stringerla forte.
Ci avviciniamo all'acqua, la tocco con un piede. È gelata.
«Dai vieni!» mi urla Shawn che è qualche metro piu avanti.
Mi avvicino a lui. Sto morendo di freddo.
Si tuffa, schizzando ovunque.
«Potevi anche evitare» urlo, quando torna su, facendo il broncio
«Dai, scusa» dice abbracciandomi
È freddissimo. È bagnato.
Un brivido mi percorre la schiena, finquando mi butta in acqua violentemente.
«Sei stupido?» dico con un tono misto tra l'arrabbiato e il divertito.
«Se dobbiamo calcolare le cazzate fatte in 17 anni di vita la stupida qui sei tu.»
«Vaffanculo» dico girandomi
Mi prende per le spalle facendomi girare, come fa sempre.
Mi mette una ciocca di capelli bagnati dietro l'orecchio.
«Mi fai impazzire» mi sussurra all'orecchio
Lo so. Sono un disastro.

«Non capisco mai quando posso scherzare con te, non so quando mi risponderai male a tua volta o quando ti offenderai.
Sei lunatica e menefreghista con la maggiorparte delle persone che ti circondano ma con me, riservi un comportamente tutt'altro diverso, che mi fa perdere la testa. Mi basta stare in silenzio, vicino a te per capirti all'istante. Sei stronza e acida un minuto e poi diventi dolce e sensibile.
E poi le tue mani, le tue mani mi fanno impazzire. Sempre le stesse, con le unghie perennemente colorate di nero, bianco o di boreaux. Vorrei prenderele e posarmele sul viso.
Le tue labbra, Dio le tue labbra.
Anche solo sentire il suono della tua voce mi fa impazzire.
E poi, come fai a vergognarti di un corpo cosí?
Sei bellissima.
I tuoi capelli biondi che ti contornano il viso, con il solito profumo che mi fa rendere conto che non è tanto diverso da qualche anno fa.
E i tuoi occhi. I tuoi occhi sono la cosa piú bella che io abbia mai visto. Azzurri come il cielo.
Mi ci perdo ogni volta te lo assicuro.

Ho cercato di starti lontano in questo periodo, per capire se era possibile. Ma non ci riesco.
Mi dispiace, non volevo che accadesse, ma penso di essermi innamorato di te.»
Resto a fissarlo, immobile.
Ho il cuore che batte a mille.
Nel mio viso prende spazio un leggero sorriso.
Mi avvicino a lui. Lentamente.
Gli poso le mani suo viso, e lui fa un respiro lento e profondo.
Mi rendo conto di star tremando solo quando Shawn appoggia le sue mani sulle mie.
A questo punto mi avvicino ancora di piú.
Pochissimi centimetri separano le nostre labbra.
Shawn decide di togliere i centimetri, appoggiando delicatamente le labbra sulle mie, lasciandomi una leggera scia di baci a stampo.
Gli getto le braccia al collo, e lui ha capito instantaneamente che può continuare.
Il mio respiro si è trasformato in un affanno incontrollabile.
Intreccio le dita ai suoi capelli, stringendolo a me. Dischiudo le labbra per respirarne il profumo inebriante.
Mi prende in braccio, continuando con una mano però, ad accarezzarmi la schiena, e poi sfiorarmi il collo, lasciandomi brividi per tutto il corpo.
Lentamente, mi porta a riva, sul nostro asciugamano, facendomi sdraiare delicatamente sulla sabbia, continuando a baciarmi. La sua mano si muove lentamente nei miei capelli.
Gli ho sfiorati il petto con le mani, e al contatto ho deciso che sarebbero rimaste li.
Affonda la testa nella mia spalla.
«Ti amo» sussurra
Gli prendo il viso con le mani, riportando le sue labbra sulle mie.

Spazio autrice
ciao a tutti. come state?
penso che molti di voi non so asoettavano questo in questo momento della storia ma va be.

Posso chiedervi un favore?
Ditemi se vedete il cast perchè ho avuto un problema quindi ditemi se lo vedete.

spero che il capitolo vi sia piaciuto. ci vediamo presto.
un bacione🌈
gwen

Disaster||Sabrina CarpenterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora