Sabato
“ Isak? Sei sicuro? ” Chiede Eskild, aprendo un po' la porta della camera, infilandoci la testa dentro, per vedere la mia espressione, ora completamente sotto shock.
“ Eskild, non farlo. Non lo voglio vedere. ” Dico scandendo bene ogni singola parola, per far capire meglio il mio " No "
“ Ma magari vuole sol- ” Lo blocco subito con uno sguardo di fuoco, che non ammette repliche .
“ No e ora chiudi ” Indico la porta e mi infilo di nuovo sotto le coperte.
“ Ma che gli dico? ” Mi chiede il biondo con tono ansioso e sbuffo perché davvero quanto ci vuole a inventarsi qualcosa?“ Eskild, sei il re dell' improvvisazione. ” gli dico volendo un po' di tranquillità, anche se in questo momento sono l'opposto di tranquillo.
Sapere che Even è davanti alla mia porta di casa e che probabilmente starà dando di matto mi fa tremare le gambe, ma allo stesso tempo mi provoca un'ondata di rabbia per quello che mi ha fatto.
Il fatto di avermi baciato e detto sdolcinate, per poi farmi fare la figura dello stupido, davanti al suo bacio con Sonja, è stato davvero un pugno allo stomaco.
Non capisce che, pur avendo tutte le motivazioni di questo mondo per non lasciarla, dall'altra parte ci sto male io.
Se non è pronto a fare il passo successivo o a venirmi incontro, io non ci sto più, non mi riduco così per un ragazzo, né soprattutto accetto il ruolo dell'amante, soltanto perché lui è un senza palle.“ Ok, ho detto che oggi non sei dell'umore per parlare, né di vedere nessuno. Comunque devo ammettere che é davvero figo, gli sarei già saltato addosso in questo momento ” La voce inaspettata di Eskild mi fa sobbalzare sul posto, perché davvero se vuole gli insegno come si bussa.
“ Ti sembra il momento per questi discorsi? Sarà anche figo, come dici tu, ma vorrei uno con i coglioni. ” Ribadisco fermamente, dopo aver compreso la sua frase, ed Eskild indietreggia, pronto per uscire, spaventato dal mio tono freddo e ferito.+++
Sabato 18.30Sono esattamente le 18.30 e io sto tranquillamente guardando un film sul computer e, visto il mio umore pietoso, ho scelto 'Titanic ".
Sono sul punto in cui lui si sacrifica per lei, una parte che mi fa alzare gli occhi al cielo perché davvero ci stavano tutti e due su quel pezzo di legno.
Sento bussare alla porta e sbuffo sonoramente, pronto per sentire l'ennesima cazzata di Eskild, che vuole alzarmi il morale, fallendo miseramente.
“ Eskild? Entra se devi farlo, tanto ormai ” Dico un po' seccato, ma non ricevendo nessuna risposta, mi alzo controvoglia e quello che trovo mi blocca il respiro.
Even sta lì in piedi davanti a me, serio come non mai, quasi arrabbiato, il che é strano visto che ha un sorrisino da stronzo stampato in faccia tutto il tempo.“ Che ci fai qui e come sei entrato? ” Oso chiedere dopo alcuni minuti di silenzio
“ No cazzo Isak, quello che deve fare domande sono io. ” Dice arrabbiato mentre entra spedito in camera, chiudendo la porta della camera con un piede.
Io ricambio il suo sguardo, con uno altrettanto arrabbiato, perché l'unico che ha il diritto di arrabbiarsi sono io.“ Senti, coso, non sono io che faccio i giochetti e usa la gente ” gli punto il dito contro, mentre mi muovo avanti indietro per la stanza, per sbollire la rabbia, che cresce sempre di più in me.
“ Se hai qualcosa da dirmi, dimmela allora, invece di giocare a nascondino. ” Mi risponde a tono, mentre si passa una mano nei capelli, come segno di frustazione.“ Il problema è che tu mi hai trattato di merda. Secondo te a me va bene essere baciato, avere sentimenti che non vorrei provare per te, quando evidentemente ami ancora Sonja?eh? Secondo te è bello per me vederti baciarla alla festa, quando esattamente il giorno prima avevi baciato me? Non sono un giocattolo, quindi se vuoi continuare così, sappi che io non ci sto più. Ti avevo detto che avrei provato a non pensare a Sonja, ma dimmi come faccio a non farlo? Proprio non riesco a rimanere impassibile davanti a voi due. Mi dispiace. ”
Urlo tutto quello che mi viene in mente, tutto quello che penso e mi fa stare male e nel mentre gesticolo, sentendomi già meglio e con un peso in meno.Even mi guarda, quasi scioccato dalla mia sfuriata e fa un passo verso di me, fermando il mio gesticolare.
“ Isak, non ti sto usando cazzo.
Ci tengo a te come non hai mai fatto con nessuno. Mi serve tempo con Sonja, non é così facile come credi.
Capisco che tutto questo ti faccia soffrire e non puoi capire quanto mi odio in questo momento, perchè l'ultima cosa che voglio è vederti triste per colpa mia.
Baby, ti prego abbi un po' di pazienza e fede per me. ” Mi accarezza la guancia con il pollice, per poi prendermi il viso con le sua mani, fissandomi sempre dritto negli occhi.
“ Even, non ce la faccio, scusa. Adesso ho bisogno di stare un po' per conto mio. ” mi libero dalla sua stretta, spezzando il contatto visivo con lui.
“ Isak, ti pre- ”
“ No Even, Ti prego io di andare. Ho bisogno di stare da solo. ” Gli do le spalle, aspettando che se ne vada da qui, anche perché sto per scoppiare a piangere.
Sento le sue labbra sfiorare delicatamente la mia guancia, per poi dirigersi verso la porta.
“ Me ne vado ma non ti libererai facilmente di me, Isak.
È una promessa. ”
Gli sento dire prima di uscire definitivamente dalla camera.
Mi stendo sul letto e scoppio in un pianto liberatorio, smorzando i suoni con il cuscino.E qui capisco che quello che provo per Even va oltre quello che avrei mai immaginato.
+++
I miei feels💔💔
Avrà fatto bene Isak? ed Even cosa farà?
PS: scusate se il capitolo non è il massimo