16

869 50 8
                                    

Sabato 00:00

“ Togliti da lui immediatamente ”
Even si avvicina minacciosamente ad Alexander e sono quasi sicuro che lo stia per colpire, vista la sua faccia incazzata.
Si sta trattenendo come non mai e so che devo agire immediatamente, in modo che non ci sia nessun tipo di rissa, non voglio avere l'attenzione di tutta la festa su di me.

“ Even, fermati ” Mi metto in mezzo ai due, ammonendo Even con lo sguardo, intimandogli di fermare qualunque cosa avesse in mente di fare.

“ Isak, togliti, devo ammazzare questo cretino ”  le sue parole mi fanno strabuzzare gli occhi dalla paura, perché insomma un metro e novanta di ragazzo di certo non picchia come una ragazzina.
Io sicuramente non voglio assistere ad una rissa, ma soprattutto non voglio sentirmi il responsabile di questa, anche se in effetti lo sono.
“ Even, scordatelo.  Non ne hai il motivo. Non devi limonarti Sonja? ” Rispondo con tono acido, facendogli capire tutta la mia rabbia e disprezzo per il comportamento dell'altro giorno.
Se pensa di potere venire qui e fare tutto questo casino, per una cosa così stupida, non ha proprio capito con chi ha a che fare.

“ Mi limonerei te se solo potessi. ” Lo dice con una tale semplicità che mi fa bloccare il respiro.
Posso essere arrabbiato quanto voglio, ma queste frasi mi fanno sempre effetto, soprattutto se dette da lui.
“ Vattene e lascia stare Alexander, non ha fatto niente di male ” Difendo il mio nuovo amico, che sembra un po' spaesato da tutta questa situazione e non ha tutti i torti.
Non posso che sentirmi dispiaciuto per lui.

“ Ti sta spogliando con gli occhi, Isak. Ti sta troppo vicino e cazzo solo io posso fare queste cose ok? ” Si avvicina al mio viso e mi sfiora la guancia con il pollice, per poi sospirare profondamente
“ Quanto mi è mancato il tuo profumo ” Continua ad accarezzarmi dolcemente e mi risveglio dal mio stato di trans, spingendolo via da me.
“ Even, ho bisogno di spazio e tempo quindi vattene ” Dico arrabbiato per poi girarmi verso Alexander, rivolgendogli un'espressione dispiaciuta, mimandogli un "mi dispiace " a fior di labbra.

“ ti stai comportando come un bimbo di tre anni. ” Lo rimprovero, mentre mi avvicino ad Alexander, dando le spalle a Even, che sembra sempre più incazzato ogni minuto che passa.

“ Giuro che se ti tocca, lo faccio nero ” Continua a minacciare Alexander, con uno sguardo di fuoco.

Alexander, ora abbastanza scazzato dalle parole di Even, gli si avvicina e gli dà una spinta con il braccio.

Oh oh.

“ Even ” Lo avverto con lo sguardo, sperando che faccia la persona matura e non risponda al gesto del moro.

Come non detto

In meno di due secondi, il pugno di Even si schianta addosso ad Alexander, che, avendo perso l'equilibrio per colpa del colpo, cade a terra con il naso sgocciolante di sangue.

Oh cazzo.

“ Even! Sei pazzo? ” gli afferro il braccio e lo trascino in un angolo, mentre un ragazzo con la cresta, che presumo sia l'amico di Alex, lo aiuta ad alzarsi da terra.

“ Isak, lasciami che lo devo ammazzare seriamente ”  continua a camminare avanti indietro, troppo incazzato per stare fermo due secondi
“ Ti vuoi calmare? ” Seguo i suoi movimenti e sbuffo, perché quello incazzato dovrei essere io.

“ No, Isak, non riesci a capire che soltanto il pensiero di te con un altro mi uccide? lo capisci che sei diventato una fottuta droga, di cui non posso farne a meno, eh? Ho passato due giorni di inferno, continuavo a pensare a te, ai tuoi occhi dolci e sinceri, ai sbuffi che emetti quando dico qualche scemenza o al tuo essere mestruato, ma soprattutto ai tuoi baci così sinceri.
Isak, ho lasciato Sonja, non ce la faccio a sentirti così distante. Proprio non ce la faccio. Con te mi sento libero e me stesso come mai  in vita mia. Perdonami ” Mi si avvicina e mi stringe le mani con le sue.
Ha detto tutte le cose che volevo sentirmi dire da tempo e non potrei che essere più felice di così.
“ io non sono mestruato ” Metto il broncio ed Even scoppia a ridere, attirandomi a sè.
“ Di tutto questo hai capito solo mestruato? ” Sorrido e lo abbraccio di slancio, godendomi la sensazione di calore e serenità che tutto d'un tratto mi travolge.
Mi era mancato il suo profumo, le sue braccia possenti sulla mia vita, ma soprattutto lui.

Mi sei mancato ” Mi alza da terra e mi stringe ancora di più a sè, lasciando nessun tipo di spazio tra di noi.

Ora sto bene

Posso finalmente respirare ” Mi riappoggia a terra, non allontanandosi lo stesso da me.
“ Ti sono manca- ” Non riesco a terminare la frase che sento le sue labbra sulle mie.
Un bacio veloce che mi provoca mille farfalle allo stomaco.

“ Scusa impazzivo se non lo facevo ” Mi accarezza la guancia e gli sorrido felice, contento di riaverlo vicino a me.
La sua distanza mi ha fatto stare male, sono arrivato a un punto in cui lo sognavo pure di notte, sognavo i suoi baci e le sue carezze delicate.
Senza Even non ci sto stare e questa cosa mi spaventa.

“ Ti avevo detto che non ti saresti sbarazzato facilmente di me, baby ” Avvolge le braccia intorno alla mia vita e mi strofina il naso con il suo, provocando una mia risata.

Even è veleno e antidoto.

                          +++

I'm backkk!!
Scusate il ritardo, spero mi perdoniate dopo questo capitolo 💓💓
Bacii

A Parallel Universe →EvakDove le storie prendono vita. Scoprilo ora