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Domenica 22.30

“ E così siamo soli soletti ” Dico tutto d'un tratto mentre Even mi accarezza lentamente le cosce, mentre annuisce con un sorriso che di casto non ha proprio nulla.

“ Già, sei nervoso? ” Mi chiede divertito, anche se probabilmente anche lui la sente tutta questa tensione e potrei quasi giurare che la temperatura della stanza, in cui ci troviamo, si sia alzata di almeno dieci gradi.

“ No, ma ti pare? ” Inizio a dondolare le gambe, per sfogare tutta l'agitazione in corpo.
Ho sempre saputo che prima o poi sarebbe successo e l'idea mi spaventa ma allo stesso tempo mi provoca brividi di eccitazione lungo tutta la schiena.

“ Certo ” Mi risponde con tono sarcastico e appoggia la mano calda sopra la mia, per poi stringerla dolcemente, il che mi rende già più calmo e rilassato.
L'altra mano continua ad accarezzarmi la coscia per poi arrivare fino all'ombelico, fino a fermarsi sulla mia vita, che stringe in una morsa. La sua stretta mi fa rabbrividire e mi si formano brividi per tutto il corpo, che non passano inosservati a Even.

“ Sei davvero bello. Te l'ho mai detto? ” Mi sussurra accattivante all'orecchio. Il suo tono di voce mi rende instabile e sono quasi sicuro di essermi trasformato in una foglia tremolante.

“ N-no ” Riesco a rispondere con un tono totalmente diverso da quello usato dal biondo, che di insicuro non avevo niente.

“ Sei bellissimo ” Conferma mentre le sue labbra umide si spostano lungo il collo, sfiorandomi dolcemente la pelle, che scotta sotto il suo tocco.
La mia testa scatta all'indietro ed Even, avendo ancora più pelle da torture, inizia a darmi baci per tutto il collo.

“ Sei irresistibile, cazzo ” Sbotta Even, che sembra ormai aver perso il controllo, visto che mi attira ancora più stretto a se, azzerando le distanze. Posso sentire il battito del cuore, che batte all'impazzata, proprio come il mio.

“ Even ” Gemo e il mio respiro si infrange sul suo petto.
“ Dio ” sbotta mentre infila la mano sotto la mia maglia, accarezzando la pelle calda della mia schiena.

Fanculo.

Gli prendo le guance con le mie mani e appoggio improvvisamente le labbra sulle sue.

Grugnisce al contatto e mi prende in braccio, alzandomi di peso dal bancone e  attaccandomi al muro della cucina, non lasciando neanche un po' di spazio fra di noi.
Posso sentire tutto il suo corpo sul mio e non c'è sensazione più bella di questa.

“ Dio, non posso resistere ” mi morde il labbro inferiore, quasi con disperazione e getto la testa indietro, provocandomi anche un po' di dolore dalla botta ma in questo momento non sento niente oltre che le labbra piene di Even su di me.

“ Nemmeno io ” Riesco a dire tra un bacio e l'altro mentre infilo una mano tra i suoi capelli, ora tutti scompigliati, attirandolo ancora di più a me, volendolo sentire ancora più vicino.

“ Andiamo in camera, mm? ” Mi chiede, per avere la mia conferma, mentre lo sento prendermi per le cosce e  mi aggrappo alle sue spalle larghe per non cadere a terra. Lo ringrazio mentalmente perché probabilmente con gambe molli che mi ritrovo, finirei col culo a terra in un secondo.

                              ***

La prima parte!!!😂
Cosa succederà nella seconda?
Gli Evak birichini😎

A Parallel Universe →EvakDove le storie prendono vita. Scoprilo ora