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Domenica 11:30

Mi sveglio infastidito per colpa dei raggi accecanti del sole, che mi colpiscono il viso assonnato.
Sento una sensazione di caldo e di pressione che mi avvolge.
Quando abbasso lo sguardo, noto Even spiccicato al mio corpo come una sanguisuga, con le braccia intorno alla mia vita e la testa appoggiata nell'incavo del mio collo.
Le sue ciglia toccano la sue guance conferendogli l'aspetto di un bambino innocente e calmo.

L'apparenza inganna.

Il suo respiro regolare mi provoca un senso di serenità e mentre lo guardo penso a quanto sia bello mentre dorme, sotto l'effetto dei raggi solari.
" Hai finito di mangiarmi con gli occhi? " Noto Even guardarmi con un ghigno divertito, mentre avvampo imbarazzato.
Prendo il cuscino, da sotto il mio braccio, e glielo tiro in faccia in modo scherzoso.
" Ti preferivo mentre dormivi " Lo vedo proteggersi con le braccia, per poi afferrarmi la mano e attirarmi contro il suo petto nudo e tonico.

Trattieniti, Isak.

" Secondo me mi preferisci sveglio, in tutti i sensi " mi sussurra sensualmente nell'orecchio, provocandomi brividi in tutto il corpo.
Abbasso lo sguardo sui suoi pantaloni, notando un leggero rigonfiamento nei suoi pantaloni di cotone e subito distolgo lo sguardo, sentendo già le mia guance scottare per l'imbarazzo.
" Sei un maiale già di prima mattina, che devo fare con te? " Chiedo quasi più a me stesso che a lui, provocando una sua risata, mentre mi lecca la punta del naso.

" Puoi fare di me ciò che vuoi, baby " Lo spingo scherzosamente, facendolo cadere di schiena sul letto.

“ Pervertito ”

“ Stronzetto ” Mi risponde lui a tono

“ Arrapato ” Rispondo velocemente
“ Bambino ” Si avvicina a due centimetri da me.
“ Porco ” Sussurro, mentre il suo respiro caldo si infrange sulle mie labbra, mandando in tilt il mio cervello.
“ Mio ” Mi dice a fior di labbra, per poi afferrarmi per i fianchi, scontrando le sue labbra con le mie.

“ Tuo ” Lo attiro più vicino a me, volendo sentirlo più vicino possibile, incrociando le braccia intorno al suo collo.
“ Mi fai impazzire ” Le sue labbra accarezzano le mie dolcemente, per poi succhiarmi il labbro inferiore.
Emetto un gemito di piacere e lo sento armeggiare con la mia maglia del pigiama.
Nel frattempo mi fa stendere di schiena sul letto, senza mai staccarci l'uno dall'altro.
Il suo corpo sovrasta il mio e si infila in mezzo alle mie gambe, ora piegate, premendo la sua parte più dura sulla parte interna della mia coscia.
“ questo è quello che mi fai ” Annuncia con il respiro più pesante e irregolare, proprio come il mio.

“ Ragazzi, vi ho preparato la colazione ” Se l'omicidio fosse legale, in questo momento avrei ammazzato Eskild, senza pensarci un secondo.
Even grugnisce infastidito e non posso essere più che d'accordo con lui.

“ Mm sì arriviamo ” Rispondo con il respiro affannoso, mentre cerco a tentoni la maglia che minuti fa Even mi ha sfilato.
“ Non finisce qua ” Mi informa il biondo, con sguardo intenso ed eccitato, dopo che si alza, ancora mezzo nudo.

                              +++

“ Stavate dormendo? ” Chiede Eskild, dopo che raggiungiamo la cucina, un po' imbarazzati da quello successo poco fa.
Beh in realtà l'unico a disagio sembro essere solo io.
Even, infatti, sta sfoggiando un sorrisino divertito, anche se so che è ancora infastidito per essere stato interrotto sul più bello.
“ Si, più o meno ” rispondo, mentre prendo posto in uno dei sgabelli, davanti al bancone di marmo della cucina.

“ Mm faró finta di crederci. Isak avevi la stessa voce di uno che finisce di correre per trenta rampe di scale” Risponde un po' dubbioso il Guru, dopo averci esaminato per bene.

Tossico imbarazzato, mentre un Even, affianco a me, esplode in una fragorosa risata, subito seguito dal mio conquilino.

“ Tornando seri, state insieme adesso? ” Eskild chiede un tono più serio, dopo aver bevuto un sorso di caffè dalla sua tazza a pois.
Non faccio a tempo a rispondere che Even mi prende la mano, annuendo felicemente.

“ Vi do la mia benedizione, figlioli. Mi raccomando, usate le precauzioni. ” Mi metto le mani davanti alla faccia, scuotendo la testa esasperato dalla sfacciataggine del mio amico.

“ Ma dove sono finito? ” Mormoro a me stesso.

                             +++

Domenica 16:30

“ Even? Mi spingi?” Chiedo con la vocina di un bimbo di sette anni, dopo essermi seduto su un'altalena.

“ sicuro che regga, bimbo? ” Chiede Even con un ghigno.
Alzo il dito medio nella sua direzione, provocando una sua risata come risposta.

“ Va bene, ho capito, arrivo. ” Si posta dietro di me e, dopo aver appoggiato la mano sulla mia schiena, mi dà uno spintone così forte, che quasi cado a terra.
“ EVEN! ” Strillo dallo spavento, per poi attaccarmi saldamente alle corde dell'altalena.

“ Scusa piccolo. Mi dimentico che sei piccolino e fragile ” Mi stuzzica Even, mentre mi trattengo dal picchiarlo.

“ Fortunato che sono qui seduto e non ho voglia di alzarmi, se no ti avrei già tempestato di pugni. ”

“ Sei vuoi tempestarmi di baci, sono qui a tua disposizione, quando vuoi ” Mi sussurra all'orecchio, leccandomi il lobo con la lingua.

“ Scemo ” Lo prendo in giro e vedo un sorriso sincero nascergli sulle labbra.

“ Isak, sono felice ” Dice d'un tratto Even, dopo due minuti di silenzio, in cui gli unici rumori che si sentono sono gli strilli divertiti dei bambini e il cinguettio degli uccelli, che in qualche modo sanno di felicità.

“ Anche io, Even, anche io ” Sussurro sincero, mentre Even si inginocchia davanti a me e, dopo avermi preso le guance tra le sue mani, mi dà un bacio da far girare la testa.

Un bacio pieno di amore.

  

                                   +++

Eccomi!!
Gli Evak innamorati.😎😍
Che ne pensate?

A Parallel Universe →EvakDove le storie prendono vita. Scoprilo ora