Un bacio inaspettato.

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Sono passate già tre settimane da quando l’accademia è iniziata, tre settimane abbastanza tranquille, Diego stuzzica continuamente Lodo senza nessun risultato apparente, ma non molla la presa, mio padre mi chiama tutti i giorni ed è riuscito persino a parlare con Clara anche se non ho ben capito di cosa, all’accademia va alla perfezione, io e Lodo stiamo scrivendo una canzone ma abbiamo deciso di non rivelarlo a nessuno per ora, ormai per me è diventata come una sorella. Alex veniva qui ogni mercoledì per due ore a lezione di piano, infondo è un ragazzo simpatico ed è davvero carino nei miei confronti, un po’ troppo dicono tutti i miei amici. Jorge non perdeva l’occasione di prendermi in giro, non so come ma ogni volta che sono sovrappensiero lui mi capita davanti e BUM ci scontriamo, soprattutto non ha ancora smesso di chiamarmi Tinita. Mechi e Xabi sono sempre più innamorati e lei come al solito non perde l’occasione di farmi domande su domande, imbarazzanti in presenza di tutti, poi ci sono Cande e Ruggero loro… << Lo odio! >> dice qualcuno entrando dalla porta della cucina distogliendomi dai pensieri, quando mi volto vedo Cande arrabbiatissima, << Che è successo? >> chiediamo io e Lodo all’unisono << Tu non dovevi vederti in piazza con Ruggero? >> continua Lodo, << Non nominarmelo neanche! >>, << Ehi, ehi che succede? >> dico tranquillamente a Cande per farla calmare, << è uno stupido! Lo stavo aspettando in piazza quando l’ho visto arrivare e ha abbracciato un'altra dal dietro >> …. Ci guardiamo perplesse, << Ha scambiato un'altra per me! >>. Sento qualcuno urlare dietro la porta e ad un tratto Ruggero fa capolino in cucina con il fiatone << Sapevo che saresti venuta qui! E’ stato un errore… io… >> dice guardando Cande e poi noi, << Quella ragazza da dietro sembravi proprio tu! >> << Come puoi scambiare le tua ragazza per un'altra!!! >> dice lei infuriata, non sapevo cosa fare e mi viene anche un po’ da ridere per tutto questo, Cande continua a ripetere a Ruggero di andare via e lui continua a supplicarla, alla quarta o quinta volta lei cede e lo abbraccia << Ooh ti amo orsacchiotto mio >>, << è sempre così >> si gira Lodo guardandomi e mettendosi una mano sulla fronte ridendo. Jorge entra in cucina seguito dal resto del gruppo, Mechi viene verso di noi << Oddio hanno fatto una delle loro strane litigate? >> << Si >> rispondiamo insieme e tutti ridiamo. << Oggi andiamo in quel nuovo negozio di strumenti? >> chiede Xabi, << Solo se viene anche la mia dolce metà >> risponde Diego guardando la mia migliore amica << Si vengo ma non perché sono la tua dolce metà sia chiaro >> e lui le sorride. Siamo rimasti lì per un oretta a chiacchierare e ad un tratto mi arriva un messaggio, << Allora andiamo? >> chiede Cande << Si dai andiamo! >> risponde Jorge, << io non posso venire >> dico ad un tratto << Perché? >> chiedono tutti insieme guardandomi, non mi sono ancora abituata al loro modo di essere simili in quello che facevano. << Alex viene oggi perché domani non può >> << Ma sarai qua da sola! >> dice Jorge con un tono ansioso, << E quindi, so badare a me stessa! >>, << No, io rimango. Non ti lascio qui con uno sconosciuto >> << Jorge stai esagerando, non è un assassino e io non ho bisogno di te >> mi guada dritto negl’occhi e vedo che c’è qualcosa che lo turba profondamente << e poi se non vai tu ci sarà una macchina in meno e non potranno venire tutti >>. Da quando sono iniziate queste lezioni Jorge mi tiene d’occhio, non so di cosa ha paura ma in quelle due ore ogni dieci minuti passava nel salone facendo finta di fare delle cose e io sapevo benissimo che erano tutte delle scuse. Finalmente decidono di andare, Lodo mi dice di stare attenta, Jorge e Diego insieme a tutti gl’altri ragazzi si assicurano che in caso di qualche problema io li chiami << Si si ho capito ora andate! >> sbuffo io. Verso le due e mezza suona il campanello e deve essere Alex, apro la porta e lo vedo sorridente, << Ciao Tini! >> e mi abbraccia, questo contatto mi crea imbarazzo, non so perché ha tutte queste confidenze con me. Indossa dei semplici Jeans, una maglietta nera e un giubbotto sempre di Jeans, lo faccio accomodare e iniziamo la nostra lezione.
 Dopo un oretta e mezza gli sto facendo sentire una melodia ma lui non mi toglie gl’occhi di dosso << Vuoi fare una pausa? >> lui ci mette un po’ a capire << Oh, sì si va bene >> << Ma prima devo dirti una cosa >> continua, lo guardo un po’ sospettosa e lui si alza avvicinandosi a me, << Vedi tu mi piaci molto e volevo, volevo … >> e mi bacia sulla bocca all’improvviso, io non mi muovo, sinceramente non me lo aspettavo proprio, sento qualcuno entrare nella stanza e quando mi giro vedo tutti i miei amici, sbalorditi da ciò che hanno appena visto, Alex raccoglie il suo spartito lo mette velocemente nello zaino e sparisce salutando con un filo di voce. << Ma cosa combini? >> urla Lodo << Ooh la nostra Tini ha fatto conquiste >> dice Mechi con una voce stridula. Jorge mi guardava e silenziosamente si volta per andare al piano di sopra. Per un’ora le ragazze mi bombardarono di domande finché Diego non richiama la loro attenzione per dirgli che è ora di andare, mi salutano con qualche battutina e Lodo mi dice che va a farsi una doccia rinfrescante. Decido di cercare Jorge, busso alla porta della sua camera, almeno io sono educata penso, sento la sua voce che dice di entrare, quando entro è sdraiato sul letto e appena mi vede si irrigidisce per un attimo e poi come se niente fosse e con il suo classico sorrisino << Che vuoi Tinita? >> dice lui, << niente è che ti sei chiuso qua da quando sei arrivato. >>. Noto la sua stanza, non ci sono mai entrata prima d’ora, ha le pareti bianche e blu e la grande finestra illumina la stanza, il letto è grande e bianco, noto la chitarra e la tastiera in un angolo vicino a una scrivania grande anche quella, poi su varie mensole ci sono posizionati palloni, medaglie modellini di auto e tante altre cose da ragazzo. << Perché ti sei irritato prima? Quando mi hai visto, si beh baciare Alex >> chiedo imbarazzata dopo il suo silenzio. << Non mi sono irritato ti sbagli >>, << Invece si l’ho visto, nei tuoi occhi >> dico io abbassando la voce come se mi stessi scusando << Senti a me lui non piace, non voglio che stia qui in casa mia, tu puoi fare quello che vuoi ma secondo me non è giusto per te! >>, << Primo non lo conosci neanche e non ti sei neanche sforzato di farlo, secondo come fai a dire che non è il tipo giusto per me! Non sei mio padre e mi conosci da quanto? un mesetto >> << E’ vero! ma ti conosco meglio di lui >>, << tutto quello che fai è prendermi in giro e tu non sai niente di me >> ribatto io scocciata. Lui si alza sembra un po’ impazzito, cerco di non guardarlo negl’occhi perché so che è un punto debole per me << Io so che il tuo colore preferito è il viola, che quando mangi la mela la sbucci perché se no non ti piace, so che la notte fai fatica a dormire, che non ti piacciono i film troppo smielati perché ti annoiano, so che ti piace cantare sotto la doccia, che quando fa troppo caldo non ti va uscire perché credi di sentirti debole, che quando sei agitata per rilassarti componi musiche e so che ami le patatine fritte senza nessuna salsa perché dici che rovinano il loro sapore e potrei continuare a dirti tante altre cose che lui non sa >>. Sono sconvolta, credo, come fa a ricordarsi queste cose, non mi ricordo nemmeno io di averle dette magari, le ho solo accennate. << Beh Jorge viviamo sotto lo stesso tetto >>, << Lui non mi piace! >> << E se a me invece piace? >>. << Fai quello che vuoi Martina, ma non credere che non controllerò la situazione… è come se tu fossi mia sorella e vivi sotto il mio stesso tetto! >>, rimango zitta per un attimo, mi ha chiamata Martina, lui non mi ha mai chiamata Martina da quando ho messo piede in questa casa. << Il punto è che io non sono tua sorella e non mi servi tu che mi fai la ramanzina su chi devo o non devo frequentare! >> sono alterata, nervosa, voglio urlare. << Esci per favore non mi va di continuare questa inutile conversazione, mi sto irritando e parecchio quindi se mi vuoi scusare…>> e mi indica la porta con la mano, esco dalla porta << Io sono irritata Blanco! >> gli urlo. Per il corridoio incontro Lodo, << Ehi che succede? Sembri arrabbiata! >>, << Lo sono! >> ma in questo momento non ho voglia di raccontargli tutto cosi vado nella mia camera e mi sdraio aspettando l’ora di cena.
Passarono cinque giorni da quella litigata, Jorge si è allontanato da me e questo un po’ mi dispiace, infondo io e lui ci divertivamo molto insieme, Alex continuava a farmi la corte e in questi giorni siamo usciti due volte insieme, una volta siamo andati a mangiare un gelato e un'altra in giro per negozi. Non so cosa ne pensa Jorge non abbiamo più parlato di tutto questo anzi parliamo quasi solo per necessità, gl’altri invece non si fidano molto del mio nuovo corteggiatore, ma almeno tentano un approccio. << No Tini, non so, non è il ragazzo giusto per te! >> << Non iniziare anche tu Cande, ci stiamo frequentando non devo sposarmi >> gli dico io, << è carino ma boh! Ha qualcosa che non mi convince e davvero non c’è lo vedo bene con te >>, << e sentiamo con mi vedi bene? >> dico io un po’ scocciata da questa conversazione << Facile Jorge! >> afferma Mechi con tono deciso << Già concordo >> continua Alba che si è unita a noi nel cortile dell’accademia, guardandomi in un modo un po’ strano che quasi mi viene da ridere. << Dai ragazze, non tirate in ballo mio fratello! Tini è una che vuole una storia seria, lui vive di avventure di una notte >> dice Lodo guardando Mechi e Alba, << Ha ragione lei, quindi per ora va bene Alex, se non dovesse funzionare ne cercherò un altro >> dico ridacchiando e anche loro si uniscono a me. Penso a quello che Lodovica ha appena detto e mi si stringe un po’ lo stomaco, infondo è veramente così.
Sophia si è accorta di questo distacco infatti negl’ultimi giorni sembra di buon umore, anche se non la smette di lanciarmi occhiatacce, le sento anche quando non sono voltata verso di lei. << Questo è per te >> mi dice Alex colpendomi di sorpresa mentre sono nell’aula degli strumenti, in mano ha un fiore arancio e me lo porge. << Grazie >> gli dico piano, Jorge ci sta guardando da lontano, sento i suoi occhi verdi su di noi, << Oh che carino che sei >> dice Lodo avvicinandosi con un sorriso, almeno lei mi appoggia in questa storia, << Se te ne regalo uno anche io mi darai un bacio? >> dice Diego arrivando alle sue spalle << E da quando tu regali fiori alle ragazze? Non ti ho neanche mai visto con un fiore in mano ora che ci penso >> dice guardandolo con aria quasi stupita << Oh hai ragione, ma per te potrei anche farlo >> << No grazie, tanto il bacio non te lo do comunque! >> e se ne va lasciandolo li senza farlo rispondere, << Cosa devo fare? >> si gira verso di me e Alex, << Pazienza Diego, tanta pazienza! >> gli dico io ridendo. Sono l’ultima nell’aula e quando sto per uscire Sophia mi blocca alla porta, << Vedo che mi hai capito, allora non sei stupida come pensavo? >>, << Che intendi? >> le dico, << Vedo che hai seguito il mio consiglio e ti sei allontanata da Jorge >>, ci si mette anche lei << Ti sbagli non ho seguito per niente il tuo consiglio, non è sicuramente perché tu me l’hai detto anzi, imposto >>. Mi fissa negl’occhi con irritazione? Rabbia? Si sentono solo i nostri respiri… << Che succede qui? >> dice Jorge comparendo improvvisamente sulla porta. << Niente >> rispondo io velocemente, << Oh Jorge, questa mocciosa si crede chissà chi >> e gli si avvicina piano, << Smettila Sophia, ti proibisco di… >>, << BASTA! >> dico io infuriata << non ne posso più di voi, cosa vuoi da me Sophia?  Se ti senti così minacciata da me sono solo affari tuoi, non è colpa mia se soffri di problemi di autostima e l’unico modo che hai per farti notare e sminuire tutti quelli che ti circondano, ti fai tutti questi problemi per nulla, vuoi Jorge? Tienitelo! Prenditelo! Ma se vuoi conquistarlo o portartelo solo a letto o quello che vuoi concentrati su di lui e non su di me >>. Lei è ancora più arrabbiata di prima e non dice una parola. Sto per uscire quando Jorge mi ferma afferrandomi il polso, quel contatto mi fa tremare un po’, << Stai bene? >> << Jorge smettila! Ti ho già detto che non mi serve una guardia del corpo quindi vai dalla tua amichetta >> e me ne vado, perché infondo questa cosa mi fa male? Devo smetterla di sentirmi così per lui. Non può essere tutto normale, essere lasciata in pace da quella strega che non capisce nulla, uscire con Alex e essere amica di Jorge come sempre? Perché rende tutto così difficile? Solo per la sua mania di controllare tutto?

Autore: Cosa ne pensate di quello che è successo? A presto con i prossimi capitoli!

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