Una notte magica.

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Faccio un passo e entro nella stanza, osservo quello che mi circonda, è piena di rose messe ovunque, rosse e bianche, la luce è spenta a fare tutto quel bagliore sono le candele rosse messe dentro a dei vasetti trasparenti, il letto è a baldacchino e a due strascichi rossi che scendono infondo al letto, credo si possano tirare per coprirlo, un buonissimo profumo arieggia nella stanza. << E’ stupendo >> dico senza voce, mi giro per guardarlo, << Auguri Tinita >> dice lui e mi posa un dolce bacio sulle labbra, << Vieni >> mi dice piano e mi fa sedere sull’enorme letto, bianco e all’apparenza molto comodo. << Mio padre sa che siamo qui? >> domando poi, << Si! >> risponde << Mi ha aiutato anche lui come tutti gl’altri >>, << Ora capisco perché le ragazze dicevano quelle strane cose >> dico tra me e me, << Cosa? >> chiede lui con una faccia confusa, << Nulla di importante! >> dico. Jorge esce un attimo dalla stanza e poi torna con una bottiglia di vino, << Festeggiamo! >> dice lui, da un armadietto lì in parte tira fuori due bicchieri, stappa la bottiglia facendo saltare il tappo e poi lo versa, me ne porge uno e si siede in parte a me, << Auguri ancora mia dolce Tinita>> dice picchiettando il suo bicchiere con il mio, io sono senza parola per la bellezza di questo momento, vorrei fermarlo e rimanere qua per sempre a guardare Jorge e i suoi due verdi occhi profondi, gli stessi occhi che incontrai il primo giorno che arrivai qui, sarà stato destino o una semplice coincidenza, so solo che da quel momento non ho mai smesso di pensare a lui anche se non lo ammettevo nemmeno a me stessa, ripenso alla prima cosa che mi disse “Ehi svampita guarda dove vai!“ e a quel pensiero ridacchio, << Che hai da ridere? >> mi guarda lui stranito, << Niente, ripensavo al nostro primo incontro! >>, << Lo ricordo benissimo >> dice << Il giorno più fortunato della mia vita, anche se devo dirti la verità… ti ho vista arrivare, poi ti ho vista distratta con la testa tra le nuvole mi sono incantato un momento a guardarti e tu mi sei arrivata addosso, non mi era mai successo prima di incantarmi nel vedere una ragazza >>, << Ah Jorge sei un romanticone >> dico sorridendo, << Credevo che non ti avrei rivista mai più e poi eri nel mio salotto, da quel momento ho capito che ero fottuto perché non sarei riuscito a starti alla larga, ho provato a reprimere questa cosa ma non ci riuscivo >>, << Meglio, ora siamo qua insieme >> gli dico io << Sono contenta che tu non mi abbia mai lasciata sola anche quando ero arrabbiata con te >> e gli do un dolce bacio. Siamo sdraiati sul letto a parlare di tutto quello che non ci siamo mai detti, quello che provavamo in alcune situazioni, alla fine ci volevamo da sempre ma ci è voluto un po’ per arrivare qui insieme in questa notte fantastica. Stiamo bevendo ancora lo spumante e stiamo mangiano dei pasticcini al cioccolato a forma di cuore, << Sono buonissimi! >> dico io, << Già! Ma tu sei più buona >> mi dice lui, << A proposito! >> dico quando mi torna in mente una cosa << Tu sei mio per 2 ore e devi fare quello che ti dico io! >> lo guardo con un sorriso, << Adesso? >> dice lui << Sei impazzita? >> dice con una faccia buffa, << No per niente! >> pochi secondi di silenzio mentre ci fissiamo negl’occhi << Ora è il mio turno di vendicarmi Blanco! >>. Mi metto a cavalcioni su di lui e lo guardo con un sorriso maligno, << Che vuoi fare Martina? >> dice Jorge sorridendo, << Ora lo vedrai! >> dico io << Ti è proibito muoverti, toccarmi, spostarmi o qualsiasi altra cosa! >> dico un po’ cattiva e poi sorrido, << Posso almeno respirare? >> io inclino la testa e lo guardo storta, << Ok faccio il bravo >> dice lui. Lo faccio sedere e gli sbottono la camicia blu che indossa, << Martina è un gioco pericolo questo >> dice sorridendomi, << Sono più pericolosa io! >> gli dico vicino all’orecchio e sento il suo respiro accelerare, sta funzionando il mio piano “far impazzire Jorge Blanco”, gli sfilo la camicia lentamente facendo in modo che le mie mani accarezzassero le sue braccia, lo sento contrarre tutti i muscoli, getto la camicia in parte al letto e poi lo spingo giù in modo che si sdrai, << Oddio Martina cosa stai facendo? >>, io non rispondo e sorrido poi inizio a baciarlo sulla pacia partendo dal bordo dei pantaloni e andando su piano, dandogli dolci e lenti baci, il petto, le spalle, il collo e poi giù di nuovo, << Martina fermati ti prego! >> dice lui sollevandosi sulle braccia, << Ti piace la tortura Jorge Blanco? >> e lo guardo, << Non puoi fare così >> dice sorridendo << Mi stavi facendo impazzire >>, << Lo so, ho sentito >> dico mordendomi il labbro, << Tinita non fare così, il mio autocontrollo sta esaurendo >>. Lo fisso negl’occhi per pochi secondi << E allora non controllarti >> dico d’un fiato, lui mi guarda un po’ stranito e  si mette a sedere ancora con me seduta sopra di lui, << Martina io non ho fatto tutto questo per portarti a letto >> dice accarezzandomi la guancia, << Lo so >> dico << Lo so che non vuoi perché hai paura che io pensi male di tutto ciò, ma lo voglio io, sono io che ti voglio Jorge >> e lo bacio, prima dei piccoli baci e poi sempre più lunghi e passionali, sento le sue mani slacciarmi la cerniera del vestito e lentamente farmi scivolare giù le spalline, come una carezza, continua a guardarmi negl’occhi senza mai distogliere lo sguardo, lo sento respirare forte in preda alla passione. La parte sopra del vestito è abbassata e finiamo sdraiati, io sono sopra di lui e continuiamo a baciarci, mentre mi passa una mano sulla schiena. Si alza di colpo dal letto e mi matte in piedi e piano mi fa scivolare giù il vestito e mi rivolge un sorrisino malizioso, poi lui si siede sul letto e mi dà dei piccoli baci sul ventre, con i suoi occhi che fissano i miei mi siedo su di lui e gli slaccio i pantaloni, sento le sue mani sulla mia schiena che mi slacciano il reggiseno che finisce in terra, lui si alza e io mi tengo con le gambe alla sua vita mentre si fa scivolare giù i pantaloni, mi sdraia sul letto e io sono sotto di lui. Inizia a baciarmi tutto il corpo e io mi lascio andare al desiderio di averlo, la cosa più dolce del mondo, Jorge sta facendo l’amore con me ed è tutto fantastico.
 
Siamo nudi sotto le coperte e io sono accoccolata a lui, sono le 4 del mattino e io sono la persona più felice del mondo, ripenso all’avventura d’amore che c’è appena stata, è stato tutto così focoso e passionale, sembrava che i nostri corpi si conoscessero da sempre, baci infiniti, carezze delicate ma anche momenti forti ed emozionanti, la cosa più bella del mondo era che Jorge mi teneva per mano sempre senza lasciarla mai. << E’ il compleanno più bello della mia vita >> dico alzando di poco la testa perché sono esausta, lo sento posarmi un bacio sulla fronte, << Io non posso più fare a meno di te Martina >> dice lui alzandosi per guardarmi dall’alto negl’occhi << Dopo una nottata così… non so come descriverla perché dire fantastica è poco >> lo guardo << Amo passare il mio tempo con te, cantare, ridere, baciarti, parlare e anche fare l’amore con te, fare qualsiasi cosa, non riesco a spiegarne il motivo, ma dentro di me quando si tratta di te tutto si trasforma è come se fossi legato a te da qualcosa di forte, mi sono innamorato di te Martina di tutto quello che sei e che mi fai sentire >> una lacrima scende sul mio viso, lui sorride piano, << Non lasciarmi mai >> dico piano, << Non ti lascerei per nulla al mondo! >> e ci baciamo. Mi sveglio e vedo che è mattina, sono ancora nuda nel letto e in parte a me c’è Jorge, lo guardo, non posso ancora credere a quello che è successo stanotte, lo osservo mentre sono ancora sdraiata, sembra così tranquillo e pacifico. Mi avvicino piano e gli do un piccolo bacio sulle labbra, lui lentamente apre i suoi occhi verdi e appena mi vede sorride, << Buongiorno amore mio >> dice tirandomi a se e mi ritrovo per metà sopra di lui, mi dà un dolce bacio << Qualcuno è di buon umore stamattina >> dico, << Tutto merito tuo! >> dice, dopo un po’ di coccole e baci si alza dal letto e mi dice di aspettarlo li, prende un lenzuolo e se lo lega alla vita e sparisce per 10 minuti, quando torna ha in mano un vassoio con la colazione, ci sono due bicchieri di spremuta, due fette di torta al cioccolato avanzata dalla sera prima, due ciambelle e una ciotolina con dentro more, lamponi e fragole, << Wow >> dico quando arriva a letto e poggia il vassoio, lui si stende in parte a me e iniziamo a far colazione tra le risate, << Oggi è tutto per noi >> dice, << Davvero? >> domando sorridente, niente mi rende più felice di sapere che passerò tutto il giorno con Jorge, << Gl’altri stamattina sono usciti, Vittorio e mia madre sono andati con Clara e tuo padre in barca, Lodo è da Diego e a Rosa abbiamo dato il giorno libero >> mi fa lui l’occhiolino << Ah! Proprio soli, soli! >> dico ridacchiando, << Già torneranno tutti per cena >> dice << Allora oggi che vuoi fare? >>, << Non saprei, potremmo fare tante cose, ci penso un po’ su, ma sicuramente ti starò vicino Blanco >> affermo, << E’ quello che voglio anche io! >> e rido mentre gli passo una mora e lui la addenta. Stiamo ancora un po’ sdraiati nel letto, << Io devo farmi una doccia >> dice lui mentre si sta per alzare, io lo fermo e inizio a baciarlo e mi metto a cavalcioni sopra di lui e ridacchia, << Non vuoi lasciarmi andare? >> chiede, io inizio a baciarlo e lui mi posa le mani sulla schiena coperta dal lenzuolo e mi accarezza andando sempre più giù fino alle cosce e poi tornando su, << Così non mi alzo più però >> dice e sento l’eccitazione nella sua voce, io ridacchio << Sai >> dico piano mentre gli bacio il petto << Anche io >> e salgo al collo, << Devo farmi la doccia >> gli dico piano quando arrivo all’orecchio, a quelle parole Jorge mi afferra si alza di colpo e mentre io mi tengo a lui si dirige verso il bagno, << Ti avevo detto che questi giochetti sono pericolosi con me Martina >> e si passa la lingua tra le labbra poi si getta sulle mie labbra mentre mi poggia a terra, io lascio andare il lenzuolo che cade a terra, sono riuscita a far impazzire Jorge Blanco.
 
E’ pomeriggio, Jorge mi ha preparato il pranzo e ho scoperto che è un ottimo cuoco, siamo nella piscina e io sono abbracciata a lui mentre lentamente l’acqua ci sposta, ho la testa appoggiata alla sua spalla e lui continua a darmi dei piccoli baci alla base del collo. Siamo solo io e lui e sto veramente bene, << Ti sei addormentata? >> chiede Jorge siccome da quella posizione non mi muovevo, << Si, è che sto così bene! >> dico alzando la testa per guardarlo, quando incontro i suoi occhi e lo vedo con i capelli bagnati e sorridente mi mordo per l’ennesima volta il labbro, << Mio dio Tinita sei insaziabile! >> dice, io mi riprendo e lo guardo sorridendo poi cerco di mandarlo sott’acqua << Forse un po’ di acqua gelida ti fa bene Blanco! >> affermo, quando riemerge mi guarda con un sorriso malizioso, << Sei tu che ti mordevi il labbro Martina noi io! >>, << Ok ma sei tu che pensi sempre a quelle cose >> dico mentre si riavvicina a me per poi riabbracciarmi ancora, vedo che mi porta verso uno dei bordi della piscina e mi fa appoggiare la schiena, io ho le gambe intorno alla sua vita e lui allunga le braccia per appoggiarle al bordo, << Ora non puoi scappare >> esclama con due occhi pieni di desiderio, << Ma io non voglio scappare! >> dico e lui fa un gran sorriso, si avvicina dolcemente a me e inizia a baciarmi, la passione esplode di nuovo. << Martina >> dice ridacchiando, << Che c’è >> lo fisso negl’occhi confusa, << Io non riesco a resisterti, soprattutto dopo quello che abbiamo fatto stanotte e stamattina, credo che non mi stancherò mai di te e di volerti. Solo che in questo momento sai, siamo soli, tu sei mia, sei troppo bella e non aiuti dicerto se fai così >> io lo fisso negl’occhi e sorrido delicatamente, << Allora non sei proprio capace a resistermi! >> dico, << No non ne sono capace >> e sorride, << Finalmente l’hai ammesso! >>, io lo bacio intensamente, << Martina lo fai apposta? >> dice sulle mie labbra mentre sorride, << Forse >> rispondo e inizio a baciarlo sul collo poi giù sulla spalle e di nuovo sulla bocca, << Cosa devo fare con te? >> chiede scuotendo la testa e ridendo, io continuo a baciarlo, << Giuro Tini! Se non la smetti ti tiro fuori da qui e ti porto in camera! >> dice serio, io non lo ascolto e continuo a dargli baci ovunque, mi piace vedere Jorge andare in estasi per me, farlo impazzire come nessuna è mai riuscita a fare mi dà un senso di potere, << Ok Martina come vuoi, il mio autocontrollo è svanito >>. Si stacca da me e esce dalla piscina sedendosi sul bordo mi afferra e fa uscire anche me, << Ora tocca a me farti impazzire >> dice guardandomi dritta negl’occhi con uno sguardo malizioso, in quel momento un brivido percorre tutto il mio corpo. Mi afferra e mi carica sulle sue spalle, << Jorge! >> urlo io, << Oh Martina preparati perché è il mio turno >>, mi porta al piano di sopra nella stanza e mi lancia sul letto, ancora bagnata dal bagno in piscina, i fiori sono ancora nella stanza anche le candele che però ora sono spente. Jorge sale sul letto e si mi mette sopra di me, si passa la lingua sulle labbra e inizia a baciarmi il collo, poi giù, il petto, la pancia e il ventre, io mi muovo al tocco di ogni suo bacio, << Stai ferma Tinita che ora la devi pagare >> tutti quei baci delicati mi mandano fuori controllo e io continuo a muovermi sotto di lui, << Sei proprio testarda >> mi sorride. Ad un tratto mi fa alzare e io sono seduta sul letto, lui si siede dietro di me e ricomincia a baciarmi il collo mentre le sue mani scivolano dolcemente sulle mie braccia, sulla schiena e sul ventre, poi sento dei piccoli morsetti sulla mia spalla che mi fanno sussultare ancora di più, sono tutta un fremito e credo di non riuscire più a gestire tutto quello che sto provando in questo momento. Mi giro di scatto e mi siedo a cavalcioni su di lui e inizio a baciarlo tenendogli la testa fra le mani, prima dei baci piccoli ma sensuali e poi dei baci più spinti e lunghi, sento le sue mani che mi slacciano il costume e di nuovo finiamo nel nostro piccolo mondo d’amore.
 
Sono le 6 e tutti tornano a casa, << Vi vedo belli e felici >> dice Lodo guardandoci di sottocchio, io gli sorrido e Jorge fa lo stesso, << E’ successo qualcosa di interessante mentre eravamo via? >>, faccio no con la testa e lei ci guarda ancora più storto, << Stai tranquilla Lodo è solo stata una giornata perfetta >> risponde Jorge che mi guarda negl’occhi con amore, lei poco dopo spalanca la bocca e sembra aver capito, mi afferra per un polso e mi porta su di sopra per farmi il terzo grado, guardo Jorge che ride mentre Lodo mi trascina via.

Autore: Spero che questi capitoli vi siano piaciuti! A domani con altri capitoli!

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