Melodie.

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E’ da una settimana che Alex è stato mandato via, ma io non riesco ancora a stare tranquilla, l’unica cosa che mi dà tranquillità è dormire insieme a Jorge, ogni giorno che passa quello che provo per lui diventa sempre più forte, scava dentro di me e io non riesco a fermare queste emozioni, ho bisogno di lui come non ho mai avuto bisogno di nessun’altro, perché io credo di amarlo, di amare qualsiasi cosa riguardo a Jorge, solo che dopo tutto quello che è successo non credo sia il caso di buttarmi in questa cosa, lui si sente ancora in colpa per questo. Io e le ragazze siamo in camera di Lodo che sta parlando di come lei e Diego siano felici e innamorati, << Si ma quello che provo io per Ruggero è più forte di quello che provi tu per Diego! >> ribatte Cande, << Smettila, qua ognuno ama il proprio ragazzo a modo suo! >> dice Mechi e poi mi guarda, << Già e tu quando pensi di parlarne con Jorge? >> si gira Lodo verso di me, ormai tutte loro sanno quello che sta succedendo, << Già dovreste parlarvi e stare insieme! >> esclama Alba con occhi sognanti, << No assolutamente no! >> dico io, << Io non sono pronta e lui non credo voglia stare con me, non dopo che si sente in colpa per tutto quello che è successo >>, << Voi due dovreste imparare ad andare avanti, non potete fare così, dormite insieme tutte le notti come due fidanzatini, tu con lui stai bene e lui con te è un Jorge diverso, devo dire che è strano vedere Jorge provare dei sentimenti! >> parla Mechi che poi fa una faccia buffa e noi ridacchiamo, << Non ora, ho ancora bisogno di tempo >> dico, << Anche per tornare in accademia? >> domanda Alba, io mi giro ad osservarla << Si ho bisogno di tempo! >> ribatto io, << Perché? E’ la tua vita, il tuo sogno >> dice Cande, << Io non so cosa mi blocca! >>. Dopo una bella merenda con pane e nutella a Lodo viene un idea, << Perché un week-end non andiamo in campeggio? >>, << E da quando ti piace il campeggio? >> chiede Mechi confusa, << Così per avere un avventura! >> risponde lei, << Si dai! Lo diciamo anche ai ragazzi! >> saltella Alba, << Ovvio chi monta le tende e fa tutti quei lavori da campeggio se no? >> dice Cande e noi ridiamo, << A proposito dove sono? >>, a queste parole si sente un casino dietro la porta di Lodo e cinque ragazzi entrano, << Ehi ragazze! >> dice Facu sedendosi sulla sedia, << Cos’era tutto quel casino? >> domanda Mechi << Niente ci stavamo rincorrendo! >> risponde Xabi dandole un bacio, quanto vorrei che fossimo io e Jorge a fare così, lui mi guarda sorride e mi si avvicina, << Tutto bene Tinita? >> e mi dà un bacio sulla nuca, io deglutisco << Si bene, Lodo ha avuto una strana idea e ne stavamo parlando >> dico per coinvolgere tutti in quel discorso, << Ah sì e cosa? >> chiede Diego che è abbracciato a Lodo dal dietro e gli sta baciando il collo, << Diego smettila di fare così! Comunque vogliamo andare in campeggio >> dice lei con un grande sorriso, << COSA?? Ahahahahahah, voi in campeggio? >> parla Ruggero e in un secondo Cande si mette in pugni sui fianchi, << Che hai da ridere, pensi che non ne saremo all’altezza? >>, << No no, sareste delle bravissime campeggiatrici >> dice lui serio alzando le mani come per coprirsi, << Bene! >> dice poi Cande rilassandosi. << Ok si può fare, ma bisogna organizzarsi! >> parla poi Jorge << Credo ti faccia bene un po’ di aria aperta >> continua guardandomi, Alba ci fissa con gl’occhi a cuoricino e Mechi se la ride sotto i baffi, << S-si >> dico io imbarazzata, << Dai dobbiamo andare a provare la canzone! >> dice Facu, << Io non mi sento molto bene scusate >> dico dirigendomi fuori dalla stanza mentre tutti mi guardano, sento qualcuno rincorrermi e afferrarmi la mano, << Ehi, non fare così, tu sei forte, c’è la puoi fare! Tutti noi siamo con te devi solo trovare un po’ di fiducia in te stessa >> mi giro e Jorge mi sta guardando, fisso i suoi occhi verdi e mi ci specchio dentro, le lacrime iniziano a scendermi e d’istinto lo abbraccio e lui ricambia il gesto. Per me stare tra le sue braccia è la cosa più confortante al mondo, mi sento protetta e libera da qualsiasi paura. Mi stringe forte e mi dà dei piccoli baci sulla fronte, << Tu c’è la puoi fare, devi solo credere in te come faccio io, come facciamo tutti noi! >>.
 
E’ sera, sono sul divano con Clara a guardare un film, lei è seduta e io ho le gambe allungate sulle sue mentre mangiamo i popcorn, << Ti ha chiamato tuo padre? >> chiede lei, << Si prima, mi ha detto che sta facendo delle cose e che fra un po’ mi deve dare una notizia! >> guardo Clara << Tu ne sai qualcosa vero? >>, Clara si agita un po’ << E’èèè nooo? >> mi dice cercando di convincermi, << Si che lo sai! >>, << Si ma te lo dirà lui, ci tiene tanto! >>, a queste parole un idea mi invade la mente << Vi sposate? >>, lei arrossisce troppo, non l’ho mai vista così, << N-no davvero >> dice balbettando, << Ok! >> e ritorno a guardare il film. Quando finisce abbraccio Clara che va a dormire e io vado in cucina a prendere da bere, sarà un'altra nottata tra le braccia di Jorge, anche se prima di andare da lui devo stare un po’ in camera mia e aspettare che tutti dormano per andare da lui. Bevo grandi sorsate e poi mi dirigo verso la mia stanza per mettermi in pigiama, quando dalla stanza di Jorge sento una melodia, una dolce e bellissima melodia, mi avvicino piano alla porta per ascoltare e noto che è socchiusa, la apro e lo guardo, mi avvicino piano a lui e gli poggio una mano sulla spalla, a quel tocco lui si ferma e si volta di scatto << Ehi Tinita! Non è ancora presto? >>, domanda lui guardandomi seduto sulla sedia, << Si ma ti ho sentito suonare, è una melodia stupenda! >> dico senza fiato, per la purezza di quella melodia che è riuscita a toccarmi il cuore, << Già, peccato che non riesco a finire il testo, mi sono bloccato >> mi guarda facendo una smorfia, lo guardo e mi siedo in parte a lui, << Perché non me la fai sentire? >> domando, << Ma se ti ho appena detto che non ho finto il testo! >> mi domanda confuso, << Tu fammi sentire il pezzo che hai fatto >> continuo io guardandolo e sorridendogli. Lui inizia a suonare e a cantare, “No soy ave para volar, y en un cuadro no es pintar, no soy poeta escultor, tan solo soy lo que soy. Las estrellas no se leer, y la luna no bajare, no soy el cielo, ni el sol, tan solo soy. Pero hay cosas que si sé, ven aquì y te mostrarè, en tu ojos puedo ver, lo puedes lograr, prueba immaginar. “. Queste parole mi fanno venire i brividi, accompagnate da quella stupenda melodia, dentro di me era come se milioni di farfalle volassero, per un attimo lo fisso negl’occhi, << Poi mi sono bloccato, non so come fare il ritornello e come continuarla! >> dice, << Ma è stupenda! >> parlo senza pensarci, lui mi guarda un po’ stranito e poi mi fa un sorrisino, << Suona! >> gli dico di getto, << Io forse so come puoi continuarla >>, lui ricomincia a suonare e canta la prima parte, poi quando arriva dove finisce la strofa io inizio a cantare “Podemos pintar colores al alma, podemos gritar iee éé, podemos volar, sin tener alas, ser la letra en mi canciòn, y tallarme en tu voz” lui mi guarda mentre sto cantando e io lo fisso negl’occhi come se queste parole arrivassero direttamente dal mio cuore al suo. << Wow >> dice lui dopo un attimo di silenzio, << è bellissima, sei unica Tinita! >> afferma guardandomi, << Grazie, io non so mi sono venute così le parole >> sono imbarazzata, perché infondo è quello che provo, << Perché non mi aiuti a finire il testo? >> mi dice sorridendo, << O-ok >> gli dico, saremo stati lì per quasi due ore a provare e riprovare il testo di quella canzone che secondo me è magica e mi ha fatto tornare anche la voglia di cantare, io non so come ma Jorge Blanco riesce sempre a risolvere i miei problemi, quelli più profondi, riesce a tirar fuori tutto quello che ho dentro senza nessuno sforzo, semplicemente con una canzone. Siamo nel letto e mi giro e rigiro, vedo Jorge che mi guarda, << Perché non dormi? >> domanda, << Non lo so non riesco >> rispondo, << Cosa posso fare per farti addormentare >> dice, << Cantami una ninna nanna >> e ridacchio al solo pensiero, << Se è quello che vuoi Tinita! >> e ride anche lui, << No, sto scherzando, sei proprio un pollo Jorge >> lo guardo con una faccia buffa, ad un tratto mi arriva una cuscinata in pieno viso << Ehi non insultarmi Tinita! >> ribatte lui, << Ma come ti permetti di prendermi a cuscinate? >> e gliene ritorno una con tutta la forza che ho, << Questa è guerra allora! >> dice e si getta su di me facendomi il solletico << Non urlare se non vuoi che ci becchino qui insieme >> e continua a solleticarmi finché non mi libero dalla sua presa, ho le lacrime agl’occhi per le risate, << Basta mi arrendo! >> dico io e lui mi sorride beffardo << Jorge Blanco vince sempre >> io alzo un sopracciglio e lo guardo storta, poi mi lancio su di lui e mi ritrovo a cavalcioni sopra di lui, gli tengo i polsi sopra la testa e quando mi rendo conto della posizione in cui siamo arrossisco << Che vuoi fare Tinita? >> mi dice con uno sguardo di sfida e in un secondo mi ritrovo sotto di lui e questa volta è lui che è a cavalcioni su di me, << Visto non puoi battermi! >> dice spavaldo, << Ok, ok mi arrendo lo giuro, ma non farmi il solletico! >> lo guardo supplichevole, si avvicina piano e mi dà un bacio delicato sulla fronte e io inconsciamente mi mordo il labbro, in quel momento vorrei fare altro con Jorge, a quel pensiero divento un po’ rossa << Tini non morderti il labbro >> il suo sguardo cambia, da giocoso diventa passionale, si sposta sul letto al mio fianco, << Sai sei sempre una ragazza, bella, troppo bella e sei nel mio letto quindi fai la brava >>, mi sento in imbarazzo, infondo ho sempre saputo che Jorge è attratto da me in quel senso, ma non ci ho mai pensato fino infondo. << Lodo lo sa! >> dico d’un fiato per cambiare atmosfera, perché mi sta facendo impazzire, << Cosa? >> chiede lui, << Che dormiamo insieme! >>, lui spalanca gl’occhi, << Tutte lo sanno in realtà >> lui è ancora più scioccato, << Io non gliel’ho detto, l’hanno scoperto da sole, almeno Lodo l’ha scoperto da sola >> continuo a parlare, << E cosa ti ha detto? >> chiede, << Nulla di che, non gli dà fastidio, anche se Alba si domanda come tu faccia a dormire sempre con me se di solito stai con altre ragazze e infondo me lo domando anche io! >>, lui mi guarda << io, beh vedi io non esco con una ragazza da un po’ >>, sono sbalordita da quell’affermazione, << Da quanto? >>, << Dormi! >> dice lui << Non è il momento di parlare di me e della mia vita sentimentale! >>, un po’ delusa metto la mia testa nell’incavo del collo << Buonanotte Tinita >> dice dolcemente, << Notte >> rispondo io.
 
Mi sveglio di soprassalto e sono avvinghiata a Jorge e lui è avvinghiato a me, questa cosa di dormire insieme sta diventando sempre più intima, lo guardo dormire e sembra così tranquillo e piano gli accarezzo il viso poi gli do un piccolo e delicato bacio sulla guancia. E’ pomeriggio e ci sono qui tutti i ragazzi, siamo in giardino, oggi sono più carichi del solito, i ragazzi stanno facendo delle capriole e dei salti nel giardino, se la ridono di gusto, noi siamo sedute al tavolo mentre la musica risuona tra di noi, << Bella questa! >> dice Alba alzandosi di scatto dalla sedia e inizia a ballare, Cande alza le braccia e inizia a battere le mani << Vai Alba, Vai Alba >> mentre con il corpo ondeggia anche lei, Io, Lodo e Mechi iniziamo a ridacchiare poi Alba e Cande ci afferrano per le mani e ci fanno alzare per portarci nell’erba a ballare << Ehi cos’è una festa? >> chiede Facu, << Vogliamo partecipare anche noi!!! >> si avvicina di corsa Ruggero che afferra i fianchi di Cande e inizia muoversi con lei, Mechi ondeggia i fianchi e Xabi la guarda impallidito da quella visione, bisogna dirlo che Mechi sembra una dea, Diego solleva Lodo e lei spalanca le braccia mentre lui la fa girare, << Siete una mandria di matti >> urlo ridendo, dietro di me sento qualcuno che mi poggia le mani sui fianchi, << Allora Tinita facci vedere come ti muovi, mi sembra di ricordare che lo fai molto bene >> mi giro e do una pacca sulla spalla a Jorge che inizia a ridere << Scemo! >> gli dico poi comincia a farmi volteggiare finché non mi tira a se e finiamo petto contro petto, << Almeno ti vedo sorridente e Felice >> dice dolcemente. Rientro in casa per rinfrescarmi un attimo, esco dalla cucina e da lontano vedo il piano di mia madre, ripenso hai miei sogni strani e ancora mi chiedo cosa centri Jorge con essi, mi siedo al piano e lo guardo, ripenso a mia mamma e a quanto vorrei fosse qui con me, i ricordi più belli che ho di lei sono di quando è seduta a questo piano forte, le sue mani scivolavano sui tasti era bellissimo guardarla e l’unico modo che ho per ricordarla è suonare, per lei, soprattutto per me,  faccio un grande sospiro e poggio le mani sui tasti e inizio a suonare “Nightingale” un impulso da dentro mi fa cominciare a cantare, finalmente riesco a liberare la mia voce, chiudo gl’occhi e l’immagine di lei, la donna che mi manca più al mondo, che canta in parte a ma, poi sento dei rumori riapro gl’occhi e vedo tutti i miei amici entrare, credo abbiamo sentito il piano da fuori, mi guardano e vedo Cande e Alba con le lacrime agl’occhi, Lodo è abbracciata a Diego, Mechi sorride con gl’occhi lucidi, Xabi, Ruggero e Facu sono uno appoggiato all’altro e mi fissano, Jorge invece viene verso di me e si siede al mio fianco, mi poggia una mano sulla spalla e io lo guardo mentre ancora canto, lui mi sorride. Dalla porta compaiono anche Clara, Vittorio e Isabella, a questa dolce melodia Isabella si stringe a Vittorio e Clara si mette una mano davanti alla bocca, quando suono l’ultima nota tutti applaudono, << Credo di essere pronta a tornare! >> dico, mentre Jorge mi stringe a se sorridendomi.

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