Soffrire d'amore.

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Sono all’accademia sto andando nell’aula di Pablo per chiedergli se ha chiesto a Jorge di cantare la nostra canzone con Sophia, << Pablo >> dico entrando piano nell’aula, << Ciao Martina, che fai qui? >> chiede lui << Ti serve qualcosa? >>, << I-io volevo sapere perché vuoi che la canzone che abbiamo scritto io e Jorge la canti Sophia! >> dico, << No assolutamente, non ho mai detto né a Jorge né a Sophia di provare con la vostra canzone >> mi guarda confuso << Perché credi questo? >> continua, << Niente allora forse ho capito male io! >> dico balbettando, non riesco a capirci più nulla << Martina io non direi mai a un'altra persona di interpretare una canzone personale >> parla e alza le spalle, << Grazie >> dico e esco dalla classe. Al bar incontro Cande e Mechi, << Allora che ti ha detto? >> chiede Mechi, nel mentre Lodo e Alba ci raggiungono con i loro panini, << Che lui non ha mai detto a Jorge di cantare la nostra canzone, nemmeno a Sophia. Il biglietto che dice lui quindi non esiste! >> dico con la voce spezzata, tutte soprattutto Lodo mi guarda confusa, non poteva credere neanche lei che Jorge abbia mentito, << No, No, No, mi rifiuto di crederci >> ridacchia Alba nervosamente gesticolando, << E’ vero invece e non mi resta che accettarlo >>, tutte loro mi guardano dolcemente, << Non sai quanto mi dispiace >> mi abbraccia Lodo. Poco dopo i ragazzi arrivano e tra di loro c’è anche Jorge, infondo mica posso evitarlo per tutta la vita, lui mi fissa, inizio a respirare profondamente e velocemente abbasso lo sguardo, mi alzo e senza dire una parola me ne vado, sento qualcuno corrermi dietro e spero che non sia Jorge, << Martina aspettami vengo con te >> sento la voce di Mechi dietro di me e mi giro per aspettarla, << Non puoi scappare così >> mi dice quando siamo in giardino, << Io non c’è la faccio Mechi, è più forte di me, non riesco a stargli vicino, vederlo, senza… senza provare qualcosa >> sbotto, << Devo trovare un modo per mostrarti che ti ama? Non lo capisci? L’hai visto in faccia? Sembrava uno che non dorme da due settimane! >> io la fisso nei suoi occhi grandi << Martina per favore, se non vuoi perdonarlo ti capisco, è ancora presto e nemmeno io capisco perché l’abbia fatto, ma non buttare tutto all’aria, cerca di capire i suoi motivi o per lo meno quello che è successo >>, << No Mechi non riesco a parlare con lui >>. Sono nell’aula di musica e sto cantando continuo a pensare a Jorge a quello che provo per lui, devo ascoltare le sue ragioni? Perché mi ha mentito? Penso nella mia testa, cosa dovrei fare? Sono così confusa che vorrei sparire per un po’ andare lontano a pensare senza nessuno che mi dica cosa fare o pensare, però amo Jorge così profondamente che questo mi sta divorato dentro, non ho il coraggio di dimenticarmi di lui e di ciò che provo, voglio provare quest’amore fino in fondo e se devo soffrire per lui pur di non dimenticarmi di ciò che provo, soffrirò. Mi alzo di scatto decisa ad andare a cercare Jorge, dovevo parlargli, digli che lo avrei ascoltato anche se credo che non avrebbe fatto la differenza, il male che provo non può sparire così, cammino nei corridoi e vado nell’aula di Beto, apro piano la porta socchiusa e guardo dentro senza farmi sentire, sento la voce di Sophia e poi vedo lei abbracciarlo, a quella visione vado via, questa volta non aveva scuse, di nuovo era con lei, perché? Parchè mi fa questo? Ho bisogno di aria e decido di uscire dall’accademia, << Ehi! >> sento qualcuno dire, alzo lo sguardo e vedo Diego sorridermi, << Parchè così triste? >> chiede, << Ho appena visto Jorge abbracciare Sophia >> dico, ormai non serve tenermi tutto dentro << Mi ha distrutto! >> ho le lacrime agl’occhi, lui mi posa una mano sulla spalla << Tinita >> dice lui e a quel soprannome sussulto, lui fa un sorrisino, << Tu non puoi capire, io sinceramente non so cosa stia succedendo, però credo a Jorge soprattutto quando si tratta di te. Posso capire che sei confusa lo sarei anche io, ma io sono uno spettatore, vedo ciò che ne tu ne lui vedete >> sorride ancora una volta e poi continua << Non so se quel biglietto sia mai esistito, ma so che Jorge non farebbe mai nulla per ferirti, l’ha fatto ma involontariamente, dovresti ricostruire quella giornata per capire come realmente è andata, potrebbe darsi che Sophia abbia progettato tutto o che Jorge ti abbia davvero ingannata, ma tu non sai realmente ciò che è accaduto >>, << Hai ragione, ma io non posso continuare così! Anche se risolviamo tutto ci sarà sempre qualcuno che ci ostacolerà >> dico, << Io non voglio farti cambiare idea, ti sto semplicemente dicendo come la vedo io, tu e solo tu sai cosa provi! >>, mi dà un bacio sulla nuca e se ne va sorridendo.
 
E’ passata una settimana, fra due settimane mio padre verrà qua a vivere finalmente, almeno una cosa positiva succede, Jorge, la prova e lo spettacolo da provare non sono affatto positivi. E’ pomeriggio e sto camminando, non mi accorgo nemmeno dove sto andando e quando alzo lo sguardo mi trovo in quel posto, con la panchina sull’oceano e quell’albero che le fa ombra, dove ho conosciuto, anzi sbattuto contro Jorge per la prima volta, se ci penso vorrei tornare indietro a quel giorno, stare attenta e non sbattere contro di lui, forse se ci saremmo conosciuti a casa sua senza mai litigare saremo solo amici e non quello che siamo ora, cioè niente. Mi siedo sul prato davanti alla panchina e fisso l’oceano, mi dà un senso di tranquillità, << Ciao >> sento qualcuno dire e riconosco Facu << Che ci fai qui? >> domanda, << Un giro >> rispondo, << Nel posto dove hai incontrato Jorge la prima volta >> lo guardo confusa << Come lo sai? >>, << Jorge me l’ha detto! >> e sorride dolcemente e si mette a sedere in parte a te, << Domani dobbiamo far sentire Euforia a Pablo sei sicura di farcela? >> domanda << Si! >>, << Riuscirai a fingere di essere felice mentre devi cantare vicino a Jorge? >>, << Non ti preoccupare davvero! >> dico, << Io voglio solo che voi due stiate bene! >> esclama, << Lo so davvero! Ma il nostro pezzo non verrà rovinato dai miei problemi di cuore >> gli rispondo, lui mi sorride << Martina posso dirti una cosa? >>, io gli faccio cenno di sì con la testa, << Segui il tuo cuore e non la testa >> mi saluta e se ne va. Ripenso a quello che mi ha appena detto Facu, la mia testa mi dice di stare lontano il più possibile da lui ma il mio cuore? L’ho mai ascoltato veramente? La parte di me che ama Jorge viene oscurata dalla mia paura di stare male ancora e di più. Il giorno dopo all’accademia a lezione di Pablo dobbiamo salire sul palco per far sentire la canzone, ci alziamo e andiamo ai nostri posti, Jorge è vicino a me troppo e sento i suoi occhi su di me, << Bene partite pure >> esclama Pablo e ad un segno di Facu inizio a cantare, in una parte della canzone devo andare schiena contro schiena con Jorge e a quel contatto il mio corpo è come se riacquistasse forza e voglia di vivere, finita la canzone tutti ci fanno un applauso, vedo Sophia correre verso di Jorge per fargli i complimenti ma sentivo continuamente i suoi occhi su di me, esco dall’aula di fretta per prendere una boccata d’aria, quando sono nel giardino sento qualcuno afferrarmi la mano, mi volto e incontro gl’occhi verdi di Jorge, tolgo velocemente la mia mano dalla sua, << Lasciami in pace! >> dico, << NO tu devi ascoltarmi perché io non posso continuare così >> dice arrabbiato, << Non c’è nulla da dire Jorge, continua la tua vita senza di me, abituatici io lo sto facendo >> a queste parole vedo qualcosa nei suoi occhi spezzarsi, << Perché? >> dice lui, << Perché ho chiesto a Pablo se ti aveva chiesto di cantare con Sophia la NOSTRA canzone e ha detto che lui non l’avrebbe mai fatto, quindi Jorge tu hai mentito, ancora… e poi ti ho visto abbracciato a lei l’altro giorno, << Cosa? >> dice furioso << Hai visto quel che è successo dopo almeno? >> ribatte lui, << No e non mi importa, come pensi possa importarmi quello che fate tu è lei. È la cosa che mi spezza di più al mondo, ed è colpa tua se io mi sento così! Fatti la tua vita Jorge, non starmi addosso, non cercarmi, parlarmi e non guardarmi >>, << Io non ti guardo >> dice lui a bassa voce, << SI JORGE LO FAI SEMPRE! >> inizio a piangere << e questo mi uccide, non riesco a sopportare i tuoi occhi, io voglio andare avanti ma se tu mi guardi io non ci riesco >>, << Martina >> dice con la voce spezzata, mi volto e corro via. Non sto guardando dove vado e sbatto contro qualcuno, << Ehi Martina >> quando alzo gl’occhi vedo Hilary l’amica di Sophia << Tutto bene? >> chiede, << E a te che ti importa? >> sbotto, cosa vuole so che anche lei fa parte di tutti questi stupidi giochetti, << Sei distrutta, i-io… mi dispiace vederti così! >> dice sembra quasi vero e vedo nei suoi occhi preoccupazione, << Beh penso che tu sappia benissimo il motivo >> dico e me ne vado, vedo lei voltarsi per guardarmi, sembra triste e confusa. << Cosa è successo? >> chiede Lodo entrando nella sua camera e trovandomi li ormai dormo con lei tutte le notti, << Ho litigato con Jorge, e sai cosa è successo di strano Hilary! >>, dico lei mi guarda confusa e si siede difronte a me sul letto << Hilary cosa? >> e allarga le braccia, << Ha cercato di consolarmi >> dico con uno sguardo buffo, << Strano, molto strano >>, << Già >> dico bisbigliando, << Perché bisbigli? >> domanda Lodo con una faccia strana, << Boh >> dico pensandoci, lei si mette a ridere e io con lei, menomale che c’è lei che alcune volte riesce a farmi ridere.
 
Siamo tutti in tavola a far colazione e Jorge è seduto difronte a me e il silenzio è al quanto imbarazzante, siamo solo io, Lodo, Jorge e Clara, << Io vado a preparare le ultime cose per le lezioni >> dice piano Clara alzandosi dal tavolo e guardandomi come per dire di parlare con Jorge ma io non ne volevo sapere, << Mi domando come facevi a dormire con Martina siccome urla e continua a muoversi >> dice Lodo rivolta a Jorge e io vorrei ammazzarla, << Beh con me non urlava ne si muoveva >> dice lui a bassa voce, infondo è vero con lui non avevo incubi, << Bene allora tornaci tu a dormire con lei se non volete che mi addormento in piedi >> lei si alza dal tavolo e esce dalla cucina, io abbasso lo sguardo e sono in imbarazzo, sento che cerca di non guardarmi, << Mart… >> sta per parlare e io mi alzo e me ne vado e lo vedo afferrarsi la testa tra le mani. Siamo all’accademia a sono con le ragazze, andiamo alla lezione di Clara che ci fa cantare le canzoni per lo spettacolo, i ragazzi suonano “ Cuando me voy”, continuo a tenere lo sguardo basso e so che Jorge mi guarda, vedo Mechi guardami storta, << Oh Martina guardalo! >> mi impone lei << Ti sta dedicando la canzone >> continua, << Non dovrebbe farlo! >> dico guardandola severamente. << Bene >> dice Clara quando la canzone finisce, << Ora sentiamo Podemos >> dice cercando con lo sguardo me e Jorge, << Io ho un po’ giù la voce, non mi va di sforzarla >> dico << Falla cantare a Sophia lei è un ottima sostituta >> dico mi giro e esco dalla classe. Sto mangiando un gelato seduta su una panchina al bar dell’accademia e penso che questa situazione è impossibile da gestire, sto andando a lezione di Beto, non ho nemmeno aspettato gl’altri per salutarli, entro nell’aula e dentro ci trovo Sophia << Vattene! >> le dico, << Oh oh! Non fare la dura con me! >> dice << Ti avevo detto che Jorge sarebbe tornato sui suoi passi e grazie di averci lasciato cantare insieme oggi potresti anche lasciarmi il posto allo spettacolo! >> mi guarda beffarda, << Prenditelo pure >> rispondo a tono << Non mi importa più nulla, se lui vuole stare con te allora vuol dire che è uno stupido che non capisce nulla! >>, << Cosa vorresti dire? >> domanda, << Che io preferirei restare sola tutta la vita piuttosto di sapere di dover passarla con una come te! >>, lei spalanca la bocca << Senti mocciosa non so come tu possa dirmi delle cose del genere e fidati che sarà l’ultima volta che ti permetterò di dirle, ma tu non potrai mai essere come me, io e lui siamo fatti per stare insieme, è destino mi dispiace! >>, << Se davvero fosse il destino non dovresti fare tutti questi giochetti per averlo >> ribatto, << Non preoccuparti Martina continuerò per sempre, ogni volta che tornerete vicini io riuscirò a dividervi, non sono sola >> dice, non riesco a capire il significato di quelle parole, << Se non avrò Jorge ora posso sempre averlo in un futuro >> continua, << Tienitelo pure e proprio vero che siete fatti per stare insieme >> dico prendendola in giro << Sei vuota Sophia, dentro di te non c’è che disprezzo, vuoi apparire grande e potente ma la verità è che non sei nulla di tutto ciò! >> mi avvicino sempre di più a lei, << Lasciala stare >> sento la voce di Jorge dire alla porta rivolto a Sophia, << Eccola la tua anima gemella è arrivata vai pure con lui! >> dico indicando Jorge, << Martina stai bene? >> domanda lui, io lo guardo male sto per rispondergli quando Beto entra e li manda via per far cominciare la lezione.
 
Sono in camera mia e sto cercando di suonare la canzone per la prova dell’accademia, ma non riesco, sto cercando di sforzarmi di cantare quella canzone senza pensare a Jorge ma è impossibile, continuo a suonare la melodia ma le parole non escono, batto sulle corde della chittarra che fanno un frastuono. Mi getto sul letto a faccia in giù, sono fottuta se non riesco a suonare quella canzone, mi volto e mi sdraio sul fianco e vedo sulla scrivania l’album che mi ha regalato Clara, mi alzo piano e lo afferro, inizio a sfogliarlo piano e guardo ogni singola foto mia e di Jorge, fisso i suoi occhi verdi, il suo sorriso soprattutto quelli rivolti a me, da quando me l’ha regalato ho aggiunto un sacco di foto con Jorge e anche con i miei amici, ad un tratto vedo una foro di Jorge scattata la sera del mio compleanno, in giardino, in quella foto il suo sorriso è enorme e i suoi occhi fissano me, me lo ricordo benissimo quando gli ho scattato la foto, piano mi alzo e prendo la chitarra, appoggio quella foto allo spartito e inizio a suonare la mia canzone, finalmente le parole mi escono, vengono dal cuore mentre fisso il suo viso in una foto. Ho capito che per riuscire a cantare questa canzone non devo cercare di non pensarlo ma di pensare solo ed esclusivamente a lui, la persona a cui mi sono ispirata.

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