Sono in camera mia e sto aspettando che Jorge torni, ho una brutta sensazione e non ne capisco il motivo, vengo distratta dal suono dell’e-mail del mio computer, mi siedo alla scrivania, noto che c’è un messaggio indirizzato a tutti gli studenti dell’accademia, quando ci clicco sopra vedo che allegato c’è un video e appena lo apro il mio cuore si ferma. Jorge e Sophia erano in aula e iniziano a cantare Podemos, non credo a ciò che sto vedendo, voglio sparire in un istante, andare il più lontano possibile e perché no urlare, tirare fuori tutta quella rabbia che mi sta invadendo il corpo e la mente. Non riesco a crederci mentre guardo e riguardo quel video e ogni volta perdo un pezzo del mio cuore. Sento qualcuno aprire la porta e Jorge entra, mi guarda per un istante, << Martina tutto bene? >> dice avvicinandosi a me e io mi scanso quando si avvicina, << Che hai? >> dice confuso, non capendo quel che stava succedendo, cerca di avvicinarsi a me, << No >> dico scansandomi sempre più indietro << Come hai potuto? >> dico con un tono di disprezzo, in questo momento non volevo avere niente a che fare con lui, << Cosa? >> chiede lui, volto il mio computer verso di lui e faccio partire il video, rimane scioccato da quello che sta vedendo, la sua espressione cambia, << Stavo per dirtelo >> dice lui piano, << Dirmi cosa Jorge, che la nostra canzone l’ha cantata con un'altra che è SOPHIA! >> urlo io arrabbiata, lui sembra deluso, triste << Come puoi pensare che sia stata una mia idea? >> chiede << Me l’ha chiesto Pablo >>, << Mi dispiace ma non ci credo! >> dico con la voce rotta, << Io… Martina non fare così ti prego! >> parla con una voce triste e spenta, << Davvero Jorge vai via! >> abbasso lo sguardo per non guardarlo nei suoi occhi verdi << Io non voglio avere più niente a che fare con te >> le lacrime iniziano a scendermi sulle guance << Sono stata una stupida, VAI VIA! >> urlo in fine, mi avvicino a lui per spingerlo fuori, credo non sapesse cosa dire << Martina ti prego ascoltami >> dice quando è ormai sulla soglia della porta << Io TI AMO! >> urla lui, lo fisso per un istante, gli chiudo la porta in faccia e chiudo a chiave, mi accascio contro di essa stringendomi le gambe al petto, << Anche io >> dico piano come un sussurro mentre le lacrime non smettono di scendere. Apro gl’occhi e capisco di essermi addormentata appoggiata alla porta esausta dal pianto, mi alzo e mi guardo allo specchio, non riesco a riconoscere il mio volto, credo di non essere mai stata così triste da quando morì mia madre, ho il trucco tutto sbavato sul viso, i vestiti sono stropicciati e i capelli lasciamo perdere. Non so che ore sono mi avvicino alla scrivania e prendo in mano il cellulare, noto di avere un sacco di chiamate e messaggi, ma avevo il telefono silenzioso e quindi non avrei mai potuto sentirli, un sacco di messaggi arrivano da Jorge, mi chiedeva più che altro se stessi bene niente di più, altri sono di Lodo, ovviamente aveva visto il video perché era indirizzato a tutta l’accademia, mi chiedeva di farla entrare in camera e mano a mano che mi scriveva si capiva che aumentava la sua preoccupazione. Vado a farmi una doccia, sono a pezzi e non credo che riuscirò mai a rivederlo o a parlarci, mi ha fatto troppo male, ho bisogno di tempo, di sbollire tutta la delusione che ho dentro, anche se infondo mi manca da morire, ma non potevo perdonarlo è stata la cosa più brutta che potesse farmi e comunque poteva sempre rifiutarsi e non cantare con lei, poi mi sembra molto strano che Pablo gli abbia chiesto di fare proprio quella. Questa storia mi sta facendo male, più di Alex, quel dolore non è paragonato a quello che sto provando ora. Mi rivesto e faccio un sospiro, mi siedo sul letto prendo la chitarra e inizio a suonare la canzone per l’accademia, una canzone che ho composto pensando a Jorge e mi domando se riuscirò mai a farla sentire agl’insegnati senza mettermi a piangere, non riesco neanche a pronunciare le parole, tutto quello in cui credevo si è distrutto in un attimo. Ho un po’ di fame, ma non mi va di uscire, prendo il cellulare e mando un messaggio a Rosa, gli chiedo se per favore può portarmi fuori dalla stanza qualcosa da mangiare senza dirlo a nessuno. Dopo 10 minuti sento dei passi fuori dalla porta che poco dopo se ne vanno, apro lentamente e afferro il vassoio, noto anche una fetta di torta al cioccolato e un piccolo sorriso mi scappa. Poco dopo mi suona il cellulare, leggo il messaggio che è di Jorge, per l’ennesima volta voleva sapere almeno se stessi bene e se non avessi fatto qualche stupidaggine, decido di rispondergli, gli dico che è tutto ok e che deve smetterla di cercarmi e invio il messaggio. Sono stordita, non so che fare, mi sento tradita nel profondo e non so come fare a superarlo, a ricucire questa ferita.
Dopo un oretta sento qualcuno piano bussare alla porta, << Sono Lodo >> sento una voce bassa parlare, mi alzo e apro piano la porta, la faccio entrare e appena la richiudo lei mi abbraccia, << Oh mio dio Martina mi hai fatto preoccupare da morire >> dice poi guardandomi negl’occhi, << Scusa è che volevo stare da sola >> rispondo, << Ho visto il video, sappi che le ho sparate dietro anche io a Jorge >> a sentire quel nome distolgo gl’occhi da Lodo per abbassarli e fissare in basso, << Senti >> mi appoggia una mano sulla spalla << Lui mi ha detto che quando è entrato in aula c’era un biglietto con scritto che doveva provare quella canzone con Sophia… >> io la guardo come se non me ne importasse nulla, << Beh lui ha buttato il biglietto ma c’era Martina >>, << Si che strana coincidenza vero? >> dico, << Lo so che stai male e ti capisco >> mi guarda con due occhi dolci, << Poteva evitare comunque di cantarla con lei >> la guado arrabbiata perché tutto questa situazione che si è creata mi fa morire dalla rabbia, << Hai ragione, gl’ho detto anche io… Ma Pablo non era lì e lui inconsciamente l’ha suonata >>, << Con lei, proprio con LEI! >> urlo. Lei mi fa sedere sul letto, << Permettimi almeno di stare qua con te, non puoi stare sola finirai con il distruggerti dal dolore >>, io non le rispondo e lei si siede in parte a me, mi abbraccia << Ci sono io con te >> dice lei dolcemente, io appoggio la mia testa sulla sua spalla e ricomincio a piangere. Sono le nove e sento delle persone camminare nel corridoio, io sono ancora in camera mia con Lodo poi qualcuno bussa, il mio respiro si ferma un attimo perché credo sia Jorge, << Martina aprimi sono io >> sento poi la voce di Mechi, << Abbiamo visto il video e siamo venute qua >>, << Già >> sento poi la voce di Cande e Alba, io guardo Lodo in malo modo, << Non guardare me io non sapevo sarebbero venute >> e alza le spalle, << Facci entrare >> esclama Mechi come se fosse un ordine. Mi alzo dal letto e vado ad aprire la porta, appena entrano Alba mi abbraccia, << Appena becco Jorge gliene dico quattro e a quella gliela faccio vedere io >> sbotta Mechi, << Eravamo preoccupate per te e siamo venute qua appena abbiamo visto il video >> parla Cande dandomi un abbraccio, << Martina raccontaci che è successo >> dolcemente Mechi mi poggia una mano sulla guancia e mi fa una carezza. Ci sediamo sul letto e racconto quello che è successo anche se mi distrugge sempre di più, << Che stronza >> esclama Alba, << Secondo me è stata lei! >> dice Cande, << Chiunque sia stato lui poteva anche dire di no >> rispondo, << Mi dispiace tanto >> mi prende per mano Mechi << Vedrai che troverete una soluzione >> continua, << Non credo io non voglio più avere a che fare con lui >> rispondo, << Non dire così ora sei arrabbiata ma scommetto che ti manca >> mi risponde lei, << A proposito lui dov’è e come sta? >> domanda Cande, è Lodo a rispondere, << Beh non credo stia bene >> dice lei guardandomi e facendo una faccia triste, << Prima per poco non distruggeva il tavolo >> continua lei abbassando un po’ la voce, << Oh no! Jorge arrabbiato è pericoloso >> dice Mechi, << Questa volta è peggio Mechi davvero >> gli risponde Lodo, << Basta parlare di lui >> sbotto io, << Secondo me ora dovresti concentrarti sulla prova che c’è fra due settimane, non puoi presentarti così! >> parla Alba, << Già sarà una catastrofe >> dico piano, << Tu ce l’ha farai Martina, non pensare negativo >> mi dice Cande, << Come faccio se la persona che amo mi ha ferito così tanto, quella canzone l’ho scritta pensando a lui e non ho tempo di scriverne un'altra! >> dico di getto, << Canta quella, trova il modo di riuscire a farlo >> alza le spalle Lodo, << Per forza un modo lo devo trovare >> e guardo ognuna delle mie amiche. Restarono qui tutta la sera, cercarono il modo di tirarmi su il morale in qualsiasi modo ma non c’era nulla da fare, più cercavo di non pensare a Jorge più stavo male, non sapevo più dove andare a sbattere la testa, non potevo cancellare il suo ricordo dalla mia mente e dal mio cuore, lui per me è tutto, la mia vita, il mio sole e tutto quello di cui ho bisogno e ora l’ho perso, come potevo pensare che tutto sarebbe andato liscio. << Noi andiamo >> dice ad un tratto Mechi, << Ci vediamo domani all’accademia >> mi abbraccia Cande, faccio cenno di sì con la testa e le sorrido a malapena, quando se ne vanno Lodo mi guarda << Sei sicura di voler dormire qui da sola? >> dice, << Si, io non credo proprio che andrò ancora da Jorge >>, << Martina tu lo ami, lotta per lui non lasciare che lei te lo porti via, domani chiedi a Pablo se è vero che gli ha chiesto di cantare quella canzone con lei Ok? Inizia da qui >> dice e mi sorride, io gli faccio cenno di sì con la testa e mi sdraio nel letto, mi giro e rigiro, non riesco a smettere di pensare, la mia prima notte senza Jorge e mi domando come stia lui, cosa stia provando e se come me mi sta pensando, mi manca da morire e al pensiero del mio unico grande amore mi addormento.
E’ tutto buio e ho paura, non sento più nulla, la voce di mia madre è scomparsa e Jorge non c’è più, << Jorge >> urlo in quel posto infinito e tutto nero, << L’hai perso >> la voce di Alex rimbomba in quel posto tetro, << Cosa vuoi? >> chiedo << Lasciami in pace >> dico irritata, ad un tratto una voce maligna ride, << Che stupida illusa >> riconosco la voce di Sophia << Tu non puoi essere felice, non troverai tua madre e non avrai mai più Jorge >> e ride ancor più malignamente e anche Alex si unisce alla risata, << BASTA! >> urlo, mentre loro continuano a ridere, mi accascio a terra e mi afferro la testa tra le mani << BASTAAA! >>. Mi alzo di scatto dal letto, sono sudata e noto di aver pianto nel sonno, non riesco a respirare e ho bisogno di aria, mi alzo dal letto per riprendermi, ho paura a riaddormentarmi, i miei incubi ricominciano a tormentarmi, non voglio più dormire, non voglio più sentirmi così. Esco dalla mia stanza e piano piano senza far rumore raggiungo la camera di Lodo e la apro piano, << Lodo >> dico a bassa voce << Lodo >> la richiamo, ormai sono vicina al suo letto, << Martina stai bene? >> dice lei assonnata, << Posso stare qui >> chiedo, lei si solleva sui gomiti, accende la abatjour sul comodino e mi guarda, << Certo! Ma che succede? >> domanda, mi sdraio in parte a lei e l’abbraccio, ricomincio a piangere, << Puoi venire qua tutte le volte che vuoi >> dice dolcemente, io le sorrido piano mentre sento il sapore delle lacrime in bocca. << Tu non puoi stare così! >> afferma lei che continua a guardarmi << Devi parlarci, devi andare avanti anche se credo che tu abbia preso una decisione troppo affrettata, non sai realmente cosa è successo >>, << So che lui ha cantato la nostra canzone con lei >> rispondo ancora per fargli capire che è questo il problema, << E tu sei disposta a rinunciare per sempre a lui? A vivere senza di lui? Ne sei proprio sicura che è questo che vuoi? Tu lo ami per l’amor di dio >> dice come un rimprovero, << In questo momento dovresti essere con lui, tra le sue braccia e non nel mio letto a piangere, se tu non lo capisci beh io sì! Lui ti ama e ci sarà sicuramente una spiegazione >>, << Io non credo di farcela, non posso più sopportare tutte queste cose, non posso pensare di avere una storia serena con lui se c’è sempre qualcuno o qualcosa che si mette in mezzo >> gli spiego, << L’amore non è facile, magari ora è così ma magari poi sarà tutto perfetto e senza problemi anche se sarà improbabile, lo so che può essere complicato avere un ragazzo come Jorge ma voi due vi amate e non esiste motivo al mondo che stiate separati, ora ti ci vorrà un po’ di tempo e sono sicura che lui sarà lì ad aspettarti >> mi dà un bacio sulla fronte e spegne la luce e mi addormento con Lodo. Quando mi sveglio Lodo non c’è e sento che sta parlando fuori dalla porta con qualcuno, << Non sta bene Jorge >> la sento dire, << Meno male che è qua quando non l’ho vista in camera sua mi sono preoccupato >> la voce di Jorge sembra triste e spenta, << Già è venuta da me stanotte, ha fatto un incubo credo ma ora devi lasciarla sola, ha bisogno di tempo, di sbollire la rabbia >>, << Si ma io non posso vederla così, è colpa mia, quanto mai ho suonato quella canzone >>, << Già potevi dirgli di no e chiedere a Pablo di non fartelo fare >> risponde lei, << Vado a fare colazione >> parla Jorge, << Ti accompagno che la devo portare su anche a Martina non credo voglia vederti >> e li sento allontanarsi dal corridoio, Jorge stamattina è venuto a cercarmi in camera, non riesce proprio a capire che deve lasciarmi in pace sono stanca, non voglio parlare con lui o vederlo non ora, non adesso, mi alzo le coperte fino a coprirmi la testa e chiudo i pugni dalla rabbia, sento Lodo ritornare e facciamo colazione insieme. Ritorno nella mia stanza e noto sul mio letto lo spartito di Podemos, sarà stato Jorge ad appoggiarlo qua, lo giro e sul retro c’è scritto qualcosa << Questa è la nostra canzone non lasciare che qualcuno ce la rovini >>, piego lo spartito e lo chiudo in un cassetto, faccio un profondo respiro, non posso passare tutto il giorno a star male per Jorge.
La ragazza è al telefono, << Sono riuscita a dividerli >> e ridacchia, << Stai attenta quei due non riescono a stare lontani >> afferma il ragazzo, << Non questa volta, credo che avrò il tempo sufficiente per riconquistarlo >>, << Bene così io quando finalmente uscirò di qui potrò riprendermi la mia Martina >> il suo tono è malvagio e cattivo, << Cos’ha quella li poi non ho ancora capito >> dice confusa la ragazza, << Stai zitta >> gli dice il ragazzo, << Ehi ti ricordo che qui sto facendo tutto io >> risponde lei irritata << Ancora per cinque mesi poi ritorno tu continua a tenerli lontani >> e riaggancia il telefono.Autore: a lunedì con i prossimi capitoli! Non manca molto alla fine, spero vi sia piaciuta anche se non è perfetta.
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Green Eyes
Teen Fiction" 《 Ehi svampita guarda dove vai 》dice una calda e sensuale voce maschile. Alzo lo sguardo e vedo due grandi occhi verdi." Cosa succede quando due regazzi tanto diversi si incontrano? Tutto può cambiare la realtà, una ragazza forte e passionale si s...