Noi.

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Jorge Blanco

<< Martina stai tranquilla! >> gli dico vedendola camminare avanti e indietro, << Ora ci calmiamo e troviamo la strada >> lei si volta e mi fissa, nel suo sguardo vedo un po’ di tristezza per la nostra discussione. Mi alzo e vado verso di lei e la fermo, << Ehi basta! >> gli dico, << Hai intenzione di non parlare mai più! >> chiedo allargando le braccia, << Ci siamo persi Jorge, che cosa facciamo? >>, nella sua voce sento l’agitazione, << Dobbiamo aspettare qualcuno verrà a cercarci… Spero >> gli dico << Ci sono io con te non devi avere paura >> dico guardandola dritta negl’occhi per calmarla, << Ti ho già detto di non trattarmi così! >> ribatte arrabbiata e confusa. Sono io che la rendo così, perché non riesco a capire cosa provo, eppure dentro di me c’è un forte desiderio di baciarla e consolarla, tutte queste notti a dormire con lei mi hanno fatto capire che lei è totalmente diversa da quello che sono abituato ad avere, lei si coccola su di me, io gli do protezione e lei lo sente, lo sa, lei crede in me e io credo in lei è questo che ci unisce così tanto, ma vederla così solo perché io non capisco i miei sentimenti fa star male anche me. << Siediti! >> gli dico, lei obbedisce e si siede abbracciandosi le gambe, mi abbasso verso di lei e le do una carezza, a quel movimento lei mi guarda ancora più confusa e io mi allontano. Mi sento affranto, mi siedo appoggiandomi con la schiena ad un albero, ripenso a quando l’ho vista a terra, indifesa e ancora mi sale la rabbia, un brivido mi percorre dentro, se l’avessi davanti in questo momento quello stronzo lo ammazzerei, lei non si tocca, lei è l’unica che mi sa far provare tutte le emozioni in modo amplificato. Il fatto che gli fa paura stare sola nella sua stanza, mi ha portato a starle sempre più vicino per non lasciarla mai sola, ma il ricordo più bello è di quando mi ha aiutato a comporre la canzone, li sono riuscito completamente a vedere la sua anima. Mi alzo e mi avvicino a lei, << Ho pensato che la canzone che abbiamo composto insieme potresti cantarla con me, potremmo farla sentire a Pablo >> lei alza lo sguardo su di me << Jorge non serve che tu fai queste cose solo perché pensi che io sia arrabbiata con te! >> lei si alza e comincia ad andare avanti e indietro, << Non è così! >> la fermo << Io voglio davvero cantarla con te, l’abbiamo scritta insieme, NOI! >> dico per fargli capire che non lo faccio per quello che pensa ma perché è semplicemente lei che mi fa sentire bene, che da quando c’è lei che io vedo il mondo più luminoso. << Forse >> risponde lei confusa, << Martina ascoltami bene, so che credi che io sia uno stronzo che ti usa per un senso di colpa, ma tu devi credermi quando ti dico che voglio starti vicino, non posso starti lontano, non ci riesco >> lei mi guarda stordita, non capiva il senso di tutto ciò, infondo prima abbiamo litigato e non è stato molto bello, << Ok, cantiamola insieme >> dice lei pacata, vedo che trattiene le sue vere emozioni come faceva quando ci siamo conosciuti, << Allora proviamola >> dico, << QUI?? >> domanda lei con una faccia buffa e indicando con la mano il posto che ci circonda, << Si, tanto cosa abbiamo da fare? E magari se siamo fortunati ci sentono >> gli dico, io inizio a cantare e poi le piano mi segue, mentre cantiamo camminiamo in tondo e il nostro sguardo si incontra, è un momento magico, solo nostro e credo che nessuno al mondo si sia mai sentito come me. Quando siamo alla fine siamo vicinissimi, riesco a sentire il suo dolce respiro su di me, ho una voglia irrefrenabile di baciarla e mentre mi avvicino sempre più << JORGEEE! MARTINAA >>, << DOVE SIETE?? >> << TINIIII! >>, le voci dei ragazzi mi fanno ritornare con i piedi per terra, << SIAMO QUA! >> urla Tini andando verso il suono delle voci, poco dopo vediamo i ragazzi che ci stavano cercando, << Menomale siete vivi! >> ci abbraccia Mechi, << Dove siete finiti? Come avete fatto a perdervi? >> mi chiede Diego dandomi il cinque, << Colpa mia, mi sono distratto e non ho seguito il sentiero >> dico, vedo Mechi guardarmi con gl’occhi socchiusi, so già che appena potrà mi farà il terzo grado. Ci dirigiamo verso le tende e scopro che ci eravamo allontanati di un bel po’, io e i ragazzi iniziamo ad accendere il fuoco che si è spento, le ragazze si sono chiuse nella tenda. << Allora come avete fatto a perdervi? >> domanda Ruggero che non gli sfugge nulla, << L’ho già detto! >> rispondo alzando le spalle, << Si ma tu non la racconti giusta! >> dice Xabi sorridendomi, << Già >> ribatte Facu, << Anche tu l’unico intelligente del gruppo assecondi questi qua! >> gli rispondo e loro iniziano ad insultarmi amichevolmente, << Resta il fatto che nascondi qualcosa, e lo so perché credo che Lodo sappia qualcosa! >> afferma confuso Diego << Quindi diccelo e facciamola finita >> continua lui, << Nulla di che davvero, solo che da quando è successo quel che è successo dormo con lei, tutto qua >>, i miei amici sono stupefatti, mi guardano allibiti, << TU! Jorge Blanco li donnaiolo che dorme con una ragazza e per di più senza farci nulla! >> dice Ruggero a bassa voce ma cose se stesse urlando, << Si non c’è nulla di male, l’ho trovata accucciata nella sua stanza, non riesce a starci da sola! >>, << Poverina >> dice Xabi, << Già, un brutto trauma >> continua Facu, << Si ma tu dormi con lei, eri geloso di lei, stai sempre vicino a lei, non è che… >> dice Ruggero e io lo fermo, << Non ne voglio parlare davvero, è già tutto difficile >>, << OH! OH! Tu sei davvero andato amico mio >> esclama Diego, << Dai Jorge ammettilo, ti piace, tu per lei provi qualcosa, anche noi ci siamo dovuti passare, quando io ho capito di essere innamorato di Cande ci ho messo un po’ ad abituarmici, noi eravamo una squadra e tutte ci volevano >> e a quelle parole alzo gl’occhi al cielo << ma quando trovi quella persona che ti rende diverso, che ti fa sentire diverso bisogna solo accettarlo >> continua Ruggero, << E’ vero >> conferma Diego, << Ok, Ok ho capito, ci penserò! >> dico per terminare quella conversazione.
 
E’ notte e mi sto girando nella tenda, in parte a me c’è Facu che russa, siamo in una delle tende piccole, mi alzo ed esco dalla tenda e inizio a camminare avanti e indietro, continua a pensare a Tini e a quello che stava per succedere prima che ci trovassero, faccio un grande respiro. Vado dritto alla tenda dove c’è Tini con Alba, cerco di svegliarla anche se so che infondo non sta dormendo bene, << Tini! >> lei apre un occhio, << Che vuoi? >> domanda con la voce mezza assonnata, << Vieni con me! >>, << Cosa? E dove? >> si tiene su con un braccio e mi guarda, << Vieni! >> dico serio, lei si alza ed esce dalla tenda, si copre con una coperta si infila le scarpe e io la afferro per la mano portandola con me, << Dove andiamo? >> domanda << Non vorrai che ci perdiamo di nuovo! >>, << No voglio solo parlare di quello che stava per accadere oggi >> dico e mi fermo per guardarla, lei mi fissa confusa, io continuo a camminare finché non arriviamo alla riva del laghetto. La guardo, sotto il riflesso della luna è ancora più bella << Noi dobbiamo parlare di quello che sta succedendo, tra di noi >> dico, << Di cosa vuoi parlare Jorge, è notte fonda, io non riesco a dormire e tu mi trascini qua per parlare di qualcosa che non esiste? >> dice lei irritata e si gira per andarsene, la blocco afferrandole la mano, << Si invece >> esclamo << Tu devi dirmi cosa provi Tini, di cosa provavi prima che succedesse quel che è successo! >>, lei si blocca e mi guarda, << Parlami >> dico sussurrando, lei mi fissa negl’occhi e deglutisce rumorosamente, poi finalmente inizia a parlare, << Perché lo vuoi sapere? >> mi chiede, << Perché sento il bisogno di saperlo, devo credere che sia reale >> e lei fa un passo verso di me, << Cosa hai provato quando ti ho baciata? >> chiedo, lei è un po’ tesa << Vedi noi eravamo molto uniti, poi noi ci siamo allontanati e quando noi… si insomma noi ci siamo baciati e io ho capito di non provare niente per Alex, noi siamo due persone diverse, si perché noi… >>, << Continui a dire noi! >> dico io sorridendole, lei si blocca e mi guarda, d’istinto la bacio, le circondo il viso con le mani e mi getto sulle sue labbra, mi è venuto da dentro, spontaneo come respirare, lei rimane rigida per un secondo poi la sento lasciarsi andare, mi mette le mani tra i capelli e risponde al mio bacio, è come se un centinaio di fuochi d’artificio esplodessero nel mio cuore, così passionale ma dolce, una cosa così intima, non l’avevo mai provata, le nostre bocche si capiscono alla perfezione, sotto le stelle e la luna, ci siamo solo noi.
 
Stiamo camminando per tornare indietro e nessuno dei due parla, sinceramente questo bacio mi ha confuso ancora di più, perché la voglio con tutto me stesso, lei mi prende dentro, non sono solo attratto fisicamente da lei anche se questo influisce sui miei istinti, c’è qualcosa di più profondo, dicono che l’amore non è magia ma è solo scienza, tutte le nostre emozioni hanno un fondamento scientifico, ma quando guardo lei mi chiedo se questo non sia qualcosa di magico. << Tini! >> la chiamo lei si volta e mi guarda, sto per parlare << Ti prego non dire niente, non ora! >> dice lei e in silenzio continuo a camminare verso l'accamoamento. Quando arriviamo lei si ferma e io mi avvicino a lei, << Qualcosa non va? >> domando, << No è solo che, dormi con me per favore! >> dice lei fissandomi con due occhi grandi, << Ok >> rispondo piano, entriamo nella tenda dove c’è anche Alba e io mi sdraio in parte a Tini che si rannicchia al mio fianco, la sento rilassarsi, si sente al sicuro e questo mi fa sentir bene anche a me, saperla tranquilla e al sicuro è l’unica cosa che mi importa. << Oh mio dio che carini!! >> sento urlare nella tenda, apro un occhio e vedo Alba che ci fissa con le mani incrociate l’una nell’altra e con occhi sognanti, << Shh! >> le dico << Vuoi svegliare tutti? >>, lei fa cenno di no con la testa, << L’ho solo aiutata a dormire, lo sai no? >>> continuo io << Ah sì si certo, però siete carini! >> io le sorrido e poi lei esce dalla tenda. Guardo Martina dormire tra le mie braccia, rannicchiata in parte a me con il suo viso nascosto nell’incavo tra il collo e la spalla, credo di guardarla da quasi mezz’ora quando Lodo entra in tenda, << Shh >> le dico facendo il gesto con il dito, << Se la sta proprio dormendo >> dice sorridendo e poi si siede in un angolo libero della tenda, << Non l’ho mai vista dormire così bene >> mi guarda << è proprio vero che con te si sente al sicuro >>, << Già chissà perché? >> dico io con una faccia buffa, << Perché sei un bravo ragazzo e perché a lei gli voi veramente bene, hai un grande cuore Jorge dovevi solo trovare la persona a cui darlo e ne hai la prova li, che dorme tra le tue braccia come un bambino piccolo quando dorme in braccio alla mamma. Non sottovalutarti, tu la meriti una ragazza così e c’è un motivo se con tutte le ragazze che hai frequentato non hai mai provato niente ed è arrivata lei ed è cambiato tutto >> lei mi guarda negl’occhi, << Non eri mica tu che non volevi che ci provassi con lei? >> le domando, << Si fino a quando non ho visto cosa provi per lei! >> mi dà un bacio sulla guancia e esce dalla tenda. Io ritorno a guardare Martina, sembra così calma e serena, a guardarla mi riaddormento anche io.
 
<< Jorge! >> sento Martina chiamarmi, << Jorge svegliati >> mi ripete, io apro gl’occhi e vedo lei, << dai che è quasi ora di pranzo, Mechi è appena venuta a dirmi che è quasi pronto >>, io mi alzo a sedere e gli dò un piccolo bacio sulla guancia, lei sembra ancora in imbarazzo. Dopo pranzo sistemiamo alcune cose che non ci servono più, perché stasera torniamo a casa, sto sistemando delle cose in macchina e Mechi si avvicina, << Allora cosa è successo? >> chiede lei appoggiandosi all’auto e incrociando le braccia, << Niente Mechi non ti preoccupare! >> le dico sorridendo, << Non è vero Blanco e tu sai che io lo so! >> e sorride ancora di più, << Ok Mechi l’ho baciata ma poi lei non ne ha voluto parlare e credo che non ne avrà voglia per un po’! >>, << Bravo Jorge, almeno abbiamo fatto un passo avanti, ora concentrati su quello che devi fare e se non fai qualche passo da solo ti ci spingo io a farli capito Blanco! >> e si incammina verso le ragazze. Siamo tra ragazzi mentre le altre sono andate fino alla riva del fiume a sciacquare bicchieri, scodelle e tutte quelle cose, << Allora anche stanotte il nostro Jorge ha fatto dolci sogni tra le braccia della nostra Tini >>, dice Diego ridendo, << Non prendetemi in giro ragazzi! >> dico, << Jorge non capita tutti i giorni, devi ammettere che è davvero strano, però sono felice per te, credo che sia giusta per te, almeno sa tenerti testa è una con le palle ma riesce anche a tirare fuori il tuo lato umano il che è positivo >>, << Credo che sia proprio per questo che non riesco a stargli lontano, il fatto che lei tira fuori il meglio di me, non riesco a fare a meno di quella sensazione che provo quando gli sono vicino >> dico guardando nel vuoto << L’amore! >> dicono all’unisono i ragazzi e io rido, << Si si l’amore! >> e ridiamo tutti insieme. Stiamo giocando a palla quando le ragazze tornano, << Eccole, siete tornate giusto in tempo per aiutarci a smontare le tende >> esclama Xabi, le ragazze borbottano qualcosa e poi ci aiutano, vedo Tini spiegare a Cande come smontare la tenda, sta sorridendo e credo di non aver mai visto un sorriso così bello, come il suo. Verso le sei di sera finalmente siamo a casa, vado in camera mia a farmi una doccia e a sistemare le cose, dopo cena aspetto seduto sul letto, non so se andare da Tini per stare con lei magari non vuole, quando sento la porta aprirsi e lei compare davanti a me, piano piano e senza dire una parola si mette nel mio letto e si rannicchia su di me, << Credevo non saresti venuto! >> mi dice lei, << E invece si, ti ho detto che non ti lascerò mai più sola! >> gli rispondo, lei si stringe ancor di più a me, sento il suo profumo e gli poso un delicato bacio sulla fronte, << Fidati di me, andrà tutto bene Tini, noi c’è la faremo a superare tutto! >> chiudo gl’occhi pensando che forse, anzi molto probabilmente amo questa ragazza e mi addormento.
 

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