Sensazioni pericolose.

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inizio a cantare, Sophia ha gl’occhi spalancati, le mie amiche sorridono e si dondolano, Jorge mi fissa e per un attimo incontro i suoi occhi, poi mi concentro solo su di me e la canzone, Alex mi guarda e poi guarda Jorge che non muove di un millimetro gl’occhi posati su di me. Quando finisco, tre uragani di nome, Lodo, Cande e Mechi mi si gettano addosso, Cande piange << Mi hai fatto commuovere! >> poi si gira e abbraccia Ruggero che scuote la testa ridacchiando. Quando finisce la lezione usciamo dall’aula e Alex mi allontana da tutti gl’altri, << Ti continuava a guardare! Devi stargli lontano Tini e se poi ti fa del male, cosa ne sai che magari ti costringe ad andare a letto, magari è ossessionato da te >> << Cosa? >> lo guardo sbalordita << Lui non lo farebbe mai e te lo ripeto, per lui sono come una sorella, me l’ha detto lui, quindi devi stare più che tranquillo >> è più una scusa per rassicurarlo, << Ma tu promettimi che un po’ ti allontanerai da lui, non dico di non parlargli ma stai attenta, io mi preoccupo per te e poi lui è un Play Boy!>>, << Ok! >> rispondo anche se infondo sapevo che non l’avrei mai fatto, io non ho paura di Jorge lui non farebbe mai nulla per ferirmi.
 
Sono nella mia stanza sdraiata sul letto e sto sfogliando una rivista e ho la musica nelle orecchie, ad un tratto mi accorgo che il cellulare mi suona, << Ciao papà!! >> rispondo sprizzante di gioia, mi manca moltissimo quel cocciuto di mio padre, << Ho una sorpresa per te! >> mi dice, << Dai non tenermi sulle spine COSAA? >>, << Fra tre settimane vengo a trovarti >>, << DAVVEROO?? Aspetta; vieni a trovare me o vieni a trovare Clara? >> dico seria e poi mi metto a ridere, << Ovviamente te tesoro mio >> << Si Si! >> gli dico io come per crederci, << Ora vado sono uscito dalla riunione solo per chiamarti! Ti voglio bene! >> e riattacca il telefono. Scendo per cena e c’è anche Diego, mi siedo in parte a Lodo come sempre e mi guarda con una faccia e io ho già capito tutto, Diego deve averla già stuzzicata, << Allora ragazzi va tutto bene a scuola? >>, << Come se non lo sai già papà, una nostra insegnate è tua sorella! >> risponde Lodo e il signor Comello inizia a ridere. Dopo una piacevole cena in cucina siamo rimasti solo noi ragazzi, Diego sta battibeccando con Lodo, << Oh Diego per favore la smetti di toccarmi i capelli >> gli dice lei << Non posso farne a meno >> e si avvicina per annusarglieli, lei prende uno straccio e lo colpisce sul braccio << E. Smettila. Di. Fare. Lo. Scemo. >> dice una parola per ogni colpo, io ridacchio << La smetteranno mai di fare così? >> domando guardando Jorge e sto ancora ridendo << No finché Lodo non ammette che gli piace! Diego non si arrenderà mai! >> << E fa bene, bisogna lottare per ottenere ciò che si vuole, soprattutto con le persone, dimostrare di essere presente e di non mollare mai, fino alla fine. >> dico a tono basso e poi rialzo gl’occhi che guardavano il pavimento per incrociare i suoi. Credo che sia rimasto colpito da quello che ho appena detto, sta fissando il vuoto e si vede che sta pensando a qualcosa. << Eddai Lasciami DIEGO! >> mi giro e vedo Diego che da dietro abbraccia Lodo bloccandola, << E’ solo un abbraccio, angelo mio >> dice Diego per poi dargli un bacio sulla nuca, lei è rossa in faccia e si gira arrabbiata << Non ti sopporto!! >> e io ricomincio a ridere. Dopo mezz’oretta Jorge e Diego escono di casa e io rimango con Lodo, stiamo aspettando le ragazze, quando arrivano andiamo in camera mia, << Cosa è successo oggi in classe? >> mi chiede Mechi incrociando le braccia e guardandomi alzando un sopracciglio, << Che intendi? >>, << Beh, Tu, Jorge, la canzone, Alex, e tu che sparisci dopo la lezione! >>, << Già ha ragione >> conferma Lodo. << Ma voi non vi fate mai gl’affari vostri? >> dico ridendo alle mie amiche << No, ecco perché siamo tue amiche, perché a noi ci devi raccontare tutto! >> mi si avvicina Cande sorridendo << E ora parla! >> continua poi diventando stra seria << Non vi sfugge mai niente vero? >> le guardo di traverso << Niente e che Alex mi dice che devo stare attenta a Jorge perché dice che potrebbe essere come ossessionato da me e che potrebbe farmi del male, ovviamente so che non è così, credo che sia accecato dalla gelosia! >> dico alzando lo sguardo per guardare le mie amiche scioccate da questa dichiarazione. << Ovvio che è accecato dalla gelosia Tini, lui è Jorge Blanco tutti i ragazzi si sentono minacciati da lui soprattutto se la loro ragazza è molto vicina intimamente a Jorge, ma lui non ti farebbe mai del male, questo no. >> dice Mechi, << Già, vuole metterti contro di lui >> parla Cande, << io non mi fido di lui >> Lodo mi sta guardando, << Anche tu adesso? >> dico io un po’ arrabbiata, è vero è geloso ma magari appena capirà che tra me e Jorge non c’è nulla di che smetterà con queste storie.
 
E’ domenica pomeriggio, oggi siamo tutti insieme in piscina, la musica risuona dalla casetta, i ragazzi stanno giocando in piscina, Jorge in costume e bagnato mi deconcentra dai discorsi delle ragazze. Mechi ha un costume intero, sul davanti c’è solo una piccola striscia che collega il pezzo sopra da quello sotto, il suo ragazzo continua a fargli complimenti su complimenti, Cande ha un costume a fascia blu e la parte sopra è ricoperta di frange, in questo momento sta litigando con Ruggero perché l’ha gettata in piscina contro il suo volere, Lodo sta prendendo tranquilla il sole, siccome con Diego ci ha bisticciato fino adesso perché ogni volta che si alzava lui le fischiava dietro, ha un costume bianco anche lei a fascia con dei fiori stampati sopra, io invece sono seduta sul bordo del lettino con le mani appoggiate dietro, ho un costume arancio con delle linee nere che ne tracciano i contorni, sopra è fatto come un reggiseno, occhiali da sole e cappellino di paglia. << Allora vuoi dirmi perché non ammetti che ti piace! >> si siede in parte a me Mechi, << Hai la bava alla bocca >> continua sorridendomi e io le do una piccola spallata e rido, i ragazzi smettono di giocare e si asciugano al sole. << Allora cosa avete fatto chiusi nella stanza della musica tutta la mattina? >> chiede Lodo alzandosi sui gomiti << Scritto una nuova canzone! >> risponde Diego, << Allora cosa aspettate a farcela sentire? >> dice Cande entusiasta << No prima dobbiamo farla sentire a Pablo! >> dichiara Jorge, << Ma che fifoni, volete la conferma di Pablo prima di farla sentire? Cos’è avete paura che faccia schifo! >> borbotta Mechi senza peli sulla lingua, << No tesoro >> la abbraccia Xabi << Ma vogliamo farla sentire a lui e poi farla sentire a tutte voi insieme >> e gli dà un tenero bacio sulle labbra << Voi ci dite a noi che siamo dei fifoni perché non vogliamo farvela sentire ma almeno noi una canzone però c’è l’abbiamo >> risponde Diego con una vocina strana che mi fa ridere, << Anche io e Tini >> mi giro per guardare Lodo che ha appena parlato, lei non voleva dirlo a nessuno però per far star zitto Diego questo e altro, << Si come no tutte bugie >> ribatte lui, Jorge mi guarda come per capire se è vero o no, << Oh sì, e non ci abbiamo neanche messo molto a comporla >> sorrido io spavalda e loro ancora non ci credono. Lodo mi fa l’occhiolino si alza e si dirige verso la casetta con il suo Mp3, lei si siede sul lettino in parte al mio e con il telecomando fa partire la base, tutti ci guardavano, la canzone di chiama “Junto A Ti “, inizio a cantare io e poi Lodo, poi ci alziamo in piedi sulle sdraio continuando a cantare e iniziamo a muoverci , alla seconda strofa ci avviciniamo hai nostri amici e ci muoviamo in mezzo a loro per poi tornare una vicina all’altra, Mechi grida, Cande gli va dietro, Clara esce dal retro della casa e sorride, dalla finestra dello studio vedo affacciarsi Vittorio che applaude, quando finiamo di cantare con il fiatone Lodo mi abbraccia, << E provate a istigarci ancora >> si riferisce lei ai ragazzi, soprattutto verso Diego, che sono a bocca aperta. << No dovete dirci quando avete scritto quella canzone! >> Diego inseguiva Lodo nella casetta in cucina passo per passo, eravamo lì a fare uno spuntino, io ho indossato i pantaloncini di jeans anche se li ho lasciati slacciati, fuori si sta annuvolando e la musica risuonava ancora dentro la casetta. << Speriamo non piova ho voglia di divertirmi ancora un po’ >> dice Ruggero, << Già >> rispondono gl’altri all’unisono. Sto mangiando i grissini con la nutella quando Jorge mi sporca il naso con il cioccolato, << Ma dai!! >> e io lo sporco sulla guancia con il grissino che ho in mano, << Siamo Pari Jorgito! >> gli dico ridendo e lui sorride in quel suo modo che mi fa sentire bene. << No piove! >> esclama Lodo guardando fuori dalla vetrata, in un attimo la pioggia diventa sempre più forte, << e ora che facciamo? >> chiede con voce triste Cande. Io guardavo la pioggia scendere, ad un tratto mi ci lanciai sotto camminando verso il giardino, << Tini Cosa Fai! >> sento Mechi e Lodo dire insieme, io mi fermo in mezzo al giardino e alzo la testa per sentire l’acqua sul viso e inizio a girare su me stessa allargando le braccia e inizio a ridere, mi sento così bene che mi sembra quasi di volare, tutti erano sulla soglia del portico a guardarmi confusi, poi Jorge si butta sotto la pioggia e mi raggiunge, << Tu sei matta! >> mi dice sorridendo, ormai era completamene bagnato dalla pioggia e io continuavo a ridere, << Prendimi >> gli dico io con un tono suadente e inizio a correre e lui senza esitare incomincia a rincorrermi e vedo tutti che si gettano sotto l’acqua correndo per partecipare a questo momento di follia, intanto dalla casetta inizia a suonare “Windows Down” e noi gridiamo come dei bambini, Diego insegue Lodo che scappa urlando e quando lui la prende lei in qualche modo riesce sempre a liberarsi, Mechi seduce il suo Xabi e ogni volta che lui si avvicina lei scappava via, nel caso di Cande è lei ha inseguire Ruggero, lei non sarebbe mai scappata dal suo amore e infine Jorge insegue me, << Ti prenderò Tinita>>, mi urla e io continuo a scappare, vedevo i ragazzi scivolare nel prato e cadere mentre ridevano, si tuffavano, saltavano e ridevano ci stavamo divertendo un mondo, quando Jorge mi afferra da dietro sui fianchi e avvicina la sua bocca al mio orecchio << Presa >> dice con un sussurro come se fosse tutto quello che voleva. Mi fa girare verso di lui e mi tiene ancora le mani sui fianchi, piove forte e siamo vicini molto vicini, riesco a guardare dentro i suoi occhi, credo che senta anche lui questa elettricità e continuiamo a guardarci, lui abbassa lo sguardo sulla mia bocca, io mi mordo piano il labbro e quando me ne accorgo smetto di farlo, lui fa un piccolo sorrisino, il mio cuore sta impazzendo. Qualcuno ci viene addosso e vedo Lodo caricata sulla spalla di Diego che la tiene per le gambe, << Oh scusate! ti ho detto che ti avrei presa ora non mi scappi più! >> gli dice, << Lasciami troglodita! Non si tratta così una ragazza >> ribatte lei urlando e battendo i pugni sulla sua schiena, io e Jorge li guardavamo, Xabi aveva catturato Mechi e la stava baciando, Cande era in spalle a Ruggero e insieme ridevano, la pioggia non dava segno di smettere, ad un tratto Diego appoggia a terra Lodo << Sei un maleducato, ti faccio vedere io cosa ti faccio se non la smetti di tratt… >> non fa tempo a finire la frase che Diego gli afferra il volto << Stai zitta un po’ >> e di colpo la bacia. Io mi giro a guardare Jorge che sta sorridendo, tutti ci raggiungono per guardare quello che sta succedendo, quando Diego si stacca dalle labbra di Lodo lei è zitta non parla, o forse non respira proprio, poi lei lo ribacia con passione, << Solo per questa volta Diego, Non succederà mai più CHIARO! >>, stavolta è lui senza parole, infondo è stato ricambiato, anche se per poco, lui sorride ancora con la testa in un altro mondo chiamato Lodovica, ora sa di avere almeno una possibilità.
 
Quando rientriamo in casa siamo fradici, Jorge mi mette un braccio intorno al collo e si gira verso di me, << Se domani abbiamo tutti la febbre sappi che è colpa tua e verrò a cercarti per fartela pagare >> mi dice ridendo, << Io non ho paura di te Blanco >> gli rispondo per poi dirigermi sulle scale per andare in camera mia. Sono sotto la doccia, non riesco a togliermi la sensazione che ho dentro, è così forte che la sento nello stomaco, nei polmoni, percorre tutto il mio corpo fino ai punti più oscuri. Questa elettricità che c’è tra di noi è così forte da farmi perdere il controllo? Se Diego non ci avrebbe urtato credo che non avrei resistito all’istinto di assaggiare le sue labbra.
 
 
Qualcuno li aveva spiati dalla siepe e vedendo quelle scene si era arrabbiato molto, doveva vendicarsi, quella persona non poteva permettersi che tra quei due nascesse qualcosa, ma sapeva già cosa doveva fare. Sorrise malignamente e poi chiamò qualcuno al telefono. << Ciao, so che ti stupisce il fatto che ti chiami al telefono, ma io e te abbiamo un obbiettivo in comune >> e se ne andò sotto la pioggia.

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