" Io non posso accettare Harry " disse Louis restituendo al riccio la busta che gli era stata data " è un regalo troppo costoso e poi devo lavorare e c'è Andy a cui...."" Senti " lo interruppe Harry incatenando lo sguardo al suo " io e papà abbiamo già pensato a tutto.
Si tratta di quattro giorni, partiamo il 30 e torniamo il 2 gennaio e in questo periodo il Mambo resterà chiuso.
Papà si riposerà e si occuperà di Andy, sai che si adorano a vicenda...."Louis annuì, ma, con voce flebile, aggiunse:
" Ma hai speso una fortuna...il biglietto aereo, l'albergo, perfino gli ingressi ai monumenti...io non posso accettare un regalo simile...io mi...mi vergogno "
Harry sentì il proprio cuore riempirsi di tenerezza, allora mise una mano sulla guancia di Louis e rispose:
" Io desidero davvero che tu venga con me a Roma, lo desidero veramente e sono felice di averti fatto questo regalo.
Mia madre mi ha lasciato un po' di soldi quando è morta e il Mambo ci fa guadagnare bene...per favore permettimi di farti vivere un compleanno come meriti "Louis sorrise in modo dolce e Harry si perse nei suoi occhi blu.
Non seppe perché lo fece, non seppe soprattutto perché lo fece di fronte ad Andy e a suo padre, ma si sporse e poggiò le sue labbra su quelle di Louis.
Quest'ultimo spalancò gli occhi stupito e divenne rosso come un peperone.
Non fu un vero bacio, fu solo un leggero sfiorarsi di labbra, ma a Louis sembrò la cosa più bella del mondo...
Harry lo guardò con un viso da cucciolo e il ragazzo dagli occhi blu gli sfiorò uno zigomo con la punta di un dito.
" Andy che ne dici se io e te andiamo a vederci un po' di cartoni animati?" intervenne Des con un enorme sorriso sulle labbra.
Il bambino, con un altrettanto enorme sorriso dipinto sul volto, annuì contento e i due sparirono in breve tempo.
Quando furono soli, Harry prese fra le sue una mano di Louis e giocò con le sue dita.
Non parlarono per parecchi minuti, ma il silenzio che si era creato fra loro andava rotto perché entrambi avevano bisogno di chiarirsi e di darsi delle risposte e, soprattutto, delle certezze.